Prosegue il gruppo di lettura di questa serie, sono contenta perché molto partecipe.
Siamo arrivati alla novella numero 2.5, quella relativa a Adam. Personaggio che non amo, ora ancora meno e novella per me poco interessante. Ludovica vi dirà le sue impressioni sulla seconda parte
Anche qui abbiamo potuto leggere questa novella grazie a traduzioni amatoriali, sante donne davvero.
Autrice: Tahereh Mafi
Titolo: Fracture me
Serie: Shatter me #2.5
Trama:
Trama:
Collocato idealmente nei momenti centrali e finali di Unravel me, Fracture Me viene raccontato dal punto di vista di Adam.
Mentre i ribelli del Punto Omega si preparano a combattere i soldati del Settore 45, Adam è più concentrato sulla sicurezza di Juliette, Kenji e suo fratello. La Restaurazione farà qualsiasi cosa per schiacciare la Resistenza. . . compreso uccidere tutti quelli a cui Adam tiene.
Premessa: Questo post contiene SPOILER! È impossibile fare un gruppo di lettura senza raccontare cosa succede quindi se non siete ancora arrivati a questo punto fate attenzione.
RIFLESSIONI DI LUDOVICA CAPITOLI DA 6 ALLA FINE
“Juliette non dovrebbe vedere tutto questo”.
Inizia così la seconda parte della seconda breve novella Fracture me, che si pone tra Unravel me ed Ignite me, in cui stavolta conosciamo il punto di vista di Adam, del mio “adorato” Adam.
Dopo aver letto l’intera novella mi sono chiesta perché l’autrice abbia sentito il bisogno di scriverla, di farci conoscere il pensiero (?) di Adam. Al di là delle battute che potrei fare su ogni frase che lui pronuncia, ma da cui mi esimerò, al di là del fatto che avvalori anche la mia scelta di continuare ad appartenere al Team Warner, davvero mi è difficile capire cosa abbia avuto in mente la scrittrice. Non è come Destroy me, la novella che ci svela il punto di vista di Warner, in cui davvero si rivela un altro Warner rispetto a quello conosciuto nel precedente libro, quella novella è illuminante ed è anche necessaria per capire eventi precedenti ma anche per fornire nuovi elementi futuri.
Questa no. Non aggiunge niente al racconto, non è risolutiva di qualche mistero e soprattutto non capovolge il personaggio di Adam. Ed allora, perché scriverla e perché farcela leggere, soprattutto?
Ritroviamo un Adam attaccato alla famiglia, almeno ad una parte della sua famiglia, a James, per cui il suo senso di protezione ed ossessione raggiunge dei livelli notevoli, ma ci sta che si senta responsabile e si senta come un padre per suo fratello, soprattutto conoscendo il vero padre.
E questo non è assolutamente negativo, ma era sicuramente già emerso precedentemente.
Ritroviamo un Adam soldato, in allerta, coraggioso e pronto a combattere per la causa, che sa il fatto suo e conosce l’arte della guerra.
Ed anche qui, niente di nuovo.
Ritroviamo un Adam innamorato di Juliette, ma più consapevole del fatto che lei sia distante, che lei abbia la testa altrove, la vede diversa, sente che qualcosa tra loro due sia cambiata.
E forse questa è l’unica cosa che non avevo percepito, nel senso che a me sembrava che lui fosse talmente concentrato su se stesso da non accorgersi quanto Juliette subisse la vicinanza di un altro uomo. Bravo, un mezzo punto per Adam! Ah no! Vogliamo davvero dimenticarci quello che succede in questa novella? Adam, nel momento del bisogno, nel momento in cui doveva scegliere se seguire Juliette che era stata catturata o tornare al Punto Omega per cercare di salvare il suo fratellino dalle truppe di Warner, sceglie, senza pensarci minimamente, neanche per un istante, di lasciare Juliette al proprio destino.
Non acconsente neanche all’idea di Kenji, che si conferma il mio personaggio preferito dopo Warner, di dividersi e di permettere almeno a lui di seguirla e salvarla.
E la cosa peggiore è che neanche dopo aver ritrovato James sano e salvo, lo sfiora il pensiero di doverla andare a cercare. Ci pensa, sì. Quando sarà troppo tardi. Quando un preoccupato Kenji, che esce dal loro improvvisato rifugio solo per cercare Juliette, torna annunciando la morte avvenuta di Juliette. Punto.
Warner. Warner. Warner. Team Warner tutta la vita. Se questa novella doveva essere un pretesto per farci rivalutare in qualche modo Adam, debbo dire che con me l’obiettivo non è stato raggiunto, per niente, anzi ha fatto capitolare una visione già drammatica!
Riprendiamo quindi da quello che accade in Unravel me, la morte non avvenuta di Juliette ed il fatto, importantissimo, che sia proprio Warner a salvarla. Punto.
Ripartiamo da qui, come se questa novella non ci fosse stata, e vediamo dove ci porterà la penna articolata di Tehereh Mafi.
Ludovica, stessa mia domanda...ma davvero c'era necessità? Io continuo ad amare Kenji sopra tutti… Sicuramente come dici tu, Adam non esce bene da questa novella, semmai è riuscita a mettere in evidenza le sue pecche, l'ira facile, la lagnosità e anche l'egoismo.
RispondiEliminaLa descrizione che fa di lui Dolci è troppo divertente! Io non voglio neanche più prenderlo in giro. Basta!
EliminaIo invece credo che questa novella serva a stabilire un confine tra quello che abbiamo visto finora è quello che vedremo poi. Un Adam nettamente più egoista e meno innamorato di quel che si pensava. Più soldato che "amante" in senso lato.
RispondiEliminaSono d'accordo con Chicca, anche se non sopporto Adam la novella mi è piaciuta molto, la maschera del super buono è crollata!
RispondiEliminaSecondo me la Mafi voleva farci una doccia di realismo! Credo ci sia riuscita, con esiti più o meno graditi.
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