Trama:
La sonnacchiosa provincia toscana di Valdenza è improvvisamente scossa dall'omicidio di una donna che viene ritrovata in casa, in una posizione innaturale e con una fascetta stringicavo attorno al collo. Si pensa subito al movente passionale, ma all'occhio esperto di Casabona, il commissario incaricato del caso, qualcosa fin da subito non quadra: troppi elementi diversi sulla scena del crimine, troppi particolari contrastanti. Schivo, ma con una forte carica umana, reso cinico da troppi anni di mestiere alle spalle, Casabona capisce ben presto che l'omicidio è solo l'inizio di un vortice di morte: un gioco molto pericoloso in cui le regole sono quelle stringenti e folli di un serial killer. E Casabona non può che accettare la sfida. «Chiediti perché e troverai il movente e se troverai il movente sarai vicino all'assassino»: seguendo questa frase come un mantra e con l'aiuto dell'affascinante collega Cristina Belisario, Casabona cercherà di venirne a capo e per farlo sarà obbligato anche a una profonda riflessione sull'impotenza dell'essere umano rispetto alle conseguenze delle proprie azioni.Un romanzo da non perdere. Un commissario che non si dimentica.
Era da talmente tanto tempo che avevo comprato questo libro e lo avevo riposto con cura in libreria, che avrei potuto utilizzarlo per un’altra famosa rubrica, Angolo Vintage. Quando l’ho trovato nella lista di Desirée, ho subito capito che era giunto il suo momento.
È un giallo, e tutti sanno, ormai, che non è il mio genere preferito, ma sto scoprendo talmente tanti autori italiani che mi piacciono, che sto rivedendo i miei gusti in generale.
Mi è piaciuto? Bella domanda!
Mi è piaciuto, ma con qualche riserva. Uno stile asciutto, talmente asciutto da sembrare scarno, quasi privo di pathos, in alcune scene ho avuto l’impressione che i fatti fossero esclusivamente narrati, elencati, e non vissuti.
Ciò non toglie assolutamente ritmo alla narrazione che, infatti, è avvincente e scorre veloce verso la risoluzione del caso, anzi di una serie di casi