sabato 21 gennaio 2017

Recensione "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee

Ebbene sì non state sbagliando, sto pubblicando la recensione di un classico! Chi mi conosce già un po' sa che non amo troppo leggere questo genere, perché ho già dato abbondantemente ai tempi della scuola. Oltretutto io amo i libri scorrevoli e per definizione questi non lo sono. Però la challange La ruota delle torture letture me l'ha imposto. Avevo deciso di saltare il punto ma poi ho visto che in libreria avevo questo titolo che ancora non avevo letto e ho deciso di provarci, e ci sono riuscita!

Autrice: Harper Lee
Titolo: Il buio oltre la siepe
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: in Italia la prima volta nel 1960
Pagine: 306

Trama:
In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un negro accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrare l'innocenza, ma il negro sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte, in pagine di grande rigore stilistico e condotte con bravura eccezionale.


Oh come mi è piaciuto questo libro! E come me l'aspettavo diverso! Il titolo è famoso per la sua denuncia alla discriminazione nei confronti delle persone di colore, ed è anche vero, ma non è solo quello.
Siamo in Alabama, all'inizio del secolo scorso, e la storia è raccontata di Scout, una bambina di sette anni figlia di un avvocato bianco che crede fermamente nella giustizia e in quello che fa. Lei e suo fratello Jem (13 anni) vivono spensierati, giocando col loro amico Dill e la loro massima preoccupazione è riuscire finalmente a vedere il volto del vicino di casa, che è ammantato da una cappa di mistero e non esce mai di casa. Le cose inizieranno a complicarsi quando il padre dovrà difendere un uomo di colore accusato di stupro. Niente sarà poi come prima, perché loro impareranno molto sul comportamento umano e sui loro concittadini.
Questo libro è ideale per essere letto dai ragazzi. Lo stile è abbastanza semplice, nonostante sia stato scritto già da un po'. In più tratta argomenti forti ma lo fa con il punto di vista di una bambina, quindi in maniera per niente forte o esagerata.
Per la prima metà del libro si racconta la loro vita, che è particolare in quanto Atticus, il padre, è un uomo fuori dal comune in moltissimi sensi. E' un giusto, che li tratta anche con distacco, ma che insegna loro i veri valori della vita, vuole che imparino a pensare con la propria testa e ad accettarne le conseguenze. L'argomento del razzismo in questa prima parte quasi non viene toccato, se non per raccontare come si viveva. Mi è sembrato quasi di leggere un libro di Fannie Flagg, di sentire i profumi del Sud. Fa conoscere bene la vita in Alabama in quel periodo, in una piccola cittadina, dove non possono esistere segreti ma lo stesso ci sono. Mi ha stupito il mio enorme apprezzamento di questo, di solito le descrizioni eccessive dell'ambientazione non sono il mio forte. Ma forse il punto di vista di Scout ha donato al libro un'accezione da romanzo di formazione, che mi ha pienamente conquistata.
La parte del processo e delle sue conseguenze poi l'ho vissuta aspettandomi sempre il peggio, memore di altri libri e film. Invece il tutto viene raccontato in maniera mi viene da dire sussurrata, senza però togliere peso a questa ingiustizia.
Questo argomento mi agita sempre tanto, mi fa arrabbiare e mi sorprende ogni volta come l'animo umano arrivi a fare certe cose. E in questo libro fa capire anche molto bene quanto le stesse persone che fanno discriminazioni eclatanti si giustifichino come se agissero nel giusto e si permettano di criticare gli altri che fanno la stessa cosa. La parte che parla di Hitler è forse quella che più mi ha fatta riflettere.
E' stata comunque una lettura impegnativa perché lo stile non è quello a cui sono abituata, ma per il resto non ho faticato a leggerlo, anzi mi dispiace aver aspettato così tanto a farlo. Sicuramente lo farò leggere ai miei figli fra qualche anno, secondo me dovrebbe essere obbligatorio a scuola.
Se non l'avete ancora fatto vi consiglio di leggere questo libro, non aspettandovi qualcosa come Mississippi Burning o Il colore Viola, ma piuttosto tipo Stand by me con una connotazione sul razzismo.
E ora sono curiosa, voi l'avete letto, magari a scuola? Cosa ne pensate? Ringrazio ancora la premiata ditta Laura e Laura senza le quali non so se l'avrei fatto.


