La lettrice sulle nuvole: Recensione "Bad Hero" di Samantha Young

Autrice: Samantha Young
Titolo: Bad Hero
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2020
Pagine: 138
Serie: #1.5 Hero

Trama:

Nadia Ray è il volto della televisione mattutina di Boston. Sicura e indipendente, ha chiuso con un passato di cui si vergogna e si sta costruendo con determinazione un futuro scintillante. Tuttavia, quando il suo nuovo capo scopre il suo segreto, comincia a ricattarla: intende infatti sfruttare la popolarità di Nadia per far salire gli ascolti. Per questo vuole che lei lo aiuti a smascherare il più grande scandalo della città.
Ed è così che Nadia, cercando di infiltrarsi nel giro degli uomini più ricchi di Boston, conosce l'affascinante Henry Lexington, bello quanto insopportabile. Se vuole davvero portare a termine il suo incarico e lasciarsi definitivamente il passato alle spalle, Nadia dovrà trovare il modo di tenerlo a bada e, soprattutto, ignorare il battito del suo cuore che si fa sempre più insistente...

Post Hero #1

Questa è una novella e si colloca subito dopo il libro Hero, che ho letto e amato. Il protagonista stavolta è Henry, il personaggio che più ho amato del precedente libro, dove era un secondario. È possibile leggerlo da solo in quanto è una storia a sé, ma secondo me non si coglierebbero alcuni particolari, quindi ne consiglio la lettura in ordine.

Nadia Ray è una meteorologa di un’emittente a Boston, ama il suo lavoro, ma deve sempre contrastare il maschilismo e i doppi sensi con cui viene apostrofata, in quanto donna formosa. Nasconde qualcosa del suo passato, che l’ha resa insicura rispetto agli uomini e non desiderosa di una relazione. Ma Henry Lexington, uno dei migliori partiti di Boston, ricco, insolente e dal flirt facile, arriverà come un uragano, abbattendo tutte le sue difese.

Trama romance classica che a me fa sempre piacere, unita alla penna della Young è un connubio che funziona. Le mie aspettative erano alte per questo e un po’ di delusione c’è stata, anche se nell’insieme il libro mi è piaciuto.

Come punti di forza, sicuramente il primo è lo stile dell’autrice. A me piace proprio tanto, sa coinvolgermi e farmi provare emozioni forti, è semplice e diretto, mai volgare. Trovo che abbia quel tocco introspettivo che mi fa apprezzare e vivere di più la storia.

Altra cosa che mi è piaciuta è la tematica della donna oggetto di molestie di genere. Argomento purtroppo tremendamente attuale che qui viene gestito benissimo, senza farne un manuale, ma senza neanche sminuirlo, facendo notare i vari risvolti.

Henry in Hero mi era piaciuto tantissimo per il suo essere così sfrontato, così lusinghiero e affascinante, dalla battuta pronta e il sorriso contagioso. Qui l’ho trovato sottotono anche perché essendo una novella la caratterizzazione è stata più sbrigativa, almeno per lui. Questo mi è dispiaciuto, avrei preferito sicuramente trovare più spazio per lui, perché secondo me meritava. Anche il suo rapporto con Nadia è stato secondo me troppo veloce, troppo facile. Devo ammettere che ho patito la brevità, secondo me è stato come sprecare un bellissimo personaggio, con un potenziale pazzesco.

Nadia mi è piaciuta meno, troppo tosta da una parta in contrapposizione a una fragilità nascosta che genera insicurezze. L’ho trovata spiazzante e fin troppo sincera e diretta per il personaggio rappresentato. Il mistero del suo passato ha reso però tutto più intrigante.

Una storia questa che secondo me, sviluppata come libro e non come novella, sarebbe stata meravigliosa. Così è carina e godibile, ma troppo veloce.

Voto: