E' giovedìììììììììììììììì! Ormai questo giorno della settimana comincia con il mio urlo, c'è proprio gente che lo aspetta e se tardo mi bacchetta! Pronti a venire nella Vecchia Capitale con me?
Abbiamo cominciato la scorsa settimana l'ultimo libro di questa saga che amiamo tanto e io personalmente fatico ancora di più a fermarmi e rispettare le tappe.
Riassunto tappe precedenti:
- Presentazione qui;
- Capitoli da 1 a 7 qui.
Tornando invece alla Misericordia arriva il capitolo che tutti stavamo aspettando, il famoso cap.10, che tanto ci fa sospirare e sventolare. Eloise ha una discussione con padre Thorne e si rende conto del tormento di Axel e capisce anche che ormai il passato deve restare confinato come cosa superata, non saprà mai la verità ma sarà sempre sicura del suo amore e della sua devozione.
Va così a cercare Axel e si arrende a lui, permettendogli di possederla col corpo e con la mente, donandogli tutto il suo amore incondizionato.
Per fortuna poi i toni si stemperano e torna la banda di smandrappati alle prese questa volta con dei Risvegliati, fantocci nelle mani di un Necromante. Ecco che ricompare così questo nome come anche la provenienza da Nalvalle. Mentre indagano vicino a una scuola di bambine, tra cui una delle molte cugine di Ross, scoprono un fatto sconcertante: Sua Eminenza il Cardinale de Plessy ha benedetto di persona quei luoghi poco tempo prima. Uh le coincidenze!
Eloise intanto incontra Ashton e indagano su un fatto misterioso: otto anni prima una ragazza è sparita e data per morta e solo ora hanno capito il perché. Dentro una scatola musicale, un carillon, la bambolina che balla senza sosta è lei! Nel contempo si è rinvenuto il suo diario in cui la ragazza ha confidato di avere avuto una relazione con un uomo importante e di temere per la propria vita. La persona in questione risulta essere un cugino del Granduca di Navalle, già morto.
Ma apprendono un'ulteriore notizia sconcertante: solo Eloise sente la musica provenire dalla scatola, gli altri non percepiscono nulla.
Finisce così la mia tappa, bellissima, e io sono felice perché stasera potrò andare avanti!
Ma adesso passiamo alla domanda al lettore, una cosa che adoro. Devo dire che amo tantissimo leggere le risposte di chi come me sta rivivendo questa esperienza. Oggi tocca a Hule Jansen Eldrige
Domanda: In questi capitoli c'è come una resa dei conti tra Eloise e Axel, che sfociano in una notte di passione e in cui lui si mette a nudo mostrando le sue fragilità e le sue paure e lei accantona una volta per tutte il passato che tanto li ha fatti soffrire, senza peraltro conoscerlo.Tu ci saresti riuscita ad accettare di non sapere mai la verità? E secondo te chi è che soffre di più, Eloise immaginandosi ogni tipo di scenario o Axel sapendo la verita?
Risposta: Lo so che le domande sono due ma hai parlato del Capitolo 10 e un commentino a parte solo su quello, ho proprio bisogno di farlo. Più che una resa dei conti, la loro mi sembra una resa vera e propria. Benché sembri Axel il primo a cedere le armi, è Eloise che lo va a cercare proprio dopo aver conosciuto Padre Thorne, con tutto quello che ne concerne, mostrandogli che il suo passato potrà anche turbarla ma non lascerà più che si intrometta tra loro.Capisce per intuito (tutto ciò che lega quei due è puro istinto. Si conoscono così bene da non aver bisogno di vedersi per capirsi al volo) che per Axel, rincontrarlo è come il riaprirsi della peggiore delle ferite e il suo desiderio è solo quello di lenirla. Axel cede le armi quando le chiede di andarsene per il suo bene, quando le esprime le sue paure, i suoi tormenti. Ne scaturisce una delle dichiarazioni d'amore più perfette (concedimelo) che abbia mai letto.
Punto 2. Mi chiedi se avrei accettato l'amore di Axel senza sapere la verità. Penso che a volte si possa sapere la verità anche senza conoscerne i particolari. La verità Eloise la sente sulla sua pelle, la vede negli occhi di Axel e nelle sue azioni ogni giorno. Come dice Virginia, è un atto di fede. Ma la fede, quella vera, non è cieca.
Punto 3. Eloise ha sofferto il tradimento, il vedere l'amore della sua vita, non solo con un'altra ma anche bistrattarla con apparente malignità. Ha sofferto per il dolore di Axel, anche quando non accettava di ascoltare la piccola de stessa chiusa nel suo cuore. Axel però soffriva come chi ha le mani legate mentre torturano la propria amata. Peggio ancora perché sapeva di essere lui ad infliggerle quel dolore. Non è la propria sofferenza a torturarlo ma quella di Eloise. Non oso nemmeno immaginare una sofferenza del genere perché preferirei morire io. Quindi forse Axel ha sofferto e soffre più di Eloise perché lei ha prove tangibili dell'amore di Axel e può scegliere se accettarle o meno ma Axel non solo non ha mai avuto una scelta ma, come dice lui, è ancora un uomo spezzato che non ha certezze. Un uomo che non è nemmeno più certo di meritare quell'amore per cui si è dannato l'anima pur di salvarlo. Non potrei non amare un tale sacrificio.
Che dire, condivido tutto, e voi? Cosa avreste risposto?
Vi lascio il calendario con le prossime tappe:
Autrice: Virginia De Winter
Titolo: Black Friars. L'ordine della Croce
Editore: Fazi Editore (Lain)
Data di pubblicazione: 11 luglio 2013
Pagine: 517
Trama:
La leggenda vuole che, quando anche il Settimo Cavaliere dell’Ordine della Croce si sarà risvegliato, avrà il compito di chiudere le porte di questo mondo perché sarà ormai distrutto dal male.
La Vecchia Capitale non ha pace. Scossa dai tumulti del Presidio, avvelenata dai malefici di Belladore de Lanchale, l’antica città dovrà ora affrontare un nemico senza eguali. L’ultima erede della dinastia Blackmore, garante della tregua con le creature del Presidio, è stata ritrovata, ma le malvagie entità accetteranno che sia proprio la giovane Sophia a custodire un armistizio suggellato dalla sua antenata migliaia di anni prima? Le forze del male hanno destato dal suo riposo l’Ordine della Croce e i cavalieri sono pronti a imbracciare le mitologiche spade per difendere il genere umano dalla minaccia delle nebbie demoniache. Intanto, ancora ignara del pericolo, Eloise Weiss è alle prese con il misterioso ritrovamento dello scheletro di uno studente dell’Università. Questa volta i suoi poteri di Evocatrice sono vani, ma grazie alle sole conoscenze mediche giunge a una verità inquietante: le ossa rinvenute sono le chiavi di uno scrigno che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale, segreti di personaggi potenti disposti a tutto perché non siano svelati. Eppure, come in un labirinto di delitti e apparizioni dal passato, ogni filo di questa storia passionale e avvincente sembra destinato a ricongiungersi. Virginia de Winter chiude la serie culto Black Friars con una giostra di rocambolesche avventure cappa e spada, di potenti cavalieri e coraggiose eroine che rischieranno tutto per compiere il loro destino.
La leggenda vuole che, quando anche il Settimo Cavaliere dell’Ordine della Croce si sarà risvegliato, avrà il compito di chiudere le porte di questo mondo perché sarà ormai distrutto dal male.
La Vecchia Capitale non ha pace. Scossa dai tumulti del Presidio, avvelenata dai malefici di Belladore de Lanchale, l’antica città dovrà ora affrontare un nemico senza eguali. L’ultima erede della dinastia Blackmore, garante della tregua con le creature del Presidio, è stata ritrovata, ma le malvagie entità accetteranno che sia proprio la giovane Sophia a custodire un armistizio suggellato dalla sua antenata migliaia di anni prima? Le forze del male hanno destato dal suo riposo l’Ordine della Croce e i cavalieri sono pronti a imbracciare le mitologiche spade per difendere il genere umano dalla minaccia delle nebbie demoniache. Intanto, ancora ignara del pericolo, Eloise Weiss è alle prese con il misterioso ritrovamento dello scheletro di uno studente dell’Università. Questa volta i suoi poteri di Evocatrice sono vani, ma grazie alle sole conoscenze mediche giunge a una verità inquietante: le ossa rinvenute sono le chiavi di uno scrigno che sigilla i segreti più oscuri della Vecchia Capitale, segreti di personaggi potenti disposti a tutto perché non siano svelati. Eppure, come in un labirinto di delitti e apparizioni dal passato, ogni filo di questa storia passionale e avvincente sembra destinato a ricongiungersi. Virginia de Winter chiude la serie culto Black Friars con una giostra di rocambolesche avventure cappa e spada, di potenti cavalieri e coraggiose eroine che rischieranno tutto per compiere il loro destino.
Premessa: Questo post contiene SPOILER! Non posso non raccontare cosa succede quindi se non siete ancora arrivati a questo punto fate attenzione.
Commento ai capitoli da 8 a 14
Questa parte comincia con una seduta spiritica, fatta da qualche matricola che evidentemente non ha ben chiaro i rischi del caso, oltretutto a ridosso dalle Vigiliae Omnium Sanctorum. E come volevasi dimostrare un ragazzo viene posseduto da un'anima non proprio buona e condotto alla Misericordia dove padre Thorne, proprio lui, manda a chiamare Eloise, l'unica che può aiutarlo. Insieme alla ragazza compare anche il suo fidanzato che di nuovo si trova al cospetto del suo passato e soffre. Povero Axel, appena gli capita una gioia ecco che arriva subito qualcosa che rimanda a ciò che non può dire! Scopriamo intanto il perché della venuta di Thorne
Edward Thorne fece un sorriso stanco: "Quello che immagini. Sono qui per riorganizzare l'Ordine della Croce".Sophia nel frattempo fa la conoscenza di Madrina Lala che le consiglia di pregare la sua antenata Dea affinché la sua parte demoniaca non prenda il sopravvento. A me questa donna mette i brividi, anche se è buona e affezionata alle ragazze. Alexandria fa presente alla principessa che ci sarà un ballo, definito dei Fiori Bianchi, in cui le cortigiane in cerca di protettore si vestiranno di bianco. A qual ballo andranno anche Justin, Drayden e Gabriel. Ovviamente la ragazza pensa immediatamente a un modo per evadere la sorveglianza e andarci, in compagnia delle cugine.
Tornando invece alla Misericordia arriva il capitolo che tutti stavamo aspettando, il famoso cap.10, che tanto ci fa sospirare e sventolare. Eloise ha una discussione con padre Thorne e si rende conto del tormento di Axel e capisce anche che ormai il passato deve restare confinato come cosa superata, non saprà mai la verità ma sarà sempre sicura del suo amore e della sua devozione.
Va così a cercare Axel e si arrende a lui, permettendogli di possederla col corpo e con la mente, donandogli tutto il suo amore incondizionato.
La camiciola finì sul pavimento e lei rimase vestita soltanto di rossore, mentre le mani forti di lui si posavano sul suo seno.In queste scene ci sono credo le più belle dichiarazioni d'amore mai lette, mi commuovo ogni volta. Cercare di raccontarlo è come sminuire l'enorme emozione che mi ha lasciato, perciò (ri)leggetevelo, anche più volte!
"Ti amo, Eloise, da sempre. Ti ho amata anche dall'inferno in cui ero precipitato, e l'ho attraversato per tornare da te. E ho paura, paura di quei pensieri che non possiamo pronunciare ad alta voce, di quei dubbi che non potrò mai sciogliere perché averti di nuovo mi sembra un miracolo così fragile che prima o poi andrà in pezzi".
Per fortuna poi i toni si stemperano e torna la banda di smandrappati alle prese questa volta con dei Risvegliati, fantocci nelle mani di un Necromante. Ecco che ricompare così questo nome come anche la provenienza da Nalvalle. Mentre indagano vicino a una scuola di bambine, tra cui una delle molte cugine di Ross, scoprono un fatto sconcertante: Sua Eminenza il Cardinale de Plessy ha benedetto di persona quei luoghi poco tempo prima. Uh le coincidenze!
Eloise intanto incontra Ashton e indagano su un fatto misterioso: otto anni prima una ragazza è sparita e data per morta e solo ora hanno capito il perché. Dentro una scatola musicale, un carillon, la bambolina che balla senza sosta è lei! Nel contempo si è rinvenuto il suo diario in cui la ragazza ha confidato di avere avuto una relazione con un uomo importante e di temere per la propria vita. La persona in questione risulta essere un cugino del Granduca di Navalle, già morto.
Ma apprendono un'ulteriore notizia sconcertante: solo Eloise sente la musica provenire dalla scatola, gli altri non percepiscono nulla.
Finisce così la mia tappa, bellissima, e io sono felice perché stasera potrò andare avanti!
Ma adesso passiamo alla domanda al lettore, una cosa che adoro. Devo dire che amo tantissimo leggere le risposte di chi come me sta rivivendo questa esperienza. Oggi tocca a Hule Jansen Eldrige
Domanda: In questi capitoli c'è come una resa dei conti tra Eloise e Axel, che sfociano in una notte di passione e in cui lui si mette a nudo mostrando le sue fragilità e le sue paure e lei accantona una volta per tutte il passato che tanto li ha fatti soffrire, senza peraltro conoscerlo.Tu ci saresti riuscita ad accettare di non sapere mai la verità? E secondo te chi è che soffre di più, Eloise immaginandosi ogni tipo di scenario o Axel sapendo la verita?
Risposta: Lo so che le domande sono due ma hai parlato del Capitolo 10 e un commentino a parte solo su quello, ho proprio bisogno di farlo. Più che una resa dei conti, la loro mi sembra una resa vera e propria. Benché sembri Axel il primo a cedere le armi, è Eloise che lo va a cercare proprio dopo aver conosciuto Padre Thorne, con tutto quello che ne concerne, mostrandogli che il suo passato potrà anche turbarla ma non lascerà più che si intrometta tra loro.Capisce per intuito (tutto ciò che lega quei due è puro istinto. Si conoscono così bene da non aver bisogno di vedersi per capirsi al volo) che per Axel, rincontrarlo è come il riaprirsi della peggiore delle ferite e il suo desiderio è solo quello di lenirla. Axel cede le armi quando le chiede di andarsene per il suo bene, quando le esprime le sue paure, i suoi tormenti. Ne scaturisce una delle dichiarazioni d'amore più perfette (concedimelo) che abbia mai letto.
«I miei segreti sono tutti ai vostri piedi... Li custodite qui, anche quelli di cui non siete al corrente... Ogni mio dolore, ogni mia paura, ogni mio incubo... Ogni speranza di essere ancora integro... Ti amo, Eloise, da sempre. Ti ho amata anche dall’inferno in cui ero precipitato, e l’ho attraversato per tornare da te. E ho paura, paura di quei pensieri che non possiamo pronunciare ad alta voce, di quei dubbi che non potrò mai sciogliere perché averti di nuovo mi sembra un miracolo così fragile che prima o poi andrà in pezzi».
Non parliamo poi della splendida scena d'amore descritta dopo. Eloise rende a sua volta nuovamente le armi e cede ad Axel tutto il potere su di lei. Emotivo, mentale e fisico. Qui scattano i fuochi d'artificio. Punto 2. Mi chiedi se avrei accettato l'amore di Axel senza sapere la verità. Penso che a volte si possa sapere la verità anche senza conoscerne i particolari. La verità Eloise la sente sulla sua pelle, la vede negli occhi di Axel e nelle sue azioni ogni giorno. Come dice Virginia, è un atto di fede. Ma la fede, quella vera, non è cieca.
"La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute."
Ti lascio questa perla di saggezza biblica che, oltre a essere scritta benissimo, trovo che sia immensamente vera. Axel le ha fatto capire tutto ciò che poteva, le ha mostrato ogni suo lato oscuro. Non le nasconde nulla della sua vita, se non ciò che non può. Quindi sì, lo perdonerei. Forse qualche ombra potrebbe ancora passare ma nel mio cuore sarebbe la persona più meritevole di perdono al mondo. Punto 3. Eloise ha sofferto il tradimento, il vedere l'amore della sua vita, non solo con un'altra ma anche bistrattarla con apparente malignità. Ha sofferto per il dolore di Axel, anche quando non accettava di ascoltare la piccola de stessa chiusa nel suo cuore. Axel però soffriva come chi ha le mani legate mentre torturano la propria amata. Peggio ancora perché sapeva di essere lui ad infliggerle quel dolore. Non è la propria sofferenza a torturarlo ma quella di Eloise. Non oso nemmeno immaginare una sofferenza del genere perché preferirei morire io. Quindi forse Axel ha sofferto e soffre più di Eloise perché lei ha prove tangibili dell'amore di Axel e può scegliere se accettarle o meno ma Axel non solo non ha mai avuto una scelta ma, come dice lui, è ancora un uomo spezzato che non ha certezze. Un uomo che non è nemmeno più certo di meritare quell'amore per cui si è dannato l'anima pur di salvarlo. Non potrei non amare un tale sacrificio.
Che dire, condivido tutto, e voi? Cosa avreste risposto?
Vi lascio il calendario con le prossime tappe:
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