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giovedì 19 luglio 2018

Intervista con le vamp... blogger - #21 Il giardino delle rose

Buongiorno, ferie in arrivo per voi? Oggi è il 19 e quindi è tempo di vamp!

La rubrica ha cadenza mensile, il 19 e ogni mese risponderemo alle medesime domande, cambierà solo la lettura che potrete scegliere voi fra quelle proposte nel sondaggio in basso.

Rubrica ideata e gestita da me e la mia socia Dolci del blog Le mie ossessioni librose.

Devo dirvi una cosa inquietante, questo mese la vittoria se l'è aggiudicata un secondo libro di una saga. Indovinate quando abbiamo pubblicato l'intervista del primo (sì, letto per questa rubrica)? Esattamente un anno fa, il 19 luglio 2017. 


Il primo della serie, Il giardino delle farfalle, a me era piaciuto tantissimo, qui l'intervista.

Autrice: Dot Hurchison
Titolo: Il giardino delle rose
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 24 maggio 2018
Pagine: 330
Serie: The Collector Series Vol. 2

Trama:
Sono passati quattro mesi dall’esplosione al Giardino, dove giovani donne chiamate “le farfalle” erano tenute prigioniere. Gli agenti dell’FBI devono ancora fare i conti con le conseguenze del tragico episodio, aiutando le sopravvissute a ricostruirsi una vita dopo il trauma. Con l’inverno che sta per volgere al termine, per le farfalle si prospettano giorni più lunghi e più caldi per riprendersi. Per gli agenti, invece, l’imminente arrivo della primavera viene annunciato da una scoperta raccapricciante, uno schema che si ripete: vengono ritrovate delle giovani donne morte,
sempre all’interno di una chiesa, con uno squarcio all’altezza della gola e il corpo interamente circondato da fiori. La sorella di Priya è stata una delle vittime, all’epoca dei fatti. Adesso Priya e sua madre vivono da fuggiasche, spostandosi di continuo alla ricerca di un nuovo inizio. Ma quando la ragazza finisce nel mirino del maniaco, il lavoro degli agenti per proteggerla diventa una drammatica corsa contro il tempo…

L'intervista


D. A quale genere appartiene il libro?
R. Thriller. Credo ecco. Penso che lo intendano psicologico ma io direi più soporifero.

D.Cosa pensi dei protagonisti?
R. Dunque innanzitutto bisogna capire quali sono. Per il serial killer non ho un'opinione perché non è stato per niente sviluppato, non si è capito nulla del suo pensiero. Poi credo ci sia Priya e posso dire che non mi è piaciuta per niente. Lei è la sorella di una vittima ma l'empatia per lei non può scattare perché è semplicemente odiosa. A parte il fatto che vengono esposte tutte le sue abitudini e che ne avrei fatto volentieri a meno, è un personaggio irreale ma antipatico.
Poi ci sarebbe l'agente Eddison, collega di Victor, protagonista del primo. Lui secondo me rappresenta l'eroe buono, il duro dal cuore tenero o almeno l'intenzione è quella. In realtà ne viene fuori come un pallone gonfiato poco intuitivo e decisamente inadatto a fare l'agente del F.B.I.

D.Personaggio preferito?
R. Talmente pieni di carisma questi che il mio personaggio preferito compare veramente poco ed è relativo al precedente libro. Mi piace Bliss, una farfalla, per la sua irriverenza. (Credo di averla anche indicata come preferita nel primo, ma con il suo nome da farfalla)

D. Personaggio più odiato?
R. Non è stato semplice (perché sono molti) ma il primo nome che mi è venuto in mente è Deshani, la mamma di Priya. Madre coraggio è perfetta e cazzuta sotto ogni punto di vista e io l'ho odiata da subito. Impossibile non detestarla, davvero. Per il suo modo di fare, per dire sempre la cosa giusta al momento giusto, per fare sempre la cosa migliore, per essere ribelle ma seria ecc. *piccolo momento sfogo* ma cazzo, ti ammazzano la figlia così e tu? Niente, la regina del comportamento sempre impeccabile! Niente depressione, risposte secche, sbagli, NIENTE! E poi alla fine? Dot, sul serio, come puoi pretendere che un personaggio con quella caratterizzazione permetta una cosa così? È semplicemente assurdo. *fine sfogo*

