Dopo aver scoperto questo autore con Dimmi che è vero, non potevo non leggere subito anche questo libro, oltretutto di un
genere a cui sono tornata con estremo piacere negli ultimi tempi, l'urban
fantasy. Stavolta i protagonisti sono licantropi e la storia è un mm,
abbinamento che mi ha incuriosita da subito perché inusuale, viste anche le
caratteristiche tipiche.
Ho trovato un altro autore rispetto a Dimmi che
è vero (è proprio un altro genere) ma mi è piaciuto lo stesso tantissimo. Sullo
stile al principio sono rimasta spiazzata, mi aspettavo di nuovo la penna
graffiante e simpatica che conoscevo, invece ho trovato frasi brevi e un altro
approccio, più semplice, più netto. Mi sono però abituata in fretta e sono riuscita
ad apprezzarlo tanto.
La storia mi è piaciuta un sacco, non è breve,
per nulla, e abbraccia pure un periodo di tempo lungo, più di 10 anni. L'autore
così riesce a prendersi tutto il tempo necessario per tutto, racconta con calma
la crescita dei personaggi e le varie dinamiche, oltre il contesto.
L'ambientazione mi ha stupita, è un libro
corposo e tutto ambientato a Green Creek, un paesino della provincia Americana
che sono riuscita a figurarmi benissimo. Inoltre il suo bosco, che pare senziente,
mi ha affascinata non poco.
Il punto di forza maggiore per me è dato dai
personaggi, tutti, anche i secondari. Mi sono presa una cotta per Joe, adoro i
tormentati e lui ci rientra in pieno e, nonostante i suoi sbagli (o forse anche
grazie a quelli), l'ho adorato. Ma anche sui secondari c'è da fare un elenco
lungo: Gordo mi è piaciuto tantissimo e sono tanto tanto curiosa di scoprire
qualcosa di più su di lui, la sua fedeltà e il suo affetto scaldano il cuore.
Carter è stato la parte più divertente, un toccasana in alcuni punti, e ogni volta che nella scena compariva lui io
già ridevo. Ma anche Jessie, Elizabeth, Kelly... insomma ho amato tutti, trovo
che l'autore abbia caratterizzato benissimo tutti (ricordiamoci che non avendo
il dono della sintesi non ha lesinato nel farceli conoscere) e mi hanno rubato
un pezzo di cuore.
La pluralità dei personaggi è definita dal
branco, un particolare molto sottolineato. Mi è piaciuta, tantissimo,
l'importanza che questo riveste, come una famiglia, anzi di più. Il vivere insieme,
il contatto fisico, la connessione mentale e il bisogno di aiutarsi e
proteggersi, soprattutto l'appartenenza a qualcosa di prezioso e importante.
Bellissimo, descritto in maniera sublime, ho provato proprio insieme a Ox il
bisogno e la voglia di essere parte di loro, l'importanza del branco.
La storia d'amore c'è ed è importante, ma non è
così sottolineata né eccessiva, la parte relativa ai licantropi e alla trama ha
la prevalenza e anche questo mi è piaciuto.
Ho adorato il fatto che questo libro mi abbia
fatto ridere in molte parti e commuovere in altre, facendomi sentire un nodo
nello stomaco non indifferente. Ho provato un'empatia fortissima. Inoltre anche
se è il primo di una serie ha una sua conclusione, non lascia in sospeso. Non
vedo l'ora però di avere i prossimi titoli, sono curiosissima e voglio tornare
con il branco che tanto ho adorato.
Ottima recensione!
RispondiEliminaGrazie Benedetta, è un libro bellissimo!
Eliminaoh che bella recensione Chiara, devo leggerlo anche io a breve… Ultimamente sono tornata anche io al mio primo amore, il fantasy. Sono curiosissima di leggere questo libro credo sia una serie...
RispondiEliminasì Sabrina, come scritto in recensione è il primo di una serie ma non lascia in sospeso. Leggilo è bellissimo
Eliminaaltro libro che voglio leggere assolutamente
RispondiEliminase ti capita leggilo Chicca, merita veramente
Eliminafelice che ti sia piaciuto!
RispondiEliminaOra aspettiamo con ansia i seguiti (LI VOGLIO SUBITOOOOO)
dobbiamo stalkerare autore e ce, ne abbiamo bisogno!
EliminaAnche a me sono piaciuti tutti i personaggi ed ho adorato come ha descritto bene il legame che unisce il branco
RispondiEliminaè proprio particolare, ho molto apprezzato
EliminaMa quanto mi è piaciuto? Quanto? Troppo!
RispondiEliminaoh che bello! Klune è un mito
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