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mercoledì 11 dicembre 2019

Review tour "Un piccolo odio" di Joe Abercrombie

Dopo aver letto la trilogia La prima legge, oggi vi parlo del primo libro di quella nuova. Grazie come sempre a Ylenia per l'organizzazione e alla casa editrice per la copia


Il libro:
Autore: Joe Abercrombie
Titolo: Un piccolo odio
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 novembre 2019
Pagine: 498
Serie: #1 The Age of Madness 

Trama:
Savine dan Glokta è la figlia dell'uomo più odiato del regno, l'Arcilettore, a sua volta pronta a diventare la serpe più velenosa degli affari e delle industrie, se questo le garantirà un primato in un mondo in cui sembrano comandare solo gli uomini. Leo dan Brock, il Giovane Leone, attende di essere nominato Lord Governatore per respingere le aggressioni di Crepuscolo il Possente e dei suoi uomini del Nord, ma imparerà che le leggende degli eroi nascondono molte zone oscure, fatte di tradimenti e compromessi. Vick si è unita agli Spezzatori che intendono difendere i lavoratori dalle misure rapaci dei padroni, ma nasconde una decisione presa anni fa, nei gelidi campi di prigionia. Grosso è un veterano di guerra che vorrebbe dimenticare gli orrori degli assedi e la forza micidiale che si annida nelle sue mani tatuate, ma passato e violenza non sono mai troppo lontani. Il vecchio Trifoglio vorrebbe solo starsene seduto a insegnare un po' di arte della spada, ma sarà costretto ad accompagnare e consigliare un manipolo di giovani che lo irridono, e non conoscono la belva che è stato e può ancora essere. Il Principe Coronato Orso deve decidere se sprofondare definitivamente sotto le droghe, le cortigiane e il vino, oppure se mettere la sua intelligenza a servizio d'un sogno più grande, per sé e tutto il reame. I loro cammini si incroceranno e affronteranno una nuova età di tecnologia, potere economico, barbarie e follia, insurrezioni popolari e congiure di palazzo, duelli brutali nel Cerchio di scudi e il ritorno della magia. Sì, perché, se antichi stregoni decidono di allearsi con banchieri e ingegneri, al Nord invece la giovane Rikke scopre di possedere un dono invidiato e maledetto, la Vista Profonda, la capacità di vedere le ombre del passato e gli spettri del futuro. E come deciderà di impiegarla determinerà il destino di tutti.

Joe Abercrombie torna trionfalmente al mondo della "Prima Legge" che lo ha reso il re del fantasy grimdark con una nuova magnifica saga ambientata alcuni decenni dopo la prima, in cui Il Trono di Spade s'incontra con I Miserabili. Vecchi protagonisti cedono il passo a una nuova generazione che si addentra in un mondo ancora più realistico, ironico, brutale e commovente, che riflette e amplifica i drammi della politica attuale con la forza d'una immaginazione che ha sempre il sentore inesorabile della verità, e a ogni svolta conduce il lettore dove questi non avrebbe mai creduto di arrivare. Dentro e fuori di sé.
 
Ho letto questo libro immediatamente dopo la trilogia “La prima legge”, avendo presente quindi il mondo creato da Abercrombie e soprattutto il suo, per me meraviglioso, stile. 
 
È stato bellissimo partire con aspettative alle stelle e arrivare alla fine senza che siano state deluse, anzi. Joe Abercrombie per me è stato una grande rivelazione, ha la capacità di tenermi inchiodata alla storia tralasciando tutto il resto. 
 
Mi aspettavo una storia ambientata appunto nello stesso mondo e che in qualche modo fosse simile. In parte lo è senz’altro, ma per certi versi è stata una piacevole sorpresa. Da un mondo dai tratti medievali si passa a uno che ricorda la rivoluzione industriale, con le varie lotte intestine al seguito. La novità maggiore è data dal tipo di guerra raccontata (impossibile immaginare questo mondo senza guerra, ossimoro proprio). 
Immagine originale
Questa volta ad affrontarsi non sono nazioni in lotta, ma lotte interne, guerra civile, sia al Nord che nella capitale (pure al Sud, anche se viene solo raccontata a voce da Bayaz). Stessa cosa, anche se completamente diversa, in questo l’autore mi ha stupita molto e di nuovo ne ho apprezzato ogni parte. 

Punto di forza maggiore, anche in questocaso, è dato dai personaggi. Ho amato tantissimo ritrovarne alcuni e collegare quelli nuovi alle parentele della trilogia precedente. Come se fosse sì una storia a sé, ma anche una sorta di proseguimento. Questo fatto mi è piaciuto un sacco, anche perché avendo appena letto La prima legge avevo ben i mente i vari nomi. 
 
La mia preferita è Rikke, figlia di Mastino, perché la sua onestà disarmante è accompagnata da un piglio ironico, oltre che dal parlare molto colorito. 
 
Ho adorato e non poco pure Savine Dan Glokta, degna erede del padre per quanto riguarda sotterfugi e arguzia. Lei è il personaggio che maggiormente si evolve e sono riuscita ad apprezzarla sempre, sia nelle sue fragilità che nella sua freddezza. 
 
Menzione particolare a Orso, Principe coronato figlio di Re Jezal, che con la sua autoironia e generosità mi ha piacevolmente colpita. 
 
Ho trovato di nuovo un’attenzione particolare ai vari personaggi, anche i secondari, che nonostante la notevole quantità sono tutti tratteggiati benissimo e a modo loro strepitosi. Quello che di nuovo ho apprezzato di più è il fatto che non siano né buoni né cattivi, un mix di emozioni e azioni che me li ha resi più concreti. In questo l’autore è proprio un maestro. 
 
Il suo stile così grimdark, crudo, persino volgare, che non lesina le parolacce, mi ha di nuovo conquistata. Ho capito che apprezzo proprio questo tipo di narrazione e lui ne è il Lord. 
 
L’unico problema ora è aspettare il seguito, sperando che l’attesa non sia così prolungata. Per i morti, come farò?
Voto: 
 


Voi lo conoscete? 


8 commenti:

  1. Non avevo mai sentito parlare di questi libri, mi hai incuriosita tantissimo ;)

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    1. te li consiglio proprio Simo, potrebbero piacerti. Ma incomincia dalla trilogia

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  2. Bella recensione Chiara…. ed io segno… sotto le vacanze di natale cercherò di leggere la trilogia precedente per poter poi affrontare questa...

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  3. Mi sono incuriosita parecchio, grazie per la recensione

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  4. basta basta basta aggiungere libri non si può!

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