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venerdì 9 giugno 2017

Recensione "La ladra di ricordi" di Barbara Bellomo

Ultimo giorno di scuola! Felici o tristi? Io sono contenta, i miei bambini sono tanto stanchi.
Siete già passati a segnarvi per il libro sparpagliato in viaggio? Qui il post per chi se lo fosse perso. Intanto io vi parlo di questo libro, dalla copertina bellissima.

Autrice: Barbara Bellomo
Titolo: La ladra di ricordi
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 28 aprile 2016
Pagine: 310

Trama:
Cosa accomuna l’omicidio, ai giorni nostri, di una dolce, vecchia signora dalla vita irreprensibile e i grandi protagonisti dell’età repubblicana – Cesare, Lepido, Cicerone, Marco Antonio, la crudele moglie Fulvia e la piccola Clodia? È quello che dovrà scoprire un terzetto stranamente assortito, chiamato in causa per l’occasione. Isabella De Clio, giovane archeologa siciliana specializzata in arte antica, è bella, volitiva, preparatissima, ma ha un motivo particolare per temere la polizia. E il fatto che l’affascinante Mauro Caccia, l’uomo che la affianca nelle indagini, sia un commissario non l’aiuta più di tanto. Con loro c’è anche Giacomo Nardi, depresso professore di museologia e beni culturali... È l’inizio di una storia che intreccia la Roma del I secolo a.C.e l’Italia contemporanea, gli antichi intrighi politici e i mediocri baroni universitari dei nostri tempi,la violenza che si nasconde tra le mura di casa e la precarietà in cui i ragazzi di oggi, anchei migliori, sono costretti a crescere e a diventare adulti. Un romanzo fresco e ricco d’atmosfera, che si muove con agilità tra passato e presente, per un esordio che non passa inosservato.


Isabella è una archeologa di ventotto anni, specializzata in arte antica, soprattutto per quanto riguarda i manufatti antichi in particolar modo i cammei. Proprio per questa sua specializzazione si ritrova invischiata in un caso di omicidio, dove la storia di Clodia, Fulvia, Cesare, Lepido, Cicerone e Marco Antonio avrà il suo peso. Grazie anche al supporto di Isabella e del professore Giacomo Nardi, il commissario Mauro Caccia riuscirà a risolvere il caso.
Cominciava a capire. Il cammeo di Luisa Velio non era soltanto una gemma bellissima ma un oggetto ricco di storia, posseduto da uomini e donne avevano scritto il corso degli eventi.
Ho comprato questo libro innanzitutto perché mi è stato molto consigliato da amiche blogger, ma soprattutto perché a Tempo di Libri ho assistito alla sua presentazione e Barbara Bellomo mi ha conquistata.
Partivo con aspettative alte ma non credevo che mi sarebbe piaciuto così tanto perché, diciamolo, io con gli storici ci vado sempre con i piedi di piombo. Ma questo libro non è uno storico anche se al suo interno ha diverse parti relative alla vita di Clodia, quindi ambientate nella Roma antica. Ho adorato questi pezzi, tantissimo e anche da inesperta non si può non notare la cura e la passione che l'autrice ha posto nell'esposizione. Senza però lasciare quel senso di estraniamento che a me capita spesso con questo tipo di narrazione.
La storia però è racconta ai giorni nostri, con qualche intermezzo storico che, appunto, io ho veramente adorato.
Mi è piaciuta tantissimo Isabella, la protagonista. E' un personaggio strano, è cleptomane ma poi si pente, anche se non riesce a farne a meno. E' stata delusa dagli uomini, prima suo padre e poi il suo ex fidanzato e non crede nell'amore, non più. E' quindi distaccata e solitaria, ha qualche amico ma si lascia avvicinare poco. Questo carattere non proprio perfetto, questa sua fragilità mi hanno fatto provare simpatia per lei, da subito.
"Studiosa, riservata, decisa. Credo che questi tre aggettivi la riassumano bene. E' una donna che non permette mai a nessuno di superare le sue barriere personali. Come avrà notato è anche molto bella, ma sembra fare di tutto per nasconderlo".
Anche i personaggi secondari sono interessanti. A parte l'affascinante commissario, ho adorato il professor Nardi e Carlo, così diversi fra loro e molto realistici.
L'intreccio del giallo è ben sviluppato e a differenza di altri racconti pone attenzione su tutto il lavoro di ricerca che comporta, la risoluzione del caso non è un'illuminazione improvvisa. Questo è un fattore che mi è piaciuto molto.
Un'altra cosa interessante è l'ambientazione. L'Umbria e la Sicilia sono posti magnifici, ma è soprattutto l'ambiente universitario, con le sue politiche e i suoi sotterfugi che ci viene presentato. E non è idilliaco come nei film.
Mi sarebbe piaciuto più di sentimento, ho trovato la parte amorosa un pochino fredda, anche se in realtà la storia d'amore passa in secondo piano, giustamente aggiungerei,
Questo è un libro autoconclusivo, ma io sono veramente tanto felice perché a breve uscirà un secondo capitolo, sempre con protagonista la nostra Isabella.
Ve lo consiglio proprio, ideale anche per l'estate, un bel giallo italiano diverso dai soliti.
Voto:


12 commenti:

  1. ohhhhhhh si quanto mi è piaciuto! concordo in pieno con quanto hai scritto e non vedo l'ora di leggere il seguito!

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  2. Questa è un'autrice che devo assolutamente recuperare!
    Baci, Stefi

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  3. Avevo adocchiato questo libro, ora sono sicura che possa piacermi e spero di leggerlo quest'estate!

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    1. Secondo me è proprio l'ideale per l'estate, un giallo un po' diverso dal solito con una protagonista particolare. Io leggerò il secondo sicuramente

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  4. Devo leggerlo assolutamente. Ce l'ho in mente da un po' quindi dovrei proprio recuperarlo :)

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    1. Sì sì recuperalo, secondo me a te piacerà un sacco e io sono curiosa di leggere la tua opinione riguardo

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  5. Io non l'ho ancora letto, ma sembra davvero davvero molto interessante ☺

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    1. Se lo leggi fammi sapere, per me è stato veramente interessante

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  6. Una recensione appassionante! Adesso resto in trepidante attesa di conoscere la tua opinione sul seguito! ;)

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