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mercoledì 6 novembre 2019

Le recensioni irriverenti di Jules - #8 "Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza" di Giulia De Lellis

Torna la penna graffiante di Jules, dopo tanto troppo tempo!



La rubrica avrà cadenza casuale e Jules darà il suo parere irriverente stroncando un libro che non le è piaciuto.

Quale titolo migliore per il suo rientro? Quando è uscito questo libro, non ha resistito, ha dovuto leggerlo, è stato più forte di lei (con giusto una spintarella da parte mia)

Autrici: Giulia De Lellis e Stella Pulpo
Titolo: Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 17 settembre 2019
Pagine: 160

Trama:
Quando meno te lo aspetti arriva quella voglia incontrollabile di condividere una storia. Quella storia. Ho fatto un bel respiro…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono presenti spoiler del libro (forse)


(Certo che questo titolo è quasi più lungo del libro...)
Eccomi qui, vi sono mancata? Anzi, ho cambiato idea, non serve che rispondiate. Lo so che è da tanto che non mi faccio sentire, ma non vi preoccupate che ogni tanto continuo a leggere quei libri che magari voi non leggereste mai. Infatti, come avevo promesso, mi sono buttata sul chiacchieratissimo "libro" della De Lellis .
Diciamo che questa recensione avrebbe dovuto essere scritta settimane fa; purtroppo le cose non sempre vanno come si vorrebbe, ma adesso vedrò di rimediare. Per mia fortuna ho una memoria abbastanza buona, quindi non ho avuto bisogno di rileggere questa opera indimenticabile che ha surclassato perfino le vendite del libro di King. Direi che all'estero qualcuno si sarà fatto una grossa risata, magari dopo aver trovato la risposta a una domanda esistenziale: "De Lellis chi?".
Almeno, è stata la prima cosa che mi sono domandata quando ho sentito parlare di questo coso libro, soprattutto perchè chi ne parlava (criticandolo in toni scandalizzati, direi), sembrava conoscere di fama l'autrice. Così mi è toccato scoprire che la tizia è una di quelle sciacquette "corteggiatrici" che trasformano gli studi televisivi in gallinai durante le puntate di Uomini e Donne. Potete non crederci, ma io quel programma non l'ho mai guardato, nemmeno quando ero in maternità (che in genere è un periodo in cui ci si butta anche sulla TV spazzatura). Conosco le dinamiche giusto perchè guardavo le parodie che ne facevano a Zelig.
A parte la mia ignoranza in materia di tronisti e compagnia bella (che mi viene sempre da ridere a sentire quella parola perchè, in casa mia, il trono è una cosa completamente diversa... e vi lascio indovinare quale), sono abbastanza convinta che questo libro abbia venduto tanto perchè in molti lo hanno criticato e denigrato senza nemmeno averlo aperto, e adesso vi spiego perchè. 
Io faccio perfino fatica a considerarlo un libro, visto che, dopo averlo letto, posso dire che è una cosa a metà strada tra il diario di un'adolescente lagnosa (ci sono perfino i disegnini -i disegnini!!! - tra le pagine) e un giornaletto di gossip riuscito male. Immagino che la maggior parte delle persone che hanno deciso di comprarlo l'abbiano fatto principalmente per un motivo: scoprire gli aspetti più torbidi e pruriginosi della fine di questa favolosa storia, svelare gli altarini che ancora non erano stati svelati... e invece sono state tutte un po' fregate! In fondo il sistema più efficace per evitare la diffusione di questo coso libro, sarebbe stato così ovvio: leggerlo e sbandierare ai quattro venti che NON SI ENTRA NEI PARTICOLARI, non si scopre cosa si siano detti questi due, non si sa con chi l'abbia tradita lui, non si dice come abbia giustificato il suo tradimento.
Niente. Zero Assoluto.
Chi era in cerca di pettegolezzi probabilmente è rimasto deluso (se volete saperlo, io sono più un tipo da spionaggio investigazione, che da pettegolezzo), visto che quando si arriva ai punti cruciali, il discorso viene sviato invocando la necessità di privacy su determinati aspetti. Per carità, è comprensibile e sacrosanto non voler entrare nel dettaglio di argomenti dolorosi ma forse, leggendo le premesse, a qualcuno sarà sembrato lecito aspettarsi altro.
Ecco, parliamo di queste "premesse". L'autrice si rivolge subitissimo ai lettori. Ammette divertita di aver scritto questo libro nonostante non ne abbia mai letto uno (mi sembra inverosimile, perchè voglio sperare che, almeno a scuola, l'abbia fatto), e dice di aver affrontato questa sfida perchè aveva bisogno di uno sfogo e la scrittura per lei è stata catartica (non vi preoccupate, non ha usato questa parola). Ora, che scrivere sia liberatorio non lo metto in dubbio, ma non è che il libro lo abbia proprio scritto lei, ovviamente: ci ha pensato una coautrice. Non ha senso chiamarla ghostwriter, come hanno fatto in tanti, perchè come scrittrice "fantasma" sarebbe un tantino ingombrante, visto che nelle premesse ha lei stessa uno spazio in cui spiega perchè abbia voluto cimentarsi nell'impresa titanica di dare voce ai pensieri e ai sentimenti di Giulia. Le due autrici ritengono di aver dato vita a una storia divertente (pare che gli avvenimenti siano in parte romanzati) ma che tocca momenti di profonda riflessione.
Giuro che sto ancora cercando di capire, tra quello che ho letto con uno sforzo immane, dove fossero le parti divertenti e dove quelle in cui si poteva percepire la filosofica saggezza derivata dalla traumatica esperienza del tradimento (mi sarebbero stati utili quei cartelli degli show televisivi, avete presente? "Risate" "Applausi"...). Se non avete letto ancora uno spoiler non è perchè io sia improvvisamente rinsavita o abbia imparato a non farne, ma è perchè qui dentro, in questo libro, non c'è proprio niente che possa essere spoilerato! Al massimo potrei tirarne fuori uno schemino.
Dunque, le cose vanno così: lei scopre il tradimento ficcanasando nel computer di lui, lontano per lavoro. Contatta tutte quelle con cui sospetta lo abbia tradito e, dopo essere rimasta chiusa in casa per tre giorni, fumando ininterrottamente, senza mangiare e senza nemmeno lavarsi, chiama le amiche del cuore che corrono a consolarla e a darle una mano a impacchettare le sue cose per abbandonare l'appartamento. La nostra eroina, ora che la casa è piena solo delle cose di lui, dei ricordi dei momenti che hanno passato insieme e della puzza che si è addensata nei tre giorni che ha passato chiusa lì dentro, ha un atteggiamento molto controllato e distaccato. Prima di andarsene decide di farsi una doccia. Dopo la doccia arriva la consapevolezza e, infine, il crollo: in preda a un irrefrenabile impulso distruttivo, gli fa a pezzi arredamento e, non contenta, anche il guardaroba (da migliaia di euro). Secondo me la puzza che deve essergli rimasta in casa dopo quei tre giorni di macerazione poteva essere una vendetta sufficiente. Al massimo poteva anche lasciargli i vestiti sporchi sotto il letto, ecco, e obbligarlo a chiamare un disinfestatore. Ad ogni modo, dopo questo sfogo che dimostra tutta la sua maturità, ci sono pagine e pagine e pagine di lagne infinite in cui lei si piange addosso finchè non si rimette con lui. Anche qui, però, non mi sono chiare le motivazioni: tornano insieme, ma lei non è convinta e dopo un po' lo molla di nuovo. Però in questa parte c'è una delle scene che sono riuscita a immaginarmi meglio: lui che la invita nel suo appartamento per dirle quanto la ama e quanto sia felice di aver avuto questa seconda opportunità. Le fa una serenata. Io me la vedo, seduta sul divano, con una faccia assolutamente impassibile, mentre lui (magari vestito tutto elegante) si impegna a cantare quella che potrebbe essere la colonna sonora del loro rinverdito sentimento. E poi gli arriva la secchiata gelida: la sua bella non ne vuole più sapere di lui, vuole dedicarsi a se stessa, imparare a volersi bene e via la solita sfilza di frasi di circostanza. Seguono altre pagine assolutamente ripetitive (perfino i disegnini di cui parlavo all'inizio sono sempre gli stessi: una noia anche in quello), che non aggiungono niente a parte il desiderio sempre più incontenibile di lanciare contro un muro il libro.
Sono un po' delusa da questa recensione, ma giuro che non mi viene proprio in mente niente da dire: è una cosa noiosissima e assolutamente vuota. Sarà che non ho mai avuto un'esperienza del genere, ma non sono nemmeno riuscita a provare un briciolo di simpatia per questa lagnosa sciacquetta che, alla fin fine, penso che sia diventata l'emblema del detto non tutto il male vien per nuocere: si sarà pure trovata un bel palco di corna, ma l'ha usato per guadagnarci bene. E che voto dovrei mettere alla gran furbata che rappresenta questo capolavoro libro coso? Direi non classificabile perchè tra la noia e l'inconsistenza del contenuto non sono nemmeno riuscita a riderci su.

 

 

17 commenti:

  1. Bentornata Jules, ci sei mancata… Difficile recensire il nulla, una pagina bianca e tanti punti interrogativi sarebbero stati ugualmente giusti magari intervallati da qualche aggettivo… quale sarà il prossimo capolavoro che recensirai??

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    1. Grazie, Sabrina. Pensandoci, avrei potuto farla a disegnini, questa recensione. La prossima recensione sarà per un best seller. Ho appena cominciato a leggerlo.


      - Jules -

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  2. Bentornata Jules.
    Chiara è bravissima a darti spazio nel suo blog, dovresti aprirne uno tuo sai?
    Non ho letto il libro in questione né lo farò soprattutto dopo aver letto con attenzione che mi conferma une cosa che già sospettavo: non è un libro. Penso che la classifica alta sia proprio per quello che dici cioè che la gente voleva i gossip e non avendoli lo ha denigrato ma intanto ha venduto tanto e corna annesse lei ci ha guadagnato.
    Condivido anche il tuo non classificabile

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    1. Grazie, per il bentornata e per i complimenti. Non credo che aprirò mai un mio blog, per lo stesso motivo per cui, quando posso, faccio guidare la macchina a mio marito: preferisco fare il passeggero che l'autista, è più divertente, per me. Pensandoci, forse il paragone non è del tutto calzante, visto che quando mio marito deve fare manovra (soprattutto per parcheggiare), mi vengono sempre i sudori freddi!


      - Jules -

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  3. Bene, é ufficiale che sto "libro" spazzatura non lo leggero'! Grazie per la recensione

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    1. Per me è sempre un piacere risparmiarvi questi traumi!


      - Jules -

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  4. Mi sei mancata. Però che ritorno col botto!.
    Quoto chiara ti adoro.

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  5. Anche a casa mia il Trono è altro :P
    Ora fila a leggere altro trash!

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