La lettrice sulle nuvole: Recensione "Il marito in affitto" di Miss Black

Autrice: Miss Black

Titolo: Il marito in affitto

Editore: Self

Data di pubblicazione: 14 gennaio 2021

Pagine: 177

Trama:

Sul volantino dice: “Mike Reed, marito in affitto”, ed elenca tutte le piccole riparazioni che Mike può fare in casa tua, dall’aggiustarti il lavandino a falciarti il prato. Quello che non dice è che Mike Reed è un vero e proprio splendore, uno che potrebbe fare il modello in una pubblicità di profumi, e che è pure alla mano e simpatico. Quindi dov’è il trucco? Alina lo chiama per una riparazione e poi si trova ad assoldarlo davvero come marito in affitto, o meglio, come fidanzato a una riunione di ex compagni di classe. Mike si comporta in modo perfetto e c’è anche un interludio romantico che Alina non avrebbe mai osato immaginare. È così bello, perché dovrebbe piacerle lei? Proprio lei, con la sua famiglia ingombrante, asfissiante e messicana. Lei che non potrebbe mai fare la modella, nemmeno per una pubblicità di aspirapolveri. Lei che lotta con problemi banali come i concorrenti sul lavoro e non con problemi grossi come quelli di Mike. Perché Mike è splendido, è vero, ma è tutto finto. Una volta scoperta la verità, non c’è più motivo di essere in soggezione. Ma, Alina, aspetta un attimo... sei davvero sicura di aver scoperto la verità?

CONTIENE SCENE ESPLICITE

Il marito in affitto è un romance allegro e leggero, nell'accezione positiva del termine. Faccio anche mie le parole che l'autrice scrive a fine libro: prima di giudicare bisognerebbe provare, perché sparare a zero su un romance solo perché è intrattenimento fine a se stesso non è giusto, così come definire tutti i romanzi erotici roba porno solo per un certo tipo di lettori (anzi lettrici). Se una persona leggesse quello che così facilmente critica ed etichetta, forse non sarebbe così veloce a dare giudizi.

Questa è una storia ben costruita, ha una trama definita, personaggi caratterizzati benissimo e accenna anche a problemi sociali ben precisi, quali razzismo e dipendenze. È anche erotica, cosa che a parer mio dona qualcosa in più.

Ho adorato questo libro, che – come tutti quelli di questa autrice – ho finito in un attimo. Come specificato sopra, tutto è costruito e contestualizzato bene.

Ho adorato i protagonisti, soprattutto Mike, il marito in affitto, proprio per il suo bisogno di costruirsi la propria identità, senza per forza ricoprire un ruolo già prestabilito. Anche Alina mi è piaciuta, la sua grinta e la sua indipendenza sono tratti magnifici.

Insieme poi funzionano benissimo e, se l'attrazione è immediata, l'innamoramento è graduale, anche se accompagnato da molte scene hot, per me sempre gestite benissimo.

La trama forse è già un po' vista, ma funziona, l’ho apprezzata nel suo evolversi.

Essendo una storia leggera, per tutto il libro c'è questo tono allegro, ironico, che mi ha fatto rilassare, cosa sempre molto apprezzata.

Lo stile per me ormai è una garanzia, i pov alternati in prima persona permettono di entrare in empatia con i protagonisti. Una scelta però che a me non fa impazzire è il narratore che si rivolge al lettore: qui ogni tanto capita, soprattutto all'inizio, però non è così pesante.

Una lettura fresca e coinvolgente, ideale per staccare la spina e sospirare un po'.
Voto: 4*