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giovedì 14 luglio 2016

Recensione "Il tizio della tomba accanto" di Katarina Mazetti

Bentrovati a tutti, siete già in vacanza? Oggi vi propongo la recensione di un libro che mi ha piacevolmente stupita. L'avete letto? Curiosi?


Autrice: Katarina Mazetti
Titolo: Il tizio della tomba accanto
Editore: Elliot
Data di pubblicazione: novembre 2010
Pagine: 240


Trama:
Desirée si reca regolarmente alla tomba del marito, che ha avuto il cattivo gusto di morire troppo giovane.Bibliotecaria e cittadina, vive in un appartamento tutto bianco, con mobili di design, pieno di libri.
Al cimitero incontra spesso un tipo che si prende cura della tomba accanto, realizzata con cattivo gusto, piena di angeli e decorazioni in marmo e circondata da una vegetazione strabordante. Il tipo si chiama Benny, il quale, dopo la morte della madre, vive solo nella fattoria di famiglia con ventiquattro mucche da latte e cerca di cavarsela come può, aiutato dal buonsenso paesano e da una gran dose di autoironia.
Ogni volta che la incontra, è esasperato dalla vicina di cimitero, con quel berretto di feltro in testa e il piccolo taccuino di poesie sempre dietro. Un giorno però, un sorriso appare contemporaneamente sulle loro labbra, lasciandoli piuttosto turbati. È solo l’inizio di una passione bizzarra e sfrenata…
Con romanticismo e humour, questo romanzo d’amore affronta una questione molto seria: cosa succede quando due culture completamente diverse si incontrano?







“Comunque vada, penserò sempre a te come al tizio della tomba accanto”, ho detto.

Questo libro è molto molto strano. Inizio col dire che l’ho comprato in offerta spinta dalla curiosità di un titolo così particolare, ma non sapevo nulla della trama o dell’autrice, non avevo neanche capito che era ambientato in Svezia. Poi per completare un obiettivo di una challange mi sono ricordata di averlo e l’ho cominciato e finito in due giorni.
All’inizio non capivo bene, non sapevo se l’autrice era volutamente sarcastica o semplicemente la pensava proprio così. Lo stile è lontano da ciò a cui sono abituata e subito non ero proprio entusiasta. Ma ha un pregio enorme: capitoli brevi, con l’alternanza del POV dei due protagonisti. In un attimo quindi mi sono ritrovata quasi a metà e poi non riuscivo a staccarmi, mi ha conquistata.
La storia parla di Desirée che, rimasta vedova presto, si ritrova a pensare alla sua vita sulla tomba del marito. Ma i suoi pensieri non sono quelli che si aspetta, lei non è disperata (dopo le descrizioni del marito capisco anche il perché). Vicino alla austera tomba del marito si trova invece quella pacchiana dei genitori di Benny che è un contadino rimasto solo al mondo, che patisce questa situazione. Dopo un inizio non proprio idilliaco i due porteranno i loro mondi a conoscersi. E non sarà facile, perché sono agli antipodi, infatti lei è tutta cultura e modernità e lui è vita rurale e ricerca del nido.

Con una giusta dose di tenacia, spero alla fine di poter spremermi fuori il giusto tipo di dolore. Mi sentirei molto meglio se potessi stare peggio.
L’imbarazzante verità è che per metà del tempo sono solo incazzata con lui. Maledetto traditore, perché non sei stato attento? Per il resto del tempo quello che provo somiglia più che altro a ciò che sente un bambino quando muore il suo pappagallino. Già.

A lettura finita posso dire che mi è piaciuto. Mi ha fatto riflettere molto su cosa vuol dire un rapporto di coppia, su cosa si è disposti a cambiare e a concedere e se è giusto farlo. A volte mi ha dato l’impressione di leggere un diario in cui buttare tutti i pensieri in assoluta sincerità, senza quella barriera data dalle convezioni sociali, senza filtri, facendo emergere anche i lati più negativi.
In tutto questo il comun denominatore è stata l’ironia, sia nello stile di scrittura che propria dei personaggi. Soprattutto in Benny, che è quello che ho apprezzato di più, maggiormente genuino, nonostante io abbia molte più cose in comune con Desirée. Credo che i personaggi, tutti quanti anche i secondari, siano stati caratterizzati in maniera estrema, esagerata per rendere bene il problema alla base di questa storia. E anche per prendere un po’ in giro sia lo snobismo cittadino che la rozzezza rurale.