26 commenti:

  1. Ciao Chiara!
    Non me lo aspettavo così questo libro... mi hai incuriosita moltissimo.
    Devo leggerlo!

    Ho appena scoperto il tuo bellissimo blog e mi sono immediatamente unita ai tuoi lettori fissi!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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    1. Leggilo, brava! Grazie per esserti iscritta, passo subito da te

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  2. Ciao, questo è uno dei romanzi che mi ripropongo sempre di leggere e poi non leggo mai, chissà se prima o poi riuscirò a farlo ;-)

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    1. Guarda Ariel, ti capisco benissimo, è molto che lo guardo e non lo leggo, merito della challange

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  3. Ciao Chiara,
    le tue parole mi confortano, nel senso che da molto tempo sono incuriosita da questo romanzo, ne ho sentito parlare molto bene, ma senza mai scendere nel dettaglio della storia, quindi si, effettivamente mi aspettavo una cosa sullo stile Mississipi burning, ma se mi dici che siamo più sul genere Stand by me (una delle novelle di King che preferisco) beh allora mi fai venire voglia di provarci seriamente a leggerlo!

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    1. Ciao Valeria ora mi viene un dubbio forte: Stand by me io intendevo il film, non so se però è stato fatto prendendo spunto dalla novella di King... Comunque quello che intendevo è che è più un libro direi di formazione che una botta nello stomaco, anche se quelle ogni tanto ci vogliono! Parla di razzismo ma con gli occhi di una bambina

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    2. Si si, il film è tratto dalla novella di King, la raccolta è Stagioni diverse...sono 4 racconti brevi, uno più bello dell'altro e se non sbaglio 3 di questi sono diventati film (Stand by me - Le ali della libertà - L'allievo)...se ti capita di dover leggere una raccolta di racconti io te lo consiglio :)

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    3. Grazie Valeria, non lo sapevo ora recupero gli altri due e magari chissà proverò anche il Re...

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  4. Ciao, Chiara. Sono anni che mi propongo di leggere questo libro, ma l'intenzione è rimasta sepolta nella mia chilometrica lista di lettura. La tua recensione mi ha fatto tornare un vecchio desiderio.

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  5. Io rientro nella schiera di chi non lo ha mai letto e di chi, come te, non ama i classici. Chissà... magari un giorno... quando non avrò più nulla da leggere... Non sono molto credibile, vero?!

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    1. Ihihih no, non lo sei, anche se credo che tu potresti amarlo profondamente questo

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  6. Non l'ho ancora letto, ma ho sempre voluto farlo.
    L'avevo iniziato nel 2013, ma all'epoca non ero ancora in grado di sostenere la lettura di questo libro in inglese - la mia copia è in lingua originale - perché ero ancora alle prime armi con i romanzi interi e l'inizio presentava tanti termini che ancora non conoscevo, visto soprattutto il periodo in cui è ambientato e lo stile con cui è scritto. Leggevo già qualcosa in inglese, ma cose più moderne.
    L'ho accantonato con la promessa di riprovarci più avanti - anche se quel "più avanti" non ho ancora idea di quando sarà perché sebbene legga in inglese senza difficoltà, nel frattempo la pila di libri da leggere è aumentata vertiginosamente. xD

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    1. Che brava a leggere in inglese! Io non sono capace e questo mi sembra davvero più difficile di altri, complimenti

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  7. Ciao Chiara, condivido il tuo entusiasmo per il libro, che è uno dei miei preferiti. Il punto di vista di Scout conferisce freschezza e originalità alla storia. Lo sapevi che il titolo originale si discosta completamente da quello italiano? To kill a mockingbird si riferisce alla cattiveria insensata di uccidere un passerotto indifeso...

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    1. Oh Erielle avrebbe avuto molta più attinenza! La frase di non uccidere un passerotto è ribadita spesso e non solo come metafora. Grazie che me l'hai detto!

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  8. CIao Chiara,
    mai letto questo libro anche se ovviamente ne ho sentito parlare perchè è ormai molto famoso. Dopo la tua recensione positiva, ci farò un pensierino

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  9. Ciao!
    Conoscevo già questo libro, dopo la tua recensione ci farò un pensierino :)
    Mi sono iscritta al tuo blog spero ricambierai!
    https://goldbeautyyy.blogspot.it/

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  10. Ciao Chiara, io ho sentito parlare molto del seguito Va', metti una sentinella, tanto da essere curiosa di leggere entrambi. Mi fa piacere che questo ti abbia entusiasmato, un incentivo in più per iniziarlo al più presto!
    Grazie di esserti iscritta al mio blog, io sono già tra i tuoi lettori fissi.
    Buona serata!

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    1. Sto scoprendo un sacco di cose, non sapevo avesse un seguito! Grazie mille Maria

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  11. Mai letto questo libro ma mi hai messo una curiosità pazzesca *-*
    Mi preoccupa lo stile, quando tu dici che non sei abituata. In che senso? E' troppo pesantemente sussurrato? ;D
    Di Stand by me ho solo visto il film *-*

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    1. Anche io di quello ho visto solo il film. Dello stile ti spiego, è stato scritto tempo fa quindi non sono abituata a quel modo di discorrere, è un classico e quindi non è così scorrevole. Ma anche in questo mi ha piacevolmente stupita

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  12. Adesso è aumentata la voglia di leggerlo!! *-*

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