Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.
La
rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da
un altro blog partecipante.
A lei questa volta è capitata Desirée (blog La biblioteca dei desideri) e ha scelto questo libro, che ho amato molto anche io (mia recensione qui):
Autrice: Chiara Panzuti
Titolo: Absence. Il gioco dei quattro
Editore: Fazi Editore
Data di pubblicazione: 1 giugno 2017
Pagine: 335
Serie: #1 Absence
Trama:
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri.
Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre?
La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento.
Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso e apparentemente folle, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13′07″S 78°30′35″W, le coordinate per tornare a vedere.
Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.
Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono.
Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci?
Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità?
Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi.
Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.
Editore: Fazi Editore
Data di pubblicazione: 1 giugno 2017
Pagine: 335
Serie: #1 Absence
Trama:
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri.
Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l’ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all’altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre?
La sua vita si trasforma in un incubo quando, all’improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c’è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento.
Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso e apparentemente folle, dove l’unico indizio che conta è nascosto all’interno di un biglietto: 0°13′07″S 78°30′35″W, le coordinate per tornare a vedere.
Insieme a Jared, Scott e Christabel – come lei scomparsi dal mondo – la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo.
Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono.
Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci?
Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità?
Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi.
Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.
«Siete
assenza,
non
inglobate nulla,
nulla vi
attraversa.
Nessuna
rifrazione. Nessun rimbalzo.
Agli occhi
del mondo voi non esistete.
Siete
invisibili.»
Era da talmente tanto che
ne sentivo parlare, ed anche molto bene da blogger che seguo assiduamente che,
pur avendo l’estratto sul Kindle da un po’, quest’estate ho fatto la pazzia ed
ho comprato, tutta insieme, e tutta in una volta, l’intera trilogia! Questa
rubrica, nata dalle irrefrenabili menti di Chiara e Rosaria, mi ha dato la
possibilità di scovare il titolo dal blog di Desire, La
biblioteca dei desideri, e di leggerlo, finalmente!
Entrare subito nel
racconto, immedesimarsi nell’angoscia di risultare invisibile
improvvisamente, senza motivazione, senza preavviso, è stato un tutt’uno ed è stato
proprio immediato. Non sono riuscita a pensare ad altro che alle parole di
Faith, la voce narrante dell’intera vicenda, la prima a raccontare come dal
vivere una vita “normale” si sia trovata a non essere vista, neanche dalla
madre, alla sua inquietudine, alla sua necessità di non arrendersi di fronte
all’inevitabilità delle cose: nessuno la vede, nessuno
la sente, nessuno la ricorda.
Ciò che emerge
istantaneamente e si protrae per tutta la narrazione è il profondo senso di
frustrazione dei personaggi che, davanti alla loro effettiva scomparsa agli occhi del mondo, perdono la bussola, vanno alla
confusa ricerca di risposte, di un perché sia successo proprio a loro,
arrancano nell’inutile bisogno di capire come siano entrati e come possano
uscire da quel tunnel che li ha inglobati.
Se Faith è il personaggio
che dà il La all’intera storia e ne è anche la narratrice, resta decisamente un
romanzo corale, le voci degli altri tre, Jared, Scott e Christabel, sono ben
delineate, i loro caratteri ancora di più. La descrizione che Chiara Panzuti ci
fornisce del suo preziosissimo poker di giocatori, è approfondita, studiata nei
minimi particolari, niente è lasciato al caso, tutto in loro ha un senso, ogni
loro gesto e ogni reazione. Grande importanza viene data alla psicologia dei
personaggi, al loro modo di approcciarsi ai sentimenti e questo non rende che
ancora più facile immedesimarsi nella vita stravolta dei quattro ragazzi.
Quattro ragazzi che non si conoscono, ma che sono costretti a condividere il
futuro più prossimo: potersi vedere ed ascoltare tra di loro, ma risultare
invisibili a tutti, anche ai loro affetti più grandi, cercare di affrontare con
maturità e logica il “gioco” in cui sono stati buttati, senza un consenso,
senza sapere a cosa andranno incontro.
«Così come
Scott si aggrappava al suo ottimismo,
Jared
sopravviveva grazie al suo altruismo.
A ognuno il
suo appiglio,
e io
nuotavo disperata alla ricerca del mio.»
