La lettrice sulle nuvole: Recensione di Ludovica - Tu leggi? Io scelgo!

Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.

La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante.

A lei questa volta è capitata Francesca (blog The library of Jane) e ha scelto questo libro.

Autrice: Angela Contini

Titolo: Universi sconosciuti

Editore: Newton Compton

Data di pubblicazione: 18 settembre 2018

Pagine: 348

Serie: Hunted Series Vol.1

Trama:

Abby Allen si definisce “un’edizione limitata”, non per esemplare bellezza, ma per una serie di qualità che la rendono un tipo curioso e un po’ fuori dal comune. Diciotto anni, logorroica e con la sorprendente capacità di creare situazioni imbarazzanti, Abby ha una fissa per Superman e spera di incontrare un ragazzo che, pur senza superpoteri, gli assomigli almeno un po’, per integrità ed eroismo. Il destino sembra accontentarla e quando incontra Kevan, la sua vita prende improvvisamente una strana piega, dando inizio a una girandola di eventi che un passo alla volta, riveleranno il segreto che è sepolto nel suo passato. In una realtà dove nessuno è ciò che sembra, si sta compiendo una guerra aliena in cui si muovono personaggi intriganti e complessi. Le loro storie si intrecceranno irrimediabilmente le une alle altre, costringendo Abby a subire agghiaccianti rivelazioni su se stessa. Saranno Kevan e un gruppo di ragazzi dotati di poteri straordinari ad accompagnarla in questa avventura, e mentre scende a compromessi con il suo nuovo io, sarà l’amore che prova per Kevan a tenerla saldamente ancorata alla realtà. E allo stesso tempo, la costringerà a prendere decisioni che la allontaneranno sempre di più dal suo supereroe.

Ho scelto questo libro dal blog di Francesca Palamara, The Library of Jane, davvero a scatola chiusa, perché, pur avendo molti libri di questa autrice da tanto tempo sul Kindle, ne ho letto uno solo pochi giorni fa, un romance carino e di facile gestione.

Credevo, infatti, che anche questo fosse un romanzo rosa, uno di quelli, se mi avesse detto bene, leggeri e scritti bene, l’ideale per superare queste giornate infinite a casa, tra immagini e pensieri sempre più cupi e tristi. Ed invece, ho trovato uno Young Adult che, come tutti avranno capito ormai, sono la mia passione e non solo, è anche un paranormal fantasy.

Paura? Per niente! Soprattutto perché ho trovato ad attendermi piacevoli sorprese, addirittura maggiori delle aspettative.

Il successo di questa storia che, inizialmente può anche sembrare un po’ scontata, trattasi infatti di ragazza quindicenne abbastanza maldestra, con la fissa per Superman, che prende una cotta stratosferica per il bello e forte e dolce che piomba a scuola ad anno iniziato, e sembra la reincarnazione di tutti i suoi ideali, dicevo, il successo a mio avviso è della scrittura. Vivace, frizzante, spiritosa, semplice ma anche molto evocativa. Introspettiva, perché davvero Abby, ci apre il suo cuore oltre che la sua mente, stesso vale per Kevan (non Kevin!), visto che l’autrice sceglie di darci più punti di vista (non amo particolarmente questa tecnica narrativa, come la prima persona, ma sicuramente aiuta ad avere più elementi per capire entrambi, e non solo).

Immedesimarsi in un personaggio come Abby non è stato solo semplice, perché lei è davvero una comune adolescente imbranata, ingenua, vera, ma è stato soprattutto divertente. Il successo di Abby, almeno per me, è la sua costante autoironia, è la sua capacità di gestire la goffaggine con il sorriso, e mantenendo intatto il suo carattere, non turbandosi minimamente del giudizio dei suoi coetanei. Abby è una sognatrice, è forse un po’ ingenua, ma cosa importantissima in un panorama femminile di fantasy paranormale in cui la parola d’ordine è la “sciacquataggine”, almeno lei non è una lagna, è una che si rialza (e sì che di cadute ne fa parecchie), è una che mi ha fatto ridere dalla prima all’ultima pagina.

Kevan, ovviamente, fa sospirare anche noi dall’altra parte e non solo la povera Abby che, addirittura, sviene in sua presenza, e non solo perché è bello ed aitante, ma per la sua dolcezza e la sua indole rivoluzionaria (vuoi vedere che fa una brutta fine, come tutti quelli che all’inizio sembrano i migliori e poi, invece, vengono scalzati senza pudore dal “cattivo”? Oh mio Dio! Comincio a parlare come Chiara Ropoloooooooo).

Come ho più volte detto in questo periodo di “quarantena” la lettura, la mia più grande passione, ha subito non un rallentamento, ma proprio un totale arresto. Per lunghissimi giorni non sono riuscita ad aprire libro, ed anche quando lo facevo, non riuscivo a superare le poche e rare pagine. Questo libro, arrivato tra le mie mani davvero per caso, mi ha restituito una leggerezza che avevo dimenticato, ma anche e soprattutto la voglia di tornare a leggere. Tanto è vero che finito il primo della serie, ho già iniziato, il secondo!

Voto: