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mercoledì 13 febbraio 2019

Le recensioni irriverenti di Jules - #5 "After" di Anna Todd

Buongiorno! Vi ho fregati prima eh? Tutta rosa e cuori. Mi piace festeggiare l'amore ma senza essere troppo zuccherosi e visto che in questi giorni il romanticismo abbonda con l'aiuto di Jules provo a stemperarlo!



La rubrica avrà cadenza casuale e Jules darà il suo parere irriverente stroncando un libro che non le è piaciuto.

Ho supplicato la mia amica di leggere questo libro da quando è nata l'idea della rubrica perché sì, l'ho letto e se esiste una lettura trash per me è questa.

Sono presenti piccoli spoiler sull'inizio del libro

Autrice: Anna Todd
Titolo: After
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 9 giugno 2015
Pagine: 425
Serie: #1 After

Trama:
Tessa Young è una diciottenne acqua e sapone con una media perfetta e la mania di tenere tutto sotto controllo. In procinto di andare al college, lei crede di avere già tutto schematizzato, ma la sua vita cambia quando si imbatte in Hardin Scott, ventenne inglese arrabbiato col mondo e pieno di piercing e tatuaggi. Inizialmente non si piacciono, ma poi il loro odio sboccia in una turbolenta storia d'amore che li mette alla prova. e più tardi la convince ad andare a vivere con lui in un appartamento. Tutto sembra andare alla perfezione, finché Tessa non scopre il terribile segreto di Hardin, l'orribile segreto che li ha comunque condotti a stare insieme




Come potete vedere qui sopra, la trama è molto... articolata (si capisce che sto scherzando, vero?). Ho scoperto che questa opera è la madre di tutte le fanfiction trash che ho letto su EFP (quelle che hanno contribuito a sviluppare la mia "vocazione" per il trash, per intenderci), quindi mi sento in dovere di ringraziare Anna Todd dal profondo del cuore: senza di lei queste recensioni, probabilmente, non esisterebbero. Nonostante la mia gratitudine, però, ammetto che ci ho messo un mucchio di tempo per fare questa recensione perchè l'unica cosa che in questo libro suscita la mia ilarità è il nome cretino del protagonista. Per il resto trovo che ci sia solo da piangere e strapparsi i capelli.
Prima di cominciare, una considerazione: sono del parere che sbagliando si impara, e che, da giovani, sia facile commettere errori di giudizio. Ecco, io spero dal profondo del cuore che le ragazzine che oggi amano questo genere di libri, un giorno non troppo lontano, possano guardare After (& letture simili) e domandarsi: "Ma come ***** faceva a piacermi questa roba?" (scusate l'autocensura).
Visto che sulla trama tanto per cambiare non c'è più molto da dire, cercando di andare con ordine, vi parlo in modo un po'schematico di quello che in questo coso libro mi ha dato fastidio. Mi scuso per gli eventuali spoiler, ma, immagino che la storia o l'abbiate già letta, o non avete intenzione di farlo, quindi non mi sento molto in colpa.
TESSA: la brava ragazza da manuale. Seria, studiosa, obbediente, succube della ingombrante dispotica madre e con un delizioso ragazzo più giovane di lei, Noah, con cui ha un rapporto tipo quello che avevo io con il mio fidanzatino delle medie: si guardano profondamente negli occhi e si sorridono, passeggiano tenendosi per mano, lui le racconta quanto è stato bravo durante l'ultima partita di calcio il mio però non giocava a calcio, era solo un secchione, lei gli fa i complimenti poi si scambiano delle castissime effusioni. Le loro telefonate sono in stile "mi ami? ma quanto mi ami?"; con la sola differenza che noi avevamo 12 anni, loro ne hanno 18 e 17. Dopo essersi preparata "per tutta la vita" al momento di approdare all'università (scelta da mammina), arriva finalmente il giorno tanto atteso e Tessa si prepara che manco stesse andando in guerra ( da oggi questa non sarà più la mia stanza... dovevo arricciarmi i capelli come piace alla mamma come regalo di addio...); in realtà l'università si trova alla ragguardevole distanza di... due ore di macchina! Arrivata al dormitorio (accompagnata, serve dirlo?, da mamma e fidanzato) in cui dovrà alloggiare, la nostra eroina fa la conoscenza della sua compagna di stanza, Steph. L'incontro è abbastanza scioccante visto l'aspetto di questa ragazza, piena di tatuaggi e con un discutibile gusto in fatto di abbigliamento, che Tessa si sente momentaneamente destabilizzata ma, in un impeto di ribellione nei confronti della madre, decide che diventerà tanto amica di Steph. Questa fissa del trovare tanti amici è una cosa che a me è sembrata tanto infantile sia per il modo in cui è riportata sia per l'imbarazzante quantità volte in cui viene ripetuta. Come se lo scopo principale del frequentare l'università sia fare molte amicizie. Certo, questo desiderio da una parte è comprensibile, visto che ha vissuto come una reclusa per tanti anni, dall'altra mi sembra in contrasto con la scala di priorità che sembrava avere Tessa a casa, dove lo studio, la cultura e i buoni risultati a scuola venivano prima di tutto. Piccola parentesi: Tessa sarà pure molto acculturata (e anche qui mi è sorto più di un dubbio in alcuni passaggi), ma non si può negare che sia stupida come la paglia e molto, molto infantile. Prima ancora di cominciare le lezioni, Tessa inizia a frequentare scatenate feste a base di alcool che si concludono con... il gioco della bottiglia oppure Obbligo o Verità: ecco, adesso vorrei essere lì con voi, voi che non avete osato leggere 'sta schifezza, e vedere che faccia state facendo. Ad una di queste feste, Tessa ha la rivelazione che le cambierà la vita: Hardin, un amico di Steph che le è stato antipatico da subito, ha dei bellissimi occhi. E dei bei capelli. E un bel fisico, nonostante sia ricoperto in