Ciò che mi è piaciuto
tantissimo, anche rispetto ad altri “giochi” famosi, e mi è venuto da pensare
ad Hunger Games o Warcross, è che qui esiste un gruppo, loro neanche si
conoscono e non accettano minimamente di far parte di qualcosa che non
controllano e di essere guidati da chi non conoscono, ma capiscono quasi subito
che solo restando insieme, mettendo insieme le loro quattro diversissime
personalità, riusciranno a camminare e a dipanare la matassa in cui si trovano.
Il mio non può essere che
un giudizio più che positivo: una storia originale ed interessante, curata nei
particolari, scritta molto molto bene, dei personaggi che sembrano uscir fuori
dalle pagine per quanto siano reali (il mio preferito, neanche a dirlo, è Jared),
c’è avventura, adrenalina, fantasia. Cosa chiedere di più? Andare di corsa a
leggere il secondo è l’unica cosa da fare!
Voto:
Le altre tappe
Bella recensione Ludovica, questa trilogia la conosco ma non l'ho ancora letta. Come tanti altri libri è in attesa del suo momento, ma purtroppo a meno che miracolosamente il tempo non si dilati non sarà una delle prossime letture. Ma prima o poi riuscirò a leggerla.
RispondiEliminaIo l’aspettavo da tantissimo! Poi ho approfittato della rubrica per infilarcelo a forza, ed è stata una piacevole scoperta😀😀
EliminaEvviva evviva! Il mio personaggio preferito è Scott! Io ho solo letto Hunger Games ma non ho trovato similitudini tra le due trilogie.
RispondiEliminaBellissimissimo!
La similitudine era il gioco in cui i protagonisti venivano buttati così all’improvViso, senza sapere cosa aspettarsi! Per il resto ho preferito lo spirito di gruppo che c’e In Absence! Scott è troppo divertente!
EliminaBellissima recensione Ludovica, possiamo leggere i seguiti insieme!
RispondiEliminaCerto capo indiscusso!
EliminaMa che bella questa recensione. Mi trovo in perfetta sintonia con te e tu sai quanto amo questa serie. Mi manca il terzo che leggerò per questa stessa rubrica il mese prossimo.
RispondiEliminaSi Chicca!!! Siamo in sintonia ed anche io non vedo l’ora di leggere il secondo
EliminaHo sentito parlare di questa trilogia e della sua autrice, purtroppo non è il mio genere.
RispondiEliminaIl FANTASY è uno dei miei generi preferiti, invece, non mi stanco mai di leggerne!
EliminaConosco la serie più volte elogiata da molte blogger, ma in questo momento cominciare una nuova serie non è tra le mie priorità, ho davvero tanti libri che il solo pensiero di cominciare in toto una nuova mi manda in fibrilazione, ma vedo che ha coinvolto anche te, Ludovica, la capa Chiara, non si smentisce mai quando consiglia un libro, soprattutto dopo averlo letto lei. Bella recensione
RispondiElimina*fibrillazione
EliminaGrazie Floriana! Ogni consiglio del Capo supremo è un (mezzo) ordine!!
RispondiEliminaHo amato tantissimo questa trilogia e sono felice che stia piacendo anche a te 😍
RispondiEliminaSì, mi è senz’altro piaciuta tanto! Ora devo solo impegnarmi a finirla quanto prima, visto che è stata pubblicata tutta🙂
EliminaBello Absence, devo decidermi a recuperare gli altri
RispondiEliminaStiamo sulla stessa barca! Ho comprato anche il secondo ed il terzo pur di non crogiolarmi troppo!
EliminaNon l'ho letto, ne ho sentito parlare bene e la tua recensione conferma il giudizio positivo per cui non mi resta che provare a leggerlo!
RispondiEliminaDevi leggerlo! Io ho iniziato il secondo!!!
EliminaHo letto questo libro pochi giorni fa anche io e concordo con la tua recensione. Aspetto di leggere il terzo!
RispondiEliminaHo iniziato il secondo!!
EliminaBeh, sono contenta che il libro ti sia piaciuto :)
RispondiEliminaTantissimo 🙂🙂
EliminaNon ho letto ancora questo libro, ma dopo la tua recensione non vedo l'ora di leggerlo
RispondiEliminaLetto su consiglio di tante blogger! Consigliatissimo!
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