D. Che emozioni ti ha suscitato la lettura?
R. La noia noia noiaaaaaaaaaaaaa! Per metà libro leggiamo di cosa mangia Priya, che strada prende, quante volte va in bagno, come gioca e perde, ovviamente in maniera voluta, quante volte riceve regali inquietanti da un serial killer. E. NON. SI. AGITA. MINIMAMENTE, ricordiamo che è sorella di una vittima. Quindi alla noia associo lo stupore per le assurdità che i personaggi compiono (è veramente impossibile contemplare quel finale, rasenta il ridicolo)


D. Punti di forza?
R. mmmm, aspetta eh, mmmm, mi sveglio e vi dico. Niente. Non trovo niente. L'unica parte che non mi ha fatto schifo è quella relativa al libro precedente, ma anche lì è gestita male. È passato un anno (esattamente un anno!) dalla lettura delle farfalle e dai riferimenti di questo libro non capivo più chi era chi e cosa stava dicendo. Non da spiegazioni, se non ti ricordi o non l'hai letto fatti tuoi, non capisci.

D. Punti deboli?
R. Quanto tempo ho? 
  • La storia secondo me ci sarebbe ma non viene sviluppata, pagine e pagine di niente. i personaggi hanno comportamenti assurdi e non in linea con la loro caratterizzazione; 
  • ho capito subito chi era il killer, ma proprio subito, dalla prima volta che entra in scena e questo in un thriller non va bene; 
  • empatia zero e per nessuno; 
  • la struttura, ci sono tre tipi di POV: in prima persona per Priya, in terza per Eddison & co. e in seconda per il killer. Destabilizzante al massimo per un lettore e oltretutto mi è andato un attimo a capire di chi stava parlando in quel momento;
  • non ci sono interruzioni, sono quattro grossi capitoli, uno per mese. Io avrei preferito fosse gestito meglio, con un cambio capitolo a ogni cambio pov, non si capiva più nulla.
  • ma il punto debole maggiore è quel cavolo di finale, che è semplicemente assurdo, perché irreale e impossibile, descritto malissimo e che non sta né in cielo né in terra. Non posso dire di più per non fare spoiler ma è ridicolo.

D. Come hai trovato lo stile del/della scrittore/scrittrice?
R. La questione pov mi sta ancora sullo stomaco così come la mancanza di riferimenti con il precedente e l'assenza di capitoli brevi, ma, nonostante tutto, non è così orribile. Scorrevole almeno e per fortuna. 

D. E' facile entrare in empatia con il/la protagonista?
R. No, proprio per niente, con nessuno.

D. Quale aggettivo lo descrive meglio?
R.  Noioso e assurdo.

D. A chi lo consigli?
R. A nessuno ma soprattutto non lo consiglio a chi, come me, ha amato il primo. Ne rovina un po' il ricordo.

D. Cosa ne pensi della cover?
R. È una bella cover che non ci azzecca in niente, assolutamente niente, con il libro. Pure il titolo eh. 


D. Citazione preferita?
R.  Gli uomini si dicono "ti voglio bene" nei modi più strani.

D. Quante stelline gli dai?
R. 1. per me è stato tempo sprecato.

E ora il nuovo sondaggio, c'è più scelta Dolci ha voluto strafare (colpa sua ovvio).



Voi l'avete letto? Avevate letto Il giardino delle farfalle? Chissà Dolci cosa ne pensa, qui il suo post, noi ci aggiorniamo fra un mese con una novità, anche la Menna si unirà a noi nell'intervista e diventerà una vamp! 



12 commenti:

  1. Abbiamo avuto più o meno le stesse emozioni da questo libro... cioè quando riuscivamo a stare sveglie!

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  2. Noioso? Ottimo libro da non segnare😁
    Votato eh!

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  3. Riprovo: stamattina ho la connessione che mi sta uccidendo :-(
    Non ho letto i libri, né il primo né il secondo.
    Intervista top <3
    Ho votato, ma ora rivoto, non so se ero offline

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  4. Noooooo! Questo non me lo sarei mai aspettato.
    A volte, scrivere per forza un semi-seguito di una storia ben riuscita non è una buona idea.

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    1. ecco brava, avessero finito col primo sarebbe stato meglio, decisamente

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  5. A chi lo consigli? A nessuno. Muahahahahah. Me fai impazzi!! A questo punto potevi anche non parlarne. Hai sprecato pure la rubrica ahahahah.
    Vado a votare. Stavolta scelta difficile. Mi intrigano tutti.

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    1. eh, e ci tenevo pure a leggerlo dopo il primo! Brava, vota!

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  6. La mia voglia di leggere questo libro inizia a rasentare lo zero. Mi sa che fra poco lo depennerò dalla tbr!

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    1. secondo me fai bene, soprattutto se Il giardino delle farfalle ti era piaciuto

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