buona parte da tatuaggi. In virtù di questa rivelazione, l'atteggiamento nei confronti di questo ragazzo subirà un brusco cambiamento. Da qui in poi le dinamiche delle loro interazioni diventano sempre più surreali e passano dall'urlarsi vicendevolmente in faccia all'amarsi appassionatamente. Ah, no, un momento: si urlano in faccia dall'inizio alla fine del libro, poi lei si mette sempre in un angolino a piangere. Vittima dall'inizio alla fine, l'unica persona a cui si ribella è l'ingombrante mammina, sempre pronta a fiondarsi da lei (e quando non è mammina è il fidanzatino o sono entrambi) per riportarla sulla "retta via". Ovviamente la retta via è ben lontana da Hardin, che Tessa non vuole lasciare, preferendo continuare ad oscillare tra la sindrome di Stoccolma e quella della crocerossina.
HARDIN: ipertatuato e iperaggressivo, estremamete lunatico e parecchio stronzo, questo esemplare di maschio alfa sembra essere diventato il sogno proibito di ogni ragazza. Almeno di quelle che scrivono fanfiction sugli One Direction. Io non riesco proprio a prenderlo in considerazione come sex symbol, visto il suo nome ridicolo: pensavo che fosse un soprannome, qualcosa che avesse a che fare con "hard", per far capire che lui è un duro o che ce l'ha duro... fate finta che non l'abbia detto. Però niente del genere, è proprio il suo nome. Ad ogni modo, questo ragazzo sembra avere fatto sue le parole di Ferradini: prendi una donna, tattala male... cerca di essere un tenero amante/ ma fuori dal letto nessuna pietà. Lui si è fatto passare quasi tutti gli esemplari di sesso femminile su cui ha messo gli occhi e decide di prendersi il disturbo di sedurre anche Tessa, nonostante il suo pessimo gusto nel vestire e le sue manie di ipercontrollo. Il fatto che lei non abbia mai avuto rapporti intimi con il suo ragazzo è per lui un incentivo a cercare di fare breccia nel "cuore" di questa ragazza repressa. Di Hardin posso dire con certezza una cosa: a parte il fatto che dimostri uno sviluppo mentale fermo alla fase fallica (3 - 6 anni, come del resto tutti i personaggi della storia), mi sono stupita che questo soggetto non sia mai finito almeno in riformatorio. Si dimostra aggressivo sia verbalmente che fisicamente (fa a pugni più volte), molto instabile, pronto a fare a pezzi mezza casa quando gli girano le balle, è possessivo e opprimente. Ma perchè elementi del genere sono diventati i principi azzurri delle nuove generazioni? Cosa c'è di così affascinante in uno che ti insulta e per farsi perdonare non sa fare niente di meglio che entrare nelle mutande della sua ragazza e dirle che la ama? Ma mandarlo in bianco, magari con tanto di pedata nel didietro, no?
LO STUDIO: ecco, apriamo il capitolo Università. Io non l'ho frequentata (non mi sentivo in grado di affrontarla e temevo si rivelasse uno spreco di soldi per i miei genitori, quindi ho lasciato perdere), in ogni caso credo che le cose in America siano comunque un po' diverse. Ad ogni modo, mi sembra poco credibile il modo in cui viene gestita la faccenda in questo libro. Mi spiego: come già accennato, Tessa fa capire fin dalle prime pagine di essere una ragazza studiosa e ligia al dovere. Però, appena mette piede in dormitorio e conosce la sua compagne di stanza, cambia completamente: si lascia trascinare a queste feste folli e l'istruzione sembra passare in secondo piano. Il pomeriggio si prepara per studiare, però è talmente stanca che decide di schiacciare un pisolino (che stellina, come i bimbi dell'asilo!) e quando sveglia ci pensa Hardin a farla desistere dai suoi intenti (l'ennesima occasione per assistere a provocazioni infantili che si concludono con Tessa tanto arrabbiata e con una gran voglia di piangere). Le uniche lezioni a cui sembra partecipare, almeno finchè non viene "esonerata" anche dalla frequenza di quelle, causa lavoro. Il che ci porta al prossimo punto.
