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martedì 9 gennaio 2018

Recensione "Il lato positivo" di Matthew Quick

Buongiorno, oggi vi parlo di questo libro, che ho acquistato a febbraio 2015 (amazon non mente) e finalmente sono riuscita a leggere. I buoni propositi per il momento resistono.

Autore: Matthew Quick
Titolo: Il lato positivo
Editore: Salani
Data di pubblicazione (riedizione): 21 febbraio 2013
Pagine: 290

Trama:
Pat Peoples è convinto che la sua vita sia un film prodotto da Dio. La sua missione: diventare fisicamente tonico ed emotivamente stabile. L’inevitabile happy end: il ricongiungimento con la moglie Nikki. Questo ha elaborato Pat durante il periodo nel ‘postaccio’, la clinica psichiatrica dove ha trascorso un tempo che non ricorda, ma che deve essere stato piuttosto lungo... Infatti, ora che è tornato a casa, molte cose sembrano cambiate: i suoi vecchi amici sono tutti sposati, gli Eagles di Philadelphia hanno un nuovo stadio ma, soprattutto, nessuno gli parla più di Nikki, e anche le foto del loro matrimonio sono scomparse dal salotto. Dov’è finita Nikki? Come poterla contattare, chiedere scusa per le cose terribili che le ha detto l’ultima volta che l’ha vista? E come riempire quel buco nero tra la litigata con lei e il ricovero nel postaccio? E, in particolare, qual è la verità? Quella che ti fa soffrire fino a diventare pazzo, o quella di un adorabile ex depresso affetto da amnesie ma colmo di coraggiosa positività? Pat guarda il suo mondo con sguardo incantato, cogliendone solo il bello, e anche se tutto è confuso, trabocca di squinternato ottimismo, fino all’imprevedibile finale. Il libro da cui è stato tratto il film rivelazione del 2012.


La mente umana a volte innesca dei meccanismi per proteggersi. È successo così a Pat, ha resettato gli ultimi anni trascorsi nel postaccio, una clinica per problemi mentali, ma soprattutto ha rimosso i fatti che l'hanno condotto lì. 

Il libro racconta la sua storia dal momento del ritorno alla normalità, se così si può chiamare, di Pat, ma lo fa dal suo punto di vista, è una sorta di diario personale. Quindi anche a noi mancano dei pezzi che pian piano vengono mostrati.
Fa male guardare le nuvole, però aiuta: come gran parte delle cose che provoca dolore.
Inizio col dire che non so bene cosa mi aspettassi da questa storia, non avendo neanche mai visto il film. Di sicuro qualcosa di profondo e in questo non sono stata delusa. Tratta argomenti delicati, quali disturbi psichici, rabbia e depressione, ma non solo: secondo me è un libro che parla di famiglia, della sua importanza, della fatica a volte a mantenere i rapporti solidi, delle cose che ci aspetta e di quelle che stupiscono, nel bene e nel male.

Posso dire che è un pugno nello stomaco per certi versi, mentre in altre cose fa sorridere. Ho amato molto gli argomenti trattati e anche la dolcezza e la naturalità con cui l'autore lo fa.

Secondo me poi è impossibile non provare tenerezza per Pat, questo omone che fa così fatica a trovare il suo lieto fine anche se crede che la sua vita sia un film. Impossibile non provare empatia per lui anche per la struttura del libro, come ho detto sopra, in prima persona e come se fosse una sorta di diario.
Ho amato moltissimo anche sia Tiffany che la mamma di Pat, personaggi dalla forza straordinaria. La storia di Tiffany poi mi piacerebbe proprio leggerla dal suo punto di vista. Anche il fratello di Pat non è male mentre ho odiato profondamente e con tutto il cuore sia Nikki (moglie di Pat) che il padre. Loro sono proprio la parte negativa dei rapporti familiari, egoisti e che scappano quando ci sono problemi da affrontare.
La vita non è un filmetto spensierato per famiglie. La vita vera spesso finisce male, come è successo al nostro matrimonio. 
Ora la parte negativa, delle critiche. Lo stile dell'autore non è semplice. Forse dipende anche da come è strutturato il libro, ma è tutt'altro che scorrevole. All'inizio è faticoso entrare nella storia e tutte le parti omesse, sia a noi che al protagonista, creano disagio. Credo proprio che sia tutto voluto, ma mi ci è andato un po' di tempo per ingranare.

L'appunto più grande però è per il football. Pat, così come padre, fratello, analista ecc., è un grande appassionato di questo sport e nella storia questo ha un ruolo fondamentale. Ma ci sono veramente TROPPI riferimenti, TROPPE descrizioni, TROPPI nomi. La nausea proprio. Bastava citare le cose necessarie, non fare ogni volta una cronaca della partita. 

È un libro che fa riflettere molto, non semplice ma che lascia il segno. Ora sono decisamente curiosa di vedere il film, tra l'altro ne parlano tutti un gran bene.
Voto:

Voi conoscete questo libro? Avete visto il film?


21 commenti:

  1. Ho visto il film e mi è piaciuto un sacco, gli attori per me sono bravissimi poi.. magari leggerò anche il libro in futuro.. vedremo;)

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    1. non l'ho ancora visto ma voglio rimediare. Mi ispira un sacco

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  2. Per una volta in vita mia ho visto il film, ma non ho letto il libro. È che i romanzi con la cover stile locandina film mi inquietano XD

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    1. anche a me dispiace quando cambiano la cover in funzione del film. Cercherò però lo stesso di vederlo al più presto, sono molto curiosa

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  3. Ciao Chiara,
    ho visto il film molto carino e a tratti anche divertente. Magari più in là leggerò anche il libro

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  4. Lo lessi anni fa: molto carino, ma mi è rimasto impresso di più il film :)

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  5. Questo è il primo libro di Matthew Quick che ho letto - e l'ho adorato. L'ho letto in lingua nel 2013 e da allora ho continuato a leggerlo in inglese perché non tutti i suoi libri sono stati tradotti. Essendo stato uno dei miei primi libri letti in lingua ricordo qualche difficoltà, ma legata ai termini che ancora non conoscevo e neanche tanto al football.
    Il film è davvero bellino e adoro i due attori protagonisti, però è più "leggero" del libro e le dinamiche sono state un po' alterate - specialmente quella tra Pat e suo padre. Se lo guardi subito, coglierai immediatamente tutte le differenze.

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  6. All'epoca mi era piaciuto tantissimo!

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  7. Sul film sono molto curiosa anch'io!! Gli attori che interpretano i protagonisti mi son sempre piaciuti, per cui speriamo bene!

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  8. Sembra molto carino questo libro, mi spaventano un po' le citazioni al football (anche io odio i troppi riferimenti a qualcosa), ma tutto il resto sembra davvero piacevole! Mi incuriosisce e lo segno!

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  9. Io avevo visto il film prima di leggere il libro perché mi era capitato per caso su Sky e mi aveva incuriosito Jennifer Lawrence xD mi era piaciuto molto e non ho saputo resistere, mi sono buttata anche sul libro, che ho adorato, proprio per la capacità che l'autore ha avuto di raccontare i disturbi psichici in modo così realistico e umano.

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    1. affronta un tema difficile con estrema delicatezza. Jennifer Lawrence me la vedo a fare Tiffany

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  10. Ciao,
    anche io ho visto il film ma non ho letto il libro, mi è piaciuto molto.
    Carina la tua recensione!

    Ciao,
    Annalisa
    Lettrice di libri

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    1. Grazie mille. Il film voglio recuperarlo al più presto

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