Non mi aspettavo uno shock culturale di queste proporzioni, a casa di uno svedese quasi coetaneo che abita a quaranta chilometri di distanza da me. Probabilmente mi sarei sentita più a mio agio con un musulmano ortodosso.

Il finale mi ha sorpresa e lasciata di stucco, ho poi scoperto che (per fortuna) c’è un seguito.
Insomma un libro strano e diverso da quelli a cui sono abituata, ma che mi ha conquistata, per stile e trama. Credo che mi butterò presto su Tomba di famiglia, per sapere come si evolverà questa storia.


Io non credo all’Amore, anche se l’ho vissuto, potrei dire io.




22 commenti:

  1. Io lo lessi tempo fa, ma lo trovai noioso.

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    1. Davvero? Io l'ho trovato strano, soprattutto all'inizio, ma mai noioso. Diciamo che i capitoli brevi e l'alternanza dei POV aiutano

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  2. Sembra carino e molto profondo, lo terrò a mente! ;)

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  3. Ciao Chiara! Sai che ti dico? Sono molto, molto contenta che ti sia piaciuto. Io lo avrei dato da colorare a Isotta, perchè questi due proprio non li sopporto. La loro relazione mi è sembrata sghemba, poco chiara e sopratutto lui...insomma non mi sono trovata per nulla. Sicuramente è particolare e diverso dal solito, questo si, i punti di vista alternati e sicuramente la storia non convenzionale nata in un modo così strano... Però il seguito lo lascio leggere a te!!! Bacioni grandi grandi per te

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    1. ihihih ricordo che ne abbiamo parlato, ma ad un certo punto mi ha proprio conquistata. Confido tanto nel seguito

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  4. Mi sono scapicollata per venire a leggerti appena ho visto il post su FB.
    E ... no che non lo conoscevo questo libro!
    Recensione estremamente ghiotta: di sicuro lo terrò in considerazione.

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    1. Grazie Rosa, davvero. Sono partita con le aspettative sotto i piedi e invece mi ha proprio colpita

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  5. Ciao Chiara!
    Io, come ti ho detto, l'ho proprio odiato questo libro. Ce l'avevo sul kindle ed è l'unico motivo per cui non l'ho lanciato dalla finestra.
    Ma il bello della lettura è proprio questo, ad ognuno provoca reazioni diverse!
    Buona lettura per il seguito...auguri! Hihihihi!
    Stefi

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    1. Grazie Stefi e ti assicuro che il kindle patisce poco, ogni tanto lo lancio anche io. In questo caso però non è successo e sono piacevolmente stupita

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  6. Ciao Chiara! Da come ne parli, da copertina e trama sembra una lettura interessante. Quello che ha di magnetico è sicuramente il titolo davvero singolare. Prendo nota! :)

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    1. Io l'ho comprato d'impulso solo per il titolo! E' un libro interessante e che fa riflettere, diverso dai soliti

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  7. Lo metto in lista perché la storia mi piace, mi intriga, tra l'altro bellissima recensione. Sempre convincente tu, eh? C'è un seguito? Oh che bello! Adoro questa differenza di culture, di modi di pensare. Due persone che non hanno niente in comune. Bello!
    P.S. Ho vista la cover del secondo e letto la trama >_<

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    1. Oh che bello che anche io allungo la tua lista come tu fai con la mia! A me ha colpito tanto, mi ha fatta riflettere molto ed è stata una lettura diversa dal solito

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  8. Ciao Chiara. Fortuna che ho letto la tua recensione!!! Allora io inizio a leggerlo. Come te, senza tantissime aspettative. Ma almeno so che ti è piaciuto. Ti saprò dire ��
    Ciao e grazie tante x questa bella recensione!, Marina

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    1. Ciao Marina, fai bene a tenere basse le aspettative, lo stile dell'autrice, e degli scrittori nordici in generale, è diverso da quello a cui sono abituata e questo libro poi è particolare. Mi raccomando fammi sapere poi se ti è piaciuto o meno, sono curiosissima

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  9. Ciao Chiara. Fortuna che ho letto la tua recensione!!! Allora io inizio a leggerlo. Come te, senza tantissime aspettative. Ma almeno so che ti è piaciuto. Ti saprò dire ��
    Ciao e grazie tante x questa bella recensione!, Marina

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  10. Mi era piaciuto più Il tizio della tomba accanto

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