IL LAVORO: ecco, qui sono rimasta a bocca aperta. In pratica, prima ancora di cominciare seriamente a studiare (se mai lo farà, non ci è dato sapere), Tessa dice che deve trovare un posto di lavoro per fare tirocinio. Vorrebbe lavorare in una casa editrice e, indovina indovinello, le viene procurato un colloquio con il proprietario che, non lo direste mai, va benissimo. Alla nostra oca giuliva eroina viene comunicato che: 1) avrà un ufficio tutto suo; 2) avrà il compito di selezionare manoscritti (dopo averli letti, meglio specificare) per una possibile pubblicazione; 3) avrà uno stipendio di tutto rispetto, alto abbastanza da farle valutare la possibilità di affittare un appartamento e lasciare così il dormitorio. Una roba del genere, qui in Italia, non esiste tranne che per i raccomandati, ma ho sempre sentito dire che l'America è la terra delle opportunità... ops, un secondo: dimenticavo di precisare che Tessa è stata raccomandata segnalata da un personaggio molto importante. Coincidenze? Un'altima cosa. Anche Hardin ha lavorato per la stessa CE, come stagista, dimostrandosi un elemento valido al punto da farsi notare da una casa editrice concorrente che gli ha offerto una paga molto più alta e la possibilità di lavorare da casa. Posso dire che sono scoppiata a ridere?
LA "BELLA" E LA BESTIA: tra Tessa e Hardin è così. Lei lascia il suo ragazzo perchè perde la testa per Hardin. Poi si pente e chiede scusa a Noah. Tempo due secondi, ci ripensa e torna da Hardin. Però lui è aggressivo e sembra sempre arrabbiato, ma grazie al suo Grande Amore, Tessa riuscirà poco a poco a domarlo cambiarlo. O forse no?
INQUIETANTI PARALLELISMI: non so se sia frutto di un delirio nato dalla disperazione per i troppi trash che sto leggendo, o la suggestione creata dalla quantità di volte in cui viene nominato Orgoglio e Pregiudizio, ma ad un certo punto mi è sembrato di riconoscere qualche somiglianza che trasforma After in una specie di versione malata del libro di Jane Austen (che si starà rivoltando nella tomba, dopo questa osservazione).
I COLPI DI SCENA: non vi preoccupate, non ce ne sono. a meno che non consideriamo la famosa "scoperta" del segreto di Hardin, o la rivelazione sul suo passato. Però posso dirvi cosa sarebbe stato più divertente leggere, secondo me: pur non essendo un'estimatrice dei rapporti incestuosi, giuro che avrei riso come una matta se fosse saltato fuori un qualche insano rapporto tra Hardin e la sua futura matrigna. O tra Noah e la madre di Tessa (questa ci stava, altrochè!). Oppure sarebbe stato interessante se, Dakota, la perfetta fidanzata di Landon, aspirante ballerina, si fosse rivelata solo un'invenzione di Landon. Poteva saltare fuori che lui era mentalmente instabile e che la famiglia lo assecondava per non farlo diventare pericoloso... scusate, vi prego, ma quando una si annoia a leggere di scenate isteriche e scene di sesso, deve pur tenere la mente occupata con qualcosa di più stimolante.
IL FINALE: un cliffhanger che non mi ha lasciato nemmeno la voglia di andare avanti. Tessa è in macchina con Zed (un tizio della comitiva di Hardin e Steph, che ci aveva provato con Tessa) e gli dice "raccontami tutto". Cara mia, ti hanno appena detto come sono andate le cose, ma mentre veniva fatta questa confessione, mentre riflettevi su quello che stavi ascoltando, l'altro neurone del tuo cervello che fine aveva fatto? Si è dimenticato di registrare le informazioni? Perchè sembravi aver capito, quando eri nel locale, quindi, poi, cos'è successo? Lo shock è stato talmente forte che hai scordato tutto?
Ultima, ma non meno importante, LA COVER! Vogliamo non spendere due parole su questo capolavoro? L'oscenità di queste copertine è incredibile, un vero pugno in un occhio. Non riesco a capacitarmi di come si faccia a creare una roba del genere. Se avessi avuto in mano il cartaceo, non so se sarei riuscita a leggerlo (quando ci passavo davanti al supermercato o in libreria, voltavo la testa perchè vedere tutti quei colori violenti mi disturbava): per fortuna il Kobo è in bianco e nero!
In sostanza, dopo 400 e passa pagine del nulla più assoluto, dove la rilevanza maggiore viene data all'abbigliamento (bruciate i guardaroba di Tessa e Stephanie, per carità), alle scene di sesso e alla posizione dei tatuaggi sul corpo pefetto di Hardin; ho capito di non essere votata al martirio al punto da voler proseguire con gli altri romanzi della serie. Non per il momento, almeno. Forse se dovessi sentire un desiderio impellente di farmi del male o di annoiarmi a morte.
Voto? Non saprei... Si può andare sotto lo zero?
 

15 commenti:

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    1. Sono felice che ti sia piaciuta!


      - Jules -

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  2. Ah Ah ti adoro !!!Sallo!! Sono qui che me la sto sghignazzando alla grande! Ti dirò che questo libro non l'ho mai e dico mai preso in considerazione, dopo aver letto la trama "articolata" e vista la pubblicità che ne hanno fatto (sembrava un capolavoro della letteratura) mi sono convinta che fosse troppo "articolato" per il mio povero cervello… E visto e considerato che nemmeno io sono una martire (e non ho frequentato l'università )..va da se che sono passata a libri più "leggeri".. bella recensione!!

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    1. Grazie, Sabrina. Io l'ho letto proprio per sfida, per vedere se fossi riuscita a resistere fino alla fine. Ammetto che è stato difficile!


      - Jules -

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  3. Questo libro è un incubo! Non mi spiego questo successo.... ho letto per sfida il primo, ma potevo lasciar stare.

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    1. Io a volte non riesco a non farmi del male. Io ho una vaga idea del perchè abbia avuto tanto successo, ma preferisco non pensarci. Così come preferisco non pensare al fatto che ci abbiano fatto perfino il film. Speravo che questa oscenità potesse cadere nel dimenticatoio, ma a quanto pare, purtroppo, ce la trascineremo dietro ancora per un bel pezzo.


      - Jules -

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  4. adoro adoro adoro adoro, la tua recensione non il libro :P

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    1. Grazie, suggeritrice di titoli trash!


      - Jules -

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  5. Date a Jules il premio per la migliore recensione dell'anno!!!
    xD Mi hai fatto rivivere, per qualche minuto, la stupidità di questo libro
    (in passato sono stata talmente masochista da finire tutta la serie).

    Direi che hai descritto P-E-R-F-E-T-T-A-M-E-N-T-E ogni singolo dettaglio, facendomi morire dalle risate.

    Sul nome Hardin, comunque, voglio svelarti un segreto: negli ultimi anni ci sono state persone, anche in Italiam che hanno chiamato i propri figli "Hardin" proprio in onore del personaggio XD
    Quale orrore..... Quale scempio.

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    1. Anche in Italia? Vuoi dire che non si sono limitati a Babi e Step (o come accidenti si chiamavano)? Mamma mia, che incubo convivere con un nome del genere! Potrebbero esserci un sacco di richieste all'anagrafe per cambiare nome, fra qualche anno, quando quei poveri bambini saranno cresciuti!


      - Jules -


      P.S. grazie per la nomination! ;)

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  6. Jules,il libro non l’ho mai letto ma ora mi verrebbe voglia di farlo SOLO perché facendolo,ricorderei la tua SUBLIME ED IRRIVERENTE,recensione!!!!
    Ne vogliamo ancoraaaaaaa

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    1. NO! NON LEGGERLO!
      Limitati alla recensione, poi se vuoi qualche altro particolare chiedi pure. Purtroppo ho una buona memoria.


      - Jules -

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  7. Ciao! Anche io, tempo fa, ho stroncato questo romanzo sul blog… Non mi capita quasi mai di farlo, ma talvolta è veramente necessario.

    I punti "Università" e "lavoro" sono i più ridicoli, secondo me. è assurdo che una ragazza riesca ad andare avanti negli studi senza fare mai NIENTE, ed è ancora più assurdo che ad una matricola di Lettere vengano fatte simili proposte, anche se siamo in America e non in Italia.


    Concordo anche sui personaggi...sai che "Tessa" è stata ribattezzata "TonTessa" da alcuni booktuber? Secondo me le sta proprio bene :-)

    Il nome originario di Hardin Scott, ovviamente, era Harry Styles… credo che poi abbiano voluto semplicemente tenere le stesse iniziali.


    Grazie ancora per questa divertente recensione!

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  8. TonTessa? No, questa non la sapevo. Io, nelle chat di aggiornamento con Chiara durante la straziante lettura, mi limitavo a chiamarla Fessa…

    Ad ogni modo, è sempre un piacere scrivere queste recensioni, sono contenta che siano apprezzate. Ti auguro migliori letture, per il futuro. Io dovrò continuare a fare il "lavoro sporco".


    - Jules -

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  9. ma perchè non c'è il mio commento? ma come non lo avevo pubblicato? pensa che ho dovuto rileggere la recensione per accorgermi della mia defaillance!

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