Recensione "Il mare infinito" di Rick Yancey - Purché sia di serie #3

Buongiorno, oggi è l'11 e quindi torna la rubrica sulle serie, nata da una mia idea e che ha come obiettivo di cercare di portarne a termine qualcuna delle millemila iniziate.

Appuntamento fisso quindi ogni 11 del mese per parlare di serie.

La rubrica quindi consiste nel leggere mensilmente un libro appartenente a una serie cominciata (quindi non il primo) e di parlarne sul blog, però con una recensione speciale in questo caso.

Infatti per invogliarmi ho pensato di cambiare un pochino il metodo, avvisando prima. Farò una cosa che normalmente aborro, cioè farò spoiler, sulla serie e sul libro letto. Più un delirio da fangirl, che richiama perciò i gruppi di lettura sui social, che una recensione vera e propria.

L'idea sembra piaciuta e questo mese si sono unite anche le seguenti blogger: Le mie ossessioni librose, Librintavola, Dail Connor, Libri e librai, Le trame del destino, Libri al caffè.

Oggi vi parlo del secondo libro di una serie che volevo leggere insieme a un'altra blogger, Giusy de Divoratori di libri, anche se poi lei non ha ancora finito (ne discuteremo presto). Il primo mi era piaciuto e ricordo sia di averlo divorato che l'ansia che mi aveva trasmesso durante la lettura.

Autore: Rick Yancey

Titolo: Il mare infinito

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 19 gennaio 2016

Pagine: 315

Serie: La quinta onda #2

Trama:

Come si fa a cancellare dalla faccia della Terra sette miliardi di persone?

Cancellando ciò che li rende tali, la loro umanità.

Sopravvivere alle prime quattro onde sembrava impossibile eppure Cassie Sullivan e i suoi compagni ci sono riusciti. Ora si ritrovano in un mondo che non riconoscono più, tutto è stato distrutto, anche quello che ci teneva uniti, che ci rendeva umani: "Non c'è speranza senza fede, non c'è fede senza speranza, non c'è amore senza fiducia, non c'è fiducia senza amore. Togli una sola di queste cose e l'intero castello di carte umano crolla".

Con gli Altri alle costole, Cassie, Ben e Ringer si trovano di fronte a una scelta difficile: prepararsi ad affrontare l'inverno sperando nel ritorno di Evan Walker o partire alla ricerca di altri sopravvissuti. Perché il prossimo attacco è inevitabile – e imminente.

La Quinta Onda, infatti, continua implacabile la sua avanzata, e il nemico non si fermerà fino a che la razza umana non sarà completamente annientata.

Dopo il successo di La Quinta Onda, diventato un film, Rick Yancey torna con il secondo capitolo della saga, e ci mostra fin dove possa spingersi l'umanità nella battaglia finale tra vita e morte, speranza e disperazione, amore e odio.

Prima di scrivere il mio pensiero su questo libro sono andata a vedere cosa avevo scritto per La quinta onda, che lessi tempo fa, prima di aprire il blog (11 maggio 2015 secondo anobii). Ecco qui:

Questo libro è angosciante, per tutto il tempo ti lascia con il fiato sospeso e sei sempre lì che non sai se una persona è buona o cattiva, è un susseguirsi di colpi di scena. Mi è piaciuta molto Cassie, soprattutto perchè è molto ironica. Il fatto che la storia sia narrata in prima persona con i protagonisti alternati l'ho trovato un po' faticoso, sul più bello cambiava sempre. Ho apprezzato soprattutto l'ironia e la caratterizzazione dei personaggi. Per chi ama la suspance e i colpi di scena con questo libro và a nozze, anche se secondo me risente un po' secondo me del target a cui è destinato. E' molto un libro ideale per i ragazzi. Comunque è stata una bella lettura, con una visione apocalittica veramente inquietante. Voto 4*

*portate pazienza, ero alle prime armi da recensore (e ovviamente non rileggevo!)*
Fatta questa premessa vi avviso che da qui in poi ci saranno spoiler soprattutto per quanto riguarda il primo libro, ma mi è difficile sfogarmi senza e credetemi, ho bisogno di uno sfogo!

SPOILER ALERT!

Ho iniziato questo libro con un bel ricordo del precedente anche se piuttosto vago, lo ammetto. Infatti subito non ci capivo niente, non ricordavo un nome dirne uno, non sapevo più chi fossero i personaggi citati. Inizio quindi molto straniante e destabilizzante anche se per colpa mia, considerato che ho fatto passare troppo tempo, e troppi libri, nel frattempo. Ma anche un po' colpa dell'autore che di sicuro con il suo modo di scrivere non aiuta. Perché è confusionario, mi spingerei anche a dire da ragazzo, come se volesse emulare i dialoghi degli adolescenti protagonisti.

Non c'è speranza senza fede, non c'è fede senza speranza, non c'è amore senza fiducia, non c'è fiducia senza amore

Ma dopo l'impatto iniziale un po' spiazzante ho ingranato bene e devo ammettere che di nuovo questo libro si divora, l'ansia è alle stelle e i colpi di scena non mancano. Diciamoci però la verità io volevo soprattutto sapere di Evan perché la scena finale de La quinta onda, il suo sacrificio per Cassie, ancora mi tormentava. Posso dire che quando entra in gioco lui (davvero credevate che fosse morto? Naaa) le cose si sono fatte più interessanti per me, proprio perché a me lui piace un sacco.

Come per la quinta onda ho trovato faticoso seguire i vari pov anche perché erano proprio situazioni diverse ma ne capisco la motivazione, ha accentuato ulteriormente la suspense.

Fin verso metà tutto ha funzionato bene come per il precedente, trama accattivante, il giusto livello splatter, suspense a mille, i nostri eroi con un buon mix di sentimento e azione poi però boom, per me il tutto ha preso una piega diversa. Si è trasformato in una americanta, è il termine che meglio lo descrive.

Le persone muoiono; l'amore resiste

(questa citazione riassume la parte finale)

Sentimenti esasperati, sacrifici assurdi, il bene supremo osannato e atteggiamenti che anche in uno scenario post apocalittico come questo sanno di stonati. Esagerato in tutto, e l'ultimo blocco di Ringer veramente troppo troppo confuso. 

L'autore ha voluto riprendere il tormentone Non è come credi e l'ha portato allo stremo. Mi ha veramente delusa e in alcuni pezzi ho pensato che fosse proprio una cagata pazzesca (cit.).

Peccato però perché Evan continua a intrigarmi non poco (nonostante anche lui sia estremizzato troppo) e l'idea di base continuo a trovarla interessante e molto inquietante. Ha però preso una china da film americano per ragazzini, con tanto di battutine per me evitabili, che mi ha indispettita.

Malgrado tutto leggerò il terzo, ora devo sapere se riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo, ma le aspettative sono state decisamente ridimensionate.

Voto: 

Voi conoscete questa serie? Mi consigliate di vedere il film?