La rubrica ha cadenza mensile, il 19 e ogni mese risponderemo alle medesime domande, cambierà solo la lettura che potrete scegliere voi fra quelle proposte nel sondaggio in basso.
Questo mese ha vinto un libro che non avevo voglia di leggere, lo ammetto. L'aveva proposto la mia socia ma speravo proprio non uscisse. Ho iniziato a leggerlo per tempo e svogliata, ma devo dire che in due giorni l'ho finito, non riuscivo a staccarmi. Vi ringrazio quindi per la votazione precedente, senza di voi non l'avrei letto e ora lo sto consigliando al mondo.
Autrice: Dot Hutchison
Titolo: Il giardino delle farfalle
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 15 giugno 2017
Pagine: 334
Trama:
Vicino a una villa isolata c’è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un’ombra gentile e... una collezione di preziose “farfalle”: giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c’è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene portata via per essere interrogata. Gli agenti dell’FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all’ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e reticenze... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere...
L'intervista
D. A quale genere appartiene il libro?
R. E' un thriller e per una volta sono d'accordo con la fascetta, Un grande Thriller, di quelli con la T maiuscola.
D.Cosa pensi dei protagonisti?
R. Maya è ambigua e io l'ho amata da subito, tanto. Mi è piaciuta proprio per questo suo carattere confuso, non rientra nei canoni classici delle vittime, non si capisce bene se lo è oppure se invece sia una complice. Questa è la particolarità principale.
Il giardiniere è un sociopatico, di quelli che fanno più paura.
Il giardiniere è un sociopatico, di quelli che fanno più paura.
D.Personaggio preferito?
R. Maya. L'ho adorata, mi ha conquistata subito. Sembra sempre nascondere qualcosa ma il suo essere così dura, quasi fredda mi è piaciuto, molto. E poi Felicia, una farfalla, adoro il suo caratterino!
D. Personaggio più odiato?
R. L'imbarazzo della scelta. Il Giardiniere ovviamente è il male, ma ho provato più paura che odio nei suoi confronti. L'odio sicuramente c'è stato per Avery, così come per Lorraine. Persone malate, in qualche modo anche vittime, ma che si sono trasformate in bulli, agendo con cattiveria. Nessuna pietà per loro.
D. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?
R. Angoscia, inquietudine, ansia. Dovevo sapere, dovevo finirlo. Ho avuto per tutto il tempo un nodo allo stomaco.
D. Punti deboli?
R. 4.5. Mi è piaciuto tantissimo. L'unica pecca è quella cosa sul finale, altrimenti sarebbe perfetto.
E adesso vi lascio il sondaggio per la scelta della prossima lettura, votate bene mi raccomando, sono sempre pronta a cambiare opinioni sulle aspettative.
D. Punti di forza?
R. Il personaggio di Maya senza dubbio. Si capisce che mi è piaciuta? Poi il fatto che venga raccontato piano piano, a situazione conclusa. Infatti si svolge in un interrogatorio dove Maya racconta la sua storia ma quasi a singhiozzi. Ti lascia con una suspense incredibile. L'idea poi del giardino con le farfalle è agghiacciante ma originale.
D. Punti deboli?
R. L'unica cosa che non mi è piaciuta è un particolare nel finale. Non posso proprio dirlo, ma secondo me è esagerato, la coincidenza è troppa.
D. Come hai trovato lo stile del/della scrittore/scrittrice?
R. Accattivante. Non riuscivo a staccarmi. Ha saputo creare la giusta suspense.
D. E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?
R. Io sì da subito con Maya. Con il Giardiniere per fortuna no, ma ha una sua coerenza.
D. Quale aggettivo lo descrive meglio?
R. Agghiacciante, inquietante.
D. Frase preferita?
R. La bellezza perde il suo significato quando ce n'è troppa che ti circonda.
D. A chi lo consigli?
R. A chi vuole leggere un bel thriller, molto accattivante. Se non si lascia impressionare facilmente.
D. Quante stelline gli dai?
E adesso vi lascio il sondaggio per la scelta della prossima lettura, votate bene mi raccomando, sono sempre pronta a cambiare opinioni sulle aspettative.
Chissà se a Dolci questo libro sarà piaciuto tanto quanto a me! Il suo post lo trovate qui.
Vi dico ancora grazie per averlo votato, non l'avrei letto altrimenti. E mi ha travolta, per finirlo ho letto fino a tarda notte, non riuscivo a staccarmi. Vi ho incuriosito? Lo leggerete? Come sempre se avete qualche domanda che secondo voi deve essere presente, lasciatemi detto nei commenti.
Aspetto i commenti e i voti!
Ciao! Passo di qui per dirti che ho nominato il tuo blog al Liebster Award del 2017! Ecco il link:
RispondiEliminahttp://lanostrapassionenonmuore.blogspot.it/2017/07/liebster-award-2017.html
Spero tanto che parteciperai
grazie, passo subito!
EliminaMi hai fatto venire voglia di riprendere in mano un thriller :)
RispondiEliminaBrava, questo merita proprio
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