Eccomi qui a proporvi una recensione di un libro che definirei estivo, perché ha il suo svolgimento proprio in questi giorni, dal 17 giugno al 4 luglio e anche perché è allegro e divertente.
Titolo: Alta marea a Cape Love
Editore: Emma Books
Data di pubblicazione: 15 luglio 2013
Pagine: 243
Trama:
Gioia, milanese, illustratrice di libri per bambini, è invitata nel piccolo villaggio di Cape Love, sulla costa dorata del Maine, dalla folle e adorata zia Arianna, che la vuole come damigella d’onore alle sue (quinte!) nozze. Anche se zia Ari è sinonimo di guai, Gioia accetta senza sapere che, dopo le strampalate nozze della zia, rimarrà bloccata a Cape Love e dovrà occuparsi dei due cani di zietta (una terranova e un bassotto scatenati), del bookshop di famiglia e del piccolo Jimmy, il figlio del suo nuovo vicino di casa, Sean, uno che farebbe girare la testa anche a una santa. Peccato che Sean abbia già una fidanzata, Grace, tanto bella e famosa quanto detestabile. Se solo zia Ari fosse così gentile da tornarsene a casa sua (che, per la cronaca, è uno stupendo faro sulla scogliera), Gioia potrebbe ripartire per Milano e dimenticare una volta per tutte la notte bollente trascorsa insieme a Sean. O no? La nuova, esilarante commedia romantica dell’autrice di Bang Bang, tutta colpa di un gatto rosso e di Un cuore nella bufera. L'AUTRICE: ex giornalista, milanese, amante dei bassotti e dei gatti rossi, Viviana Giorgi scrive per lo più commedie romantiche contemporanee, più speziate che sfumate, con eroine decise, ma un po’ imbranate e non certo sofisticate, ed eroi gloriosamente da sballo. Tra una romantic comedy e l'altra, ogni tanto si lascia tentare anche dal lato più sorridente e vivace del romance storico, suo primo indimenticato amore.Il lieto fine per Viviana Giorgi? Obbligatorio e altamente glicemico, sia che la sua eroina vesta in jeans o in stile impero. Perché, come ripete spesso: se si deve sognare, meglio farlo alla grande, no?
Lo sapevate che quasi tutti i romanzi di Stephen King sono ambienti nel
Maine? Be’, se per quello anche i telefilm di quella menagramo della signora in
giallo, Jessica Fletcher, lo sono e la cosa, detto fra noi, mi pare sinistra.
Vi fate mai condizionare da
titolo, cover e sinossi? Ho comprato questo e-book nel 2013, appena uscito. Ho
letto altro di questa scrittrice, anche dopo, e mi piace il suo stile fluido e
scorrevole. Però da questo mi aspettavo il classico romance e non so perché non
ho mai avuto voglia di cominciarlo. Complice una challange mi sono finalmente
decisa e dico solo che era ora!
Questo libro è divertente e mi ha
fatto ridere più di una volta. Era proprio ciò di cui avevo bisogno in questo
periodo, una lettura spensierata e allegra.
Gioia vola a Cape Love, paesino
nel Maine che sembra uscito da una cartolina anni ’50, per fare da testimone
alla zietta acquisita che convola a nozze per l’ennesima volta (e già da qui ho
iniziato a ridere perché la descrizione del vestito stile pocahontas è tutta un
programma). La cara zietta la incastra e quindi lei rimane a Cape Love a fare
da dog sitter, oltre ad aiutare una libraia indipendente prossima al parto e
alcune vecchiette, non proprio indifese, che hanno paura di presunte
speculazioni edilizie. Gioia, che di suo non ama gli scossoni, rimane folgorata
da Sean, vicino di casa fidanzatissimo e colpito a sua volta. Ma fa breccia
anche sul vichingo, aitante sindaco biondo. Insomma nel giro di qualche giorno
le capitano un sacco di cose che travolgono la sua voglia di calma e serenità.
E non dimentichiamoci di Jimmy, bambino di quasi undici anni che coinvolgerà
Gioia in molti modi.
C’è l’alta marea a Cape Love. Ho la fredda sensazione che stia per
inghiottirmi, accogliente come una culla, pericolosa come un gorgo.
La trama sembra un po’
scontatina? Forse, ma leggerla per me è stato un piacere. Anche perché ha sì i
classici elementi romance, ma ho riso come se fosse un chick-lit. Gioia, o Joy
come la chiamano Jimmy e Sean, è un concentrato di ironia che ha dato a questa
lettura un’impronta diversa.
Distolgo in fretta lo sguardo dalla zona che dovrebbe essere off limits
per una signora e lo alzo sino a quando non mi perdo negli occhi di Sean che
ancora mi sta fissando come se fossi una fetta di Sacher ricoperta di panna
montata. Ansima lui, ansimo io: sembriamo una coppia di asmatici in crisi di
astinenza da Ventolin.
Se state cercando un libro per
evadere, per staccare e per ridere, qualcosa di leggero ma ben scritto questo è
senz’altro il titolo che fa per voi.