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mercoledì 4 gennaio 2017

Recensione "Flower" di Elizabeth Craft e Shea Olsen

Autrici: Elizabeth Craft e Shea Olsen
Titolo: Flower
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 2 gennaio 2017
Pagine: 320

Trama:
Charlotte vive con la nonna ed è una ragazza con la testa sulle spalle: bravissima a scuola, lavora in un negozio di fiori per pagarsi gli studi e nel tempo libero si prepara per l’ammissione alla prestigiosa università di Stanford. È molto concentrata e non si concede distrazioni, niente uscite serali e soprattutto niente ragazzi: la sua più grande paura è infatti quella di fare la fine di tutte le donne della sua famiglia, che hanno rinunciato a seguire le proprie aspirazioni a causa dell’amore. Una sera, all’ora di chiusura, entra nel suo negozio un misterioso e affascinante cliente, ombroso ma gentile, che le fa strane domande. Nonostante ne rimanga colpita, Charlotte è sicura di non rivederlo mai più… E invece la mattina dopo le viene recapitato in classe un mazzo di rose purpuree, i suoi fiori preferiti. A mandarglieli è stato proprio Tate, il ragazzo della sera prima, che inizia a corteggiarla in modo molto discreto ma deciso. Charlotte, dopo le resistenze iniziali, decide di uscire con lui per una sola sera. Ma appena fuori dal ristorante vengono assaliti da folla di paparazzi che grida il nome di Tate… Chi è davvero quel misterioso ragazzo e cosa nasconde dietro quei bellissimi occhi malinconici?



L'amore ti può distruggere. Può portarti via tutto.
Charlotte vuole un futuro sicuro. Sua madre, sua nonna e persino sua sorella si sono bruciate la giovinezza e l'avvenire cedendo all'amore che, puntualmente, le ha tradite. Lei non vuole commettere lo stesso errore, quindi ha deciso che non si innamorerà di nessuno fino alla laurea, non uscirà nemmeno con nessuno. La sua vita di diciottenne è tutta studio, lavoro in un negozio di fiori, tirocini e altre attività volte ad entrare a Stanford dove potrà finalmente diventare un medico e avere il futuro garantito. Questi sono i piani e lei li rispetta finché una sera nel negozio dove lavora entra Tate e le fa perdere completamente di vista i suoi obiettivi. Solo che Tate non è semplicemente un ragazzo molto carino, ma una pop star famosa e seguita dai paparazzi...
Ho ricevuto questo libro dalla casa editrice, che di nuovo ringrazio, ed ero entusiasta all'idea di leggerlo. La trama è già sentita ma a me piace sempre molto, ne ho letti diversi e mi incuriosiva tantissimo. L'inizio poi prometteva veramente bene, finché lei si ostinava a respingerlo. Ma poi, per me, è degenerato.
Io sono la regina del non correre rischi, a meno che non rientrino nei piani stabiliti. E ora sto chiedendo a lui di rischiare. La mia mente razionale ha completamente disertato questa conversazione: è il cuore a guidarmi, adesso.
Ho trovato tutto gestito male, ma primo fra tutti Tate. E' un protagonista veramente insopportabile! Davvero ci si aspetta di provare attrazione per questo personaggio? Il classico vorrei ma non posso, non è colpa tua, sono io sbagliato, bla bla, bla. Egocentrico, egoista, falso e molle. Mi ha subito infastidito e ho sperato fino alla fine che sparisse!
Un'altra cosa che non mi è piaciuta è il continuo tira e molla. I due si prendono e lasciano in continuazione, qualche volta ci sta, ma così è troppo, perde subito credibilità, ti viene da pensare sì sì tanto tornano insieme, perché è così che accadrà.
E poi devo dire che ho provato un profondo fastidio per il messaggio di fondo, cioè che se ti diverti (a 18 anni, che idea balzana!) rischi il tuo futuro. Se hai un ragazzo, vai alle feste, esci la sera, allora automaticamente non puoi realizzare i tuoi sogni professionali. L'ho trovato a dir poco bigotto oltre che assurdo. Davvero se osi divertirti sei una poco di buono?
E' come avere fede. E mi rendo conto che farei qualsiasi cosa per lui, andrei ovunque. Rischierei tutto,solo per stare con lui.
C'è da dire però che è scritto bene, lo stile è veramente scorrevole, si legge in fretta. Questo, con l'inizio che mi ha divertita, mi hanno fatto dare un punticino in più.
Questo per me è il classico esempio di libro con un buon potenziale espresso male, peccato.
Voi l'avete letto? Vi piacciono le storie con protagonisti personaggi famosi?



18 commenti:

  1. Mi trovi completamente d'accordo, la mia recensione è pari pari la tua quasi xD

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    1. Davvero? Meno male, mi rincuora. Passo subito a leggerla

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  2. Io lo sto alternano a un giallo norvegese... scorre ma non ti affezioni ai personaggi

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  3. Ho ricevuto anche io il libro a sorpresa dalla CE ma non so se lo leggerò sinceramente, non è proprio il mio genere, e non ne sto sentendo parlare bene :/

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    1. Io l'avrei anche chiesto invece, mi ispirava un sacco! Se non è tanto il tuo genere non so se conviene...

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  4. Ahah già che in copertina c'è scritto "un successo mondiale" fa capire tutto...
    I libri con protagonisti famosi non mi dispiacciono ma il problema, come sempre, è come vengono trattati i personaggi, se hanno intensità, spessore, se riescono a trasmettere le loro emozioni e sensazioni a chi legge.
    Questo lo salto :)

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    1. Brava Laura, hai riassunto molto bene anche il mio pensiero.

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  5. Sono daccordo con te.
    Una vera delusione questo libro che peccato

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  6. Allora io dovrei leggerlo per via del fiore più che altro (ahahahahah)!
    Quindi se non è piaciuto a te che sei esperta del genere, figuriamoci a me :D

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    1. Anna, grazie della fiducia! Secondo me ti conviene cambiare titolo, ho idea che non ti piacerebbe questo. Ho letto anche altre opinioni e sono tutte più o meno così

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    1. più che altro scorrevole che in questi casi è proprio un bene

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  8. No vabbè, ci sono rimasta malissimo. Un protagonista maschile molle proprio non lo mando giù. Nonostante tutto vorrei leggerlo perché sono curiosa però ho paura. Magari dirò che mi avevi avvertito ;D Il tira e molla come After? ^O^

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    1. Vai Anna, leggilo! Sono molto curiosa di sapere la tua opinione

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  9. Assolutamente d'accordo con te, fondamentalmente ho scritto le stesse cose. A quattro mani per partorire due protagonisti da reparto psichiatrico

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