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mercoledì 10 maggio 2017

Recensione "I Medici. Una dinastia al potere" di Matteo Strukul

Ciao a tutti, oggi spunto un altro titolo della sestina finalista al Premio Bancarella, che sto seguendo in qualità di #bancarellablogger. Ah, lo sapevate già? Ihihih mi piace ricordarlo ogni tanto!

Autore: Matteo Strukul
Titolo: I Medici. Una dinastia al potere
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2016
Pagine: 382
Finalista premio Bancarella 2017

Trama:
Firenze, 1429. Alla morte del patriarca Giovanni de’ Medici, i figli Cosimo e Lorenzo si trovano a capo di un autentico impero finanziario, ma, al tempo stesso, accerchiati da nemici giurati come Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi, esponenti delle più potenti famiglie fiorentine. In modo intelligente e spregiudicato i due fratelli conquistano il potere politico, bilanciando uno spietato senso degli affari con l’amore per l’arte e la cultura. Mentre i lavori per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore procedono sotto la direzione di Filippo Brunelleschi, gli avversari di sempre continuano a tessere le loro trame. Fra loro c’è anche una donna d’infinita bellezza, ma dal fascino maledetto, capace di ghermire il cuore di un uomo. Nell’arco di quattro anni, dopo essere sfuggito a una serie di cospirazioni, alla peste e alla guerra contro Lucca, Cosimo finirà in prigione, rischiando la condanna a morte. Fra omicidi, tradimenti e giochi di palazzo, questo romanzo narra la saga della famiglia più potente del Rinascimento, l’inizio della sua ascesa alla Signoria fiorentina, in una ridda di intrighi e colpi di scena che vedono come protagonisti capitani di ventura senza scrupoli, fatali avvelenatrici, mercenari svizzeri sanguinari…


Ho iniziato questo libro sentendomi molto ignorante. Storia è stata tra le materie a me più congeniali a scuola anche se il periodo del Rinascimento non è tra i miei preferiti. Ma ero convinta comunque di avere qualche ricordo in merito. Invece durante i primi capitoli ho annaspato: un sacco di nomi, di nozioni che proprio non sapevo o non ricordavo. E nella mia testa tanta confusione. Per fortuna proseguendo la lettura la nebbia si è un pochino dissipata e sono riuscita a godermi la storia, sorvolando però su diverse cose. 
Qui ammetto una mia mancanza: non amo i romanzi storici, non mi piace perdermi nel particolari, trovo spesso noiose le descrizioni minuziose delle varie epoche. Per intenderci io sono più da fantasy e fantascienza.

Matteo Strukul deve aver passato una quantità esorbitante di ore nella ricerca. Come ripeto non sono assolutamente un'esperta, anzi io alcune parti le ho scorse in fretta, ma non si può non notare l'enorme lavoro svolto. Dai dettagli fisici dei personaggi, agli atteggiamenti, ai modi di dire e soprattutto a quelli della città. Perché Firenze è il fulcro di tutto.
Firenze è come uno stallone selvaggio: magnifico ma bisognoso di essere domato. Ogni giorno. Troverai nelle sue strade persone disposte ad aiutarti e a supportare la tua opera, ma anche tangheri e perdigiorno, pronti a tagliarti la gola e nemici sofisticati che tenteranno di profittare del tuo buon cuore e della tua onestà.
L'ambientazione ha un ruolo essenziale, tutto si basa su questa città, sulla sua grandezza artistica e politica. In tutte le decisioni prese da Cosimo e Lorenzo traspare questo amore innato per la propria terra.

Lo stile dell'autore è molto diretto e di questo lo ringrazio. Nell'abbondanza di dettagli storici riesce a mantenere comunque l'attenzione sulla trama, soprattutto sugli intrighi politici e, complici anche i capitoli corti, si legge velocemente. Un pochino più di azione però io l'avrei gradita, a volte ho avuto quasi l'impressione di leggere un resoconto.
Cosimo scosse la testa. I suoi alleati cadevano uno dopo l'altro e le file dei nemici si facevano sempre più fitte e desiderose di sopraffare lui e i suoi.
Il personaggio che più mi è piaciuto è Laura Ricci, credo perché in realtà io cerco sempre la parte più romanzata e lei è veramente affascinante! Se un po' mi conoscete capite subito per chi parteggia.
Tutti i personaggi sono caratterizzati molto molto bene, ho capito meglio diverse figure che finora erano solo nomi in libri di storia.

Un romanzo adatto a chi ama gli storici, ricco di particolari, romanzato ma non eccessivamente. Molto avvincente.
Voto:





14 commenti:

  1. Ciao Chiara.
    a me invece i romanzi storici piacciano anche se troppi particolari poi capisco che annoiano.
    Questo libro l'ho addocchiato da un pò ma avendo visto la serie tv che per quanto bella non mi entusiasmato non sono ancora sicura se leggerlo o no

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    1. Ciao Susy, io della serie TV ho visto solo la prima puntata ma posso dirti che c'entra poco con il libro. La serie era più una fiction, questo è un libro storico, le prerogative sono differenti

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  2. Io son curiosa di leggere gli altri due, chissà se mi piaceranno come questo!

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  3. Devo leggerlo, mi incuriosisce! Se poi c'è anche una grande attività di ricerca dietro, da letterata, non posso non apprezzarlo! ;-)

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  4. Anche io all'inizio sono caduta nell'abisso della mia dimenticanza... non mi ricordavo proprio niente! E' anche vero che a scuola non si è quasi mai così minuziosi. Però una volta ingranato mi è piaciuto molto

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    1. Sono contenta che non sia stata una sensazione solo mia, è vero che poi si riprende, anche in fretta

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  5. Ho visto la serie TV qualche tempo fa e non mi era piaciuta molto. Per fortuna che il libro c'entra poco o nulla!

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    1. Io ho visto solo la prima puntata ma secondo me c'entra poco niente

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  6. In lettura in questo momento. Per ora me lo sto gustando, da estimatrice dei romanzi storici ;)

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  7. Non mi ricordavo che eri bancarellablogger! Mi sono persa un sacco di cose.
    E comunque tu ti scegli i romanzi storici sbagliati, secondo me! Non ho capito se il libro si riferisce alla serie o proprio alla storia vera...

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    1. ciao, io #bancarellablogger gli originali! Eh secondo me è proprio un problema mio con gli storici veri, ma è un libro della sestina e ci tenevo a leggerlo. Il libro tratta la storia vera, da cui poi ha preso spunto (ma solo spunto eh) la serie tv. Il libro ha base storiche reali

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