Grazie a Emanuela (la cui organizzazione apprezzo sempre più), partecipo al review party di questa graphic novel, molto molto particolare. Grazie anche alla casa editrice Mondadori per la copia.
Il libro:
Autore: Simon Stålenhag
Titolo: Electric State
Editore: Mondadori (Oscar INK)
Data di pubblicazione: 5 maggio 2020
Pagine: 144
Trama:
1997. Una ragazza fuggita di casa e il suo piccolo robot giallo sono in viaggio verso Occidente attraverso un insolito paesaggio statunitense. Le rovine di giganteschi droni da battaglia sono disseminate per le campagne, ammucchiate insieme ai resti abbandonati di una civiltà ipertecnologica e consumistica, ormai in declino. A mano a mano che la loro auto si avvicina all'estremità del continente, il mondo fuori dai finestrini sembra disfarsi sempre più velocemente, come se, da qualche parte oltre l'orizzonte, il cuore vuoto della civiltà stesse infine per collassare.
Electric State è una graphic novel particolare, che ho trovato molto bella e tanto tantissimo strana.
La storia racconta di Michelle che nel 1997 compie un viaggio, sia fisico che a ritroso nei ricordi, dove ci racconta il suo mondo, o meglio il suo inesorabile declino.
Non sono una complottista né una persona che pensa sempre che una volta si vivesse meglio, certo è che la tecnologia al giorno d’oggi spesso sconfina nel non eticamente giusto, quindi uno scenario come quello presentato qui non è così impossibile da immaginare come plausibile.
Racconta perciò una realtà diversa, ma non impossibile in cui gli uomini sono schiavi di questi neurocaster che li portano a isolarsi dal mondo e dove tutto sembra essersi fermato.
Non è una storia d’azione, non è veloce, anzi ha una sua staticità che serve a far riflettere sulla società e sui rapporti personali (o l’annullamento di essi), riflessione che in questo periodo strano mi ha colpita tantissimo.
Mi ha ricordato quei film di fantascienza molto introspettivi, strani, da guardare più volte per capirli appieno, ma a modo loro geniali e che rimangono impressi a lungo. Anche stavolta è andata così, ho voglia di rileggerla per comprenderla meglio.
La struttura è quella di un racconto, accompagnato da immagini talmente vivide da sembrare quasi fotografie. La parte grafica mi è piaciuta tantissimo, sono illustrazioni diverse rispetto a quelle a cui sono abituata, molto intense e precise. Sono parte integrante e sostanziale della storia, in un certo senso mi sembra di averle lette.
Lo stile mi è piaciuto tantissimo, nonostante la cappa di ineluttabilità che ha accompagnato questa lettura. Non amo di solito le storie senza speranza, questa però non mi è risultata così, nonostante sia triste e non positiva.
Il finale dapprima mi ha sorpresa, poi mi ha lasciata perplessa, in quanto aperto, persino troppo. Ho dovuto farmi aiutare a elaborarlo (grazie Emanuela), perché mi sembrava di non averlo capito del tutto. Non sono ancora sicura se questa conclusione mi sia piaciuta, sicuramente è pienamente in linea con la stranezza di tutto quanto.
Se cercate una lettura profonda, che fa riflettere molto, scritta benissimo e illustrata ancora meglio, una storia decisamente diversa dalle solite, Electric State è quello che fa per voi.
Per me è stato proprio un viaggio.
Ultimamente ti sei buttata sulle graphic novel, questa mi sembra molto interessante e con tanti spunti.
RispondiEliminaMi dico sempre che vorrei a leggerne qualcuna pure io e poi non lo faccio mai...
È veramente tanto tanto interessante, te lo consiglio proprio
EliminaLe graphic novel hanno sempre quel fascino in più e questa sembra carina
RispondiEliminaHai ragione Susy, grazie!
EliminaElectric state è un albo illustrato che tocca le corde più profonde delle nostre paure! Struggente e pauroso. Un abbraccio
RispondiEliminaGrazie Virginia!
Elimina"Certo è che la tecnologia al giorno d’oggi spesso sconfina nel non eticamente giusto, quindi uno scenario come quello presentato qui non è così impossibile da immaginare come plausibile." Quanto condivido questa frase!
RispondiEliminaGrazie mille, fa molto riflettere
Eliminami sembra parecchio interessante!
RispondiEliminaLo è moltissimo e secondo me a te piacerebbe tanto
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