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lunedì 28 ottobre 2019

Ci provo con - Recensione "Winter" di Delos Veronesi e recensione di Ludovica "Giada. Un amore colpevole" di Anna Chillon

Buongiorno, torna puntuale la rubrica mensile nata da una mia idea per buttarsi su nuovi autori. Con me ci sarà anche Ludovica.

Rubrica a cadenza mensile in cui si legge un autore o un'autrice per la prima volta.

A me piace fare rubriche in compagnia, ovviamente senza nessun obbligo, così ho esteso l'invito alle mie amiche blogger. Se vi facesse piacere partecipare avete solo da dirlo.

Io ho letto:
Autore: Delos Veronesi
Titolo: Winter
Editore: Watson Edizioni
Data di pubblicazione: 9 aprile 2018
Pagine: 248
Serie: I figli del Newman Vol.1

Trama:
In un futuro non troppo lontano, un killer silenzioso e freddo come l'inverno, si muove tra le opprimenti pareti di metallo delle colonie orbitali in cui gli esseri umani hanno dovuto esiliarsi. Non sa nulla del suo passato, gli scienziati del Progetto Newman gli hanno tolto tutto, anche il suo nome, per trasformarlo nella macchina da morte chiamata Winter. Cresciuto lontano da ogni contatto umano, immerso in un mondo di sangue e violenza, si ritrova a vivere in una realtà fatta di deboli ipocrisie e un classismo non meritocratico. Costretto a lottare ogni giorno per poter sopravvivere al suo stesso destino, dovrà fuggire o riuscire a sconfiggere tutti i soggetti del Progetto Newman che gli danno la caccia. Ma dopo il suo incontro con July, una ragazza in fuga per aver sorpreso il console Nick Nycros con uno dei boss della malavita, Winter si troverà coinvolto nell'avventura più complessa della sua vita: riscoprire la sua umanità. 
Ho scoperto questo autore grazie ai consigli di Liliana di Leggere Distopico, lei oltre a essere un’autrice che stimo è una lettrice molto ferrata in questo genere, quindi da ascoltare. Winter è un libro di fantascienza, altro genere che adoro e che mi sembra sempre di non leggere abbastanza. 
 
Winter è un killer, la sua vita è stata modellata su questo. Lui è un’arma al servizio nella Newman, la società che l’ha creato, ed è stato proprio modificato per essere letale. In fuga dai suoi creatori, convinto ormai di aver completamente perso la sua umanità, ma l’incontro con July darà il via a una serie di eventi che lo faranno ricredere su molte cose.
 
Mi è piaciuta la storia, molto. L’idea alla base di tutto, con un eroe che all’apparenza sembra non esserlo, un solitario, che lotta contro un impero, rappresentato in questo caso dalla Newman. Questo è un tema caro alla fantascienza, che io leggo sempre con piacere. Non così originale, ma ben gestito, con tutti gli elementi che funzionano. 
 
Altra cosa che ho adorato, secondo me l’elemento migliore del libro, è l’ambientazione. Delos Veronesi ha creato in poche pagine un mondo futuro immaginario, devastato dai cambiamenti climatici e dalle guerre. Ha ricostruito la società prestando attenzione ai vari particolari, facendo funzionare tutto e senza annoiare mai con eccessivi particolari. Ho avuto ben presente in mente il worldbuilding, un’idea quasi cinematografica, con i vari livelli descritti benissimo.
 
La cosa invece che non mi ha convinta è la caratterizzazione dei personaggi: partendo proprio da Winter, ho avuto come l’impressione che non fossero ben strutturati, ma troppo stereotipati. Lui me lo sono immaginato espressivo come Silvester Stallone, capisco l’esigenza di renderlo freddo e inavvicinabile, ma avrei apprezzato una maggiore attenzione alla sua costruzione, magari con qualche approfondimento sulla sua infanzia tremenda. Così pure per gli altri personaggi, July, Peter e tutti quanti. 
 
