giovedì 22 settembre 2016

Recensione "Notte di luna" di Patrizia Matteucci

Buongiorno! Ieri siamo entrati in autunno, io personalmente adoro questa stagione, i suoi colori, la malinconia, anche se già rimpiango le giornate calde e lunghe.
Oggi vi parlo di un libro che mi è stato chiesto di leggere, ringrazio ancora Costanza, e posso dire che sono contenta di averlo fatto.

Autrice: Patrizia Matteucci
Titolo: Notte di luna
Editore: Augh!
Data di pubblicazione: 30 aprile 2016
Pagine: 302

Trama:
La tranquilla città di Assisi viene sconvolta da una serie di omicidi efferati compiuti nelle notti di luna piena e si ipotizza l'esistenza di un licantropo. Il romanzo Notte di luna di Patrizia Matteucci è un thriller con sfumature horror; una trama intrigante con numerosi colpi di scena conduce il lettore in un vortice di leggendarie ipotesi e incubi notturni nel tentativo di dare un volto alla bestia che semina il terrore nella città di San Francesco. E il personaggio principale porta proprio il nome del santo umbro: Francesco è un adolescente che si è appena trasferito a casa della nonna e della cugina Chiara dopo l'incidente in cui ha perso la madre. Il ragazzo scopre il dono di saper parlare con i lupi ma verrà coinvolto suo malgrado nella terribile vicenda del mostro senza identità e imparerà una grande lezione: "Niente è come sembra".



Siamo ad Assisi. Francesco, quindici anni, dopo la morte improvvisa della madre è costretto a trasferirsi qui da Milano, a casa della nonna che vive con la cugina Chiara (la correlazione nomi/città però finisce qui).
Poco dopo il suo arrivo succedono strani eventi, una serie di omicidi efferati sconvolge la città e le ferite riportate sembrano non avere senso, sembrano opera di un mostro a cui nessuno vuole credere.
Risultato: odiava quel posto. Odiava la gente di quel posto, così tranquilla e pulita da farlo vomitare. Voleva tornare a Milano e dimenticarsi di quella schifezza di città che era Assisi.
Questo libro mi ha messo molta paura, soprattutto all'inizio. Mi aspettavo un thriller, suspense ce n'è tantissima, ma i tratti horror/paranormali mi hanno piacevolmente stupita. Non è un fantasy, anche se la creatura è frutto dell'immaginario collettivo, ma si sviluppa proprio come un thriller, con omicidi da risolvere, ispettori di polizia e indizi sparsi qua e là.
Inizio col dire che secondo me questo libro parte benissimo e poi si perde un po', per scadere proprio sul finale, che ho trovato fuori luogo. E' una storia con molto potenziale che per la prima parte mi ha tenuta letteralmente col fiato sospeso e incollata alle pagine.
L'autrice è molto descrittiva, spiega per filo e per segno tantissime cose su tutti i personaggi, anche i secondari, pure sulle vittime. Io sono un po' insofferente alle troppe descrizioni, soprattutto quelle non necessarie e in special modo in un thriller, dove, sempre per me, deve regnare l'adrenalina. Questo è un punto a sfavore, mi ha fatto passare un po' l'entusiasmo iniziale. Di contro però la caratterizzazione dei personaggi è completa ed esaustiva, non solo Francesco e Chiara, ma proprio tutti. E la storia è ben analizzata. A chi piace conoscere bene ogni dettaglio farà sicuramente piacere, anche se perde in mordente.
Niente succede per caso.
Alla soluzione sono arrivata prima della metà, ci sono indizi disseminati in giro che aiutano. Però mi è piaciuto lo stesso scoprire pian piano le carte con Daniele, il capo poliziotto.
Nell'insieme mi è piaciuto, mi ha incuriosita e stuzzicata e ho letto in chiave non fantasy e diversa dal solito un argomento che amo molto. Ho apprezzato questo punto di vista alternativo.
L'entrata in scena finale di Don Marco, lo dico qui per chi lo ha letto o lo leggerà, a me personalmente non è piaciuta e ha abbassato il giudizio complessivo. Non era necessaria e soprattutto per niente in linea con il resto del libro. Sembrava quasi un volersi lasciare aperta una porta per un possibile futuro proseguo, ma ha stonato con il resto. Oppure io non ho capito bene il senso della storia.
Un libro particolare, ideale a chi ama le storie con tanta suspense e tinte di horror.
Vi ho incuriosito?




7 commenti:

  1. Chiarè... te lo dico... ma tu leggi come se non ci fosse un domani. Come cacchio fai?! ;D
    Non conoscevo questo libro e la storia sembra molto interessante ma appena ho letto che l'autrice è molto descrittiva mi sono fermata qua. Non fa per me mi sa >_<

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    1. Sai che io e le descrizioni troppo accentuate non andiamo d'accordo, ma la storia è interessante. Io leggo veramente tanto (forse troppo), ma è per sopravvivenza, è il mio sfogo e rifugio

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  2. Mi fa p-p-paura!!!
    Un saluto da La fifona XD

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  3. Ciao, sono l'autrice del romanzo, ti ringrazio per la recensione e mi spiace che non ti sia piaciuto il finale che al contrario, ha emozionato tutte le mie amiche e conoscenti. Per quel che riguarda don Marco, in parte hai colpito nel segno ma ti pregherei di fermarci qui per non svelare la verità che si nasconde dietro al personaggio a possibile e futuri lettori. Però ci tenevo a precisare una cosa: sono stata così descrittiva nel carattere dei personaggi perché a me piace immedesimarmi in loro e provare ciò che provano in modo da descriverlo per trasmetterlo al lettore, e questo ovviamente vale anche per l'assassino.:D
    Grazie mille, ciao.

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    1. Ciao Patrizia, che piacere! Ribadisco che le troppe descrizioni sono una cosa che io non apprezzo mai, soprattutto nei thriller ma non solo. Capisco però il tuo desiderio di immedesimarti con le tue creature. Il mio parere è che sono eccessive, ma per il mio di gusto personale. Sono contenta che alle tue amiche il finale sia piaciuto, io l'avrei preferito più in linea col resto del libro. Proprio il particolare di Don Marco, che non voglio svelare, secondo me stonava col resto. Anche se in altri contesti adoro la sua caratteristica. Mi ha fatto piacere leggere il tuo libro e ti ringrazio per il commento, io ho espresso il mio pensiero e sono sicura che altri apprezzeranno ciò che a me è piaciuto meno

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  4. La libertà di pensiero è la cosa che più apprezzo in questo mondo. il piacere è stato mio, alla prossima.

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