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martedì 25 agosto 2020

Recensione "La verità è che non sei distante abbastanza" di Chiara Parenti

Autrice: Chiara Parenti
Titolo: La verità è che non sei distante abbastanza
Editore: Self
Data di pubblicazione: 10 agosto 2020
Pagine: 181

Trama:
Un’ipocondriaca costretta in casa con l’ex fidanzato durante una pandemia globale. Riuscirà a sopravvivere al lockdown?

Marzo 2020.
Elena Tonelli è furiosa. L’Italia è in lockdown e lei è rimasta bloccata a Reggio Emilia in un appartamento che odia insieme a Lorenzo, l’ex fidanzato fedifrago che l’ha tradita e dal quale vorrebbe stare a molto più di un metro di distanza.
Pasti separati, letti separati, spesa separata. Le regole della prigionia sono chiare ma, anche così, le battaglie sono all’ordine del giorno. Ipocondriaca nel mezzo di una pandemia globale, Elena trascorre le giornate a disinfettare qualsiasi tipo di superficie, dalle 3564 fughe dei pavimenti di casa alle zampe del cane.
Lorenzo invece è molto più rilassato su questo punto: entra ed esce di casa ogni giorno con disinvoltura, senza mai dire dove vada, cosa che manda Elena fuori di testa. Per fortuna ci sono le amiche Rebecca, Asia e Giulia che, anche se lontane, le fanno sentire la propria vicinanza tra messaggi e videochiamate.
Ma a riempire di colore le giornate grigie di Elena è Alessandro, un affascinante giovane imprenditore che aveva conosciuto qualche mese prima e che sembra intenzionato a volere molto di più che chattare con lei.
Tutto cambia la sera del 18 marzo, quando alla tv passano le immagini dei mezzi dell’esercito che trasportano le bare via da Bergamo: per la prima volta, Elena e Lorenzo si rendono conto della gravità di quello che sta succedendo fuori dal loro appartamento, e allora anche la lite sulla tavoletta del wc rimasta alzata perde di significato.
Inaspettatamente ricominciano a parlare e in casa inizia il cessate il fuoco. Sarà solo una tregua provvisoria o, intrappolati insieme, riusciranno anche a riscoprire quello che li univa prima? E Alessandro cosa farà? Resterà a guardare?

INNAMORARSI ANCORA O IMPARARE AD AMARE: TU COSA SCEGLI?
 
 
 
 
Dico la verità, non avevo voglia di leggere un libro ambientato nella quarantena appena vissuta per colpa del COVID, perché credo che se ne sia parlato a sufficienza, anzi fin troppo. Ognuno l’ha vissuta a modo proprio e troppa gente ha sentito l’esigenza di rendere pubblica qualunque emozione provata. Io appartengo alla esigua categoria che non ha mai fatto un post, mai scritto andrà tutto bene (anche perché non l’ho mai pensato), non ho messo foto di delizie culinarie o di familiari in pose strane. L’ho vissuta, non benissimo, in maniera intima, per scelta mia e non avevo chissà quale piacere di riviverla attraverso storie che ne demonizzavano o santificavano i risultati. 
 
Ma poi Chiara Parenti mi ha chiesto di leggere il suo libro e a lei io non so dire di no, perché credo sia l’autrice più educata e professionale esistente. Le ho stroncato più di un lavoro e lei imperterrita continua a chiedere il mio parere e pure a ringraziarmi e io, che nonostante le critiche fatte adoro il suo stile, ogni volta ne sono onorata. 
 
Mi sono buttata su questa storia e in due giorni l’ho divorata, facendomi tantissime risate, ma anche ponendomi quelle necessarie riflessioni che finora avevo evitato. Quindi posso dirlo: grazie Chiara, per avermi fatto meditare su questo periodo strano, per avermi fatto fermare e affrontarlo, ma soprattutto per essere tornata con il tipo di scrittura che secondo me ti riesce meglio, in cui tu sei veramente regina! 
 
Mi è piaciuto questo libro, tantissimo. Con la sua tipica ironia (e autoironia), la Parenti riesce a far riflettere su questi mesi in cui la gente si è veramente fermata e dove alcuni si son proprio visti crollare il mondo addosso. Inoltre pone il lettore a fare riflessioni sulla vita in generale, sull’importanza dell’impegno costante per far funzionare i rapporti, che siano amorosi o di buon vicinato. Mi ha fatto pensare che spesso l’odio e la rabbia prevalgono, facendoci comportare in maniera assurda, però basterebbe fermarsi, aspettare, respirare e capire che tutti facciamo gli stessi errori, chi più chi meno. Nel momento del bisogno non si dovrebbe puntare il dito cercando in maniera spasmodica il capro espiatorio, ma aiutare chi fatica.
 
Nonostante tutti questi pensieri buoni il libro non è buonista, manca proprio di retorica e quindi di nuovo grazie Chiara, perché il per me tanto temuto libro in cui si insegna a essere migliori e bla bla bla, non è questo. Lo stesso però ne ho tratto pensieri profondi e con un’etica molto sottolineata. 
 
Si ride in questo libro, tantissimo, ma io ho anche abbinato le lacrime delle troppe risate a una certa commozione, perché Elena, la protagonista, in fondo è una di noi, magari non mi sono ritrovata in tutto, ma qualcosa di sicuro c’è stato. E quindi mi sono trovata a fare il tifo per lei, a maledire chi la trattava male e a gioire quando lei finalmente riesce a sbloccarsi, trovandomi spesso con l’ansia che si stempera in una risata.
 
Se volete quindi un libro che faccia ridere, tanto, ma allo stesso tempo faccia riflettere non poco, questo è il vostro titolo. Ma se anche non sapete di volerlo, come è successo a me, leggetelo, perché queste poche pagine riescono a dare molto, per questi tempi così incerti. Grazie Chiara. 
Voto: 

 
 
  Ringrazio l'autrice per la copia digitale
 
 
 
 
 
 
 
 
 

14 commenti:

  1. Chiara mi ritrovo tantissimo nelle tue parole. Hai descritto perfettamente miei pensieri. Questo è un libro da leggere.

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  2. Preso, come sempre mi hai convinta ☺️

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  3. Nemmeno io ho voglia di leggere questo libro per il periodo particolare, non per Chiara che reputo molto brava. Ovviamente ognuno reagisce a modo suo ma scrivere del Covid nel periodo di Covid e leggere storie ambientate in questo periodo non fa per me, ma detto questo sono felice che il libro ti sia piaciuto e anzi lo metto in lista ma non adesso, quando mi sentirò pronta

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    1. ti capisco bene Susy, a me ha fatto bene leggerlo, anche se non ero così convinta all'inizio. Ognuno è giusto che segua ciò che sente

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  4. Sembra carino; ottima recensione, grazie

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  5. Bella recensione, avevo già visto questo libro.. Ma non credo di leggerlo a breve.. Ora come ora non mi attira.

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  6. Finito una mezz’ora fa. Ed è un SÌ!!! Molto profondo anche! Grazie 😘

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    1. sapevo che ti sarebbe piaciuto, che bello! Puoi tenere le falangi

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  7. Ciao Chiara! Anche io ho recensito questo libro qualche giorno fa e l'ho trovata una lettura davvero bella! Come hai detto tu, ti fa sorridere e ridere in tantissime scene, ma ti fa anche riflettere su diverse questioni! :)

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    1. è stato proprio una bellissima lettura, che fa sorridere ma anche riflettere

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