Non sono riuscita a entrare in empatia con nessuno, ho proprio sentito la mancanza di una descrizione migliore. Mi sembravano troppo inquadrati in certe categorie nette, con troppo poco spazio alla varie emozioni. Manca il sentimento.
 
In compenso le scene degli scontri sono veramente dettagliate e le ho apprezzate.

Una buona storia, che non è riuscita però a convincermi del tutto, anche se non mi è dispiaciuta.
Voto:












Ludovica ha letto:
Autrice: Anna Chillon
Titolo: Giada. Un amore colpevole
Editore: Self
Data di pubblicazione: 8 giugno 2016
Pagine: 347
Serie: Vol.1 Trilogia Pietre Preziose

Trama:
Non ero pronta per lui, ma questo non gli importò.
Entrò come un tornado nella mia vita, la stravolse spezzandomi il fiato e mi rese donna, a dispetto di tutto e tutti.
* * *
Il giorno del mio diciottesimo compleanno pensai che la vita stesse per sorridermi, lungi dall’immaginare cosa in realtà stesse per serbarmi. Qualcosa più grande di me mi avrebbe presto travolta, scossa alle fondamenta, gettando il mio corpo e il mio cuore in pasto a una persona con l’animo di un lupo selvatico. Per tutti sarebbe stato uno scandalo e una vergogna: nessuno avrebbe compreso, perché nessuno conosceva le molteplici verità che quel lupo era stato così bravo a celare.
Forse un cuore, seppur logoro, l’aveva anche lui.
E forse, se avessi lottato e ignorato le apparenze, prima o poi lo avrei scoperto.

Romanzo autoconclusivo.



Ho letto questo libro non solo a scatola chiusa, dato che la scrittrice mi era totalmente sconosciuta, ma contro il parere della mia Guru letteraria Chiara che, lo aveva amato, ma conoscendomi, credeva che mi avrebbe “sconvolto” a tal punto che lo avrei disprezzato! Ed invece no!
Anna Chillon, un’autrice italiana soprattutto di urban fantasy (che devo assolutamente recuperare!), si è cimentata con questa “Trilogia delle Pietre preziose” nella stesura di un romance, in cui la parte romantica e dolce dell’amore è talmente sopravvalutata che quasi non si vede.

Mi spiego meglio e vado con ordine. Quando leggo un romance cerco una storia “facile”, nel senso che la mia scelta cade su questo genere non perché voglia leggerezza ma proprio facilità nell’amare, perché so che alla fine c’è il lieto fine, perché non mi va di soffrire per le turbe psichiche dei personaggi. (Bianca Marconero è un caso a parte!) Non so cosa mi aspettassi da questa storia, ma credo “solo” una storia tra una diciottenne, Giada, che si scopre attratta dal migliore amico di suo padre, Vincent, che conosce da quando è nata, che dovrebbe rappresentare per lei solo un’ulteriore figura adulta della sua vita, oltre quella dei genitori.

Fin qui tutto bene, sennonché dopo un inizio tranquillo, non mi sia trovata dinanzi ad un amore non solo travagliato, ma ad una storia travagliata tra un dominatore ed una ragazza che, pur avendo voglia di scoprire cosa le riservi questo mondo inesplorato, è anche molto combattuta nel trovarcisi. È attratta da lui, dalle sensazioni fortissime che lui le provoca, ma allo stesso tempo, anche se arriva ad un punto in cui non ne può più fare a meno, vorrebbe comunque fuggire.

Sempre dietro “consiglio” di Chiara lessi tempo fa un libro della Reisz che mi aveva davvero lasciato senza fiato, sono arrivata alla fine solo perché detesto lasciare libri a metà, dire che mi aveva sconvolto è dire poco, non ho tollerato la sudditanza che esiste in questi rapporti, non li ho tollerati, perché fondamentalmente non li ho capiti. Søren, il protagonista, ancora appare nei miei sogni per disturbare il mio sonno!

Questo primo romanzo della Chillon non ha niente da invidiare alla Reisz, per crudezza ma anche per il modo esplicito in cui parla di alcune pratiche, per la capacità, estrema ed anche ben riuscita, di entrare nella psiche dei personaggi e di conseguenza anche nella testa del lettore, però, forse perché la Reisz è stato un trampolino di lancio, ma sono riuscita ad approcciarmi a questo genere con molti meno preconcetti e molta più tranquillità rispetto alla mia prima lettura.

La scrittura dell’autrice mi ha talmente rapito che finito il primo mi sono subito buttata sul secondo libro, senza aspettare neanche un giorno per digerire informazioni e particolari!

Continuo a leggere con un po’ di ritrosia il genere, non mi fa essere completamente a mio agio perché davvero non capisco i meccanismi che portano le persone a fare delle scelte così estreme, ma ho visto anche tanto sentimento e quindi mi sento di promuoverlo comunque!
Voto:

23 commenti:

  1. @ Chiara il tuo libro non lo conoscevo, non sono una grande amante della fantascienza la trama sarebbe anche carina...ma dubito lo leggerò
    @Ludovica Anna Chillon è davvero molto brava e scrive benissimo...ho letto tutti e tre i libri della serie "pietre preziose" e il mio preferito è il secondo...

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    1. non credo faccia per te, io invece vorrei leggere altro di questo autore

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    2. Anche a me è piaciuto più Agata! Ma questo ha avuto il suo “perché”!

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  2. Il distopico è un genere che ho perso per strada, ma che mi piacerebbe leggere, non so se sceglierei questo, perché sono convinta che nella caterba di libri che ha a casa sicuramente qualcosa uscirà!!! La Chillon l'ho letta e amata anche io, è un genere che pensavo non mi sarebbe piaciuto, ma la penna dell'autrice mi ha completamente conquistata

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    1. grazie Floriana, questo è proprio di fantascienza, per gli amanti del genere

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    2. Se avessi saputo di che trattasse la Trilogia delle Pietre Preziose probabilmente l’avrei evitato, ma sono davvero contenta di averlo letto!

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  3. Non conosco nessuno dei due libri e scrittori.
    Con la fantascienza faccio a botte, quindi apprezzo la tua recensione Chiara, sempre precisa e dettagliata e mi spiace che non ti abbia convinto. Non credo che lo leggerò.

    Il tuo libro Ludovica invece mi intriga e mi ritrovo appieno nella descrizione che hai fatto sull'approccio ai libri: non amo le storie troppo travagliata o violente, anche se poi ultimamente ho letto solo libri forti quindi vediamo, potrei anche leggerlo.
    Grazie ad entrambe per i consigli.

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    1. Francesca la fantascienza è un mio grande amore, non ne leggo abbastanza devo recuperare, ma capisco che non tutti la apprezzino

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    2. Questa trilogia è da scoprire tutta!!!!

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  4. Giada della Chillon l'ho letto e mi è piaciuto anche se preferisco la serie urban Alakim.
    Non conosco, invece, il libro letto da Chiara nè l'autore ma, per ora, non m'ispira molto

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  5. La Chillon la conosco solo di nome, non ho letto niente di suo perché il genere che scrive non fa per me, mentre il primo romanzo, dalla sinossi, mi ispira parecchio.

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    1. Anch’io pensavo non fosse nelle mie corde, ed invece....SÌ!!!

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    2. Katy se ti piace la fantascienza provalo!

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  6. Non conosco questi testi, ma penso di non essermi persa molto...

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    1. Ogni volta che non leggiamo un libro e lo definiamo non leggibile, perdiamo comunque qualcosa! Preferisco sempre prima leggere e poi farmi una mia idea!

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    2. a me è piaciuto ma non ha convinto del tutto, ma se ti piace la fantascienza te lo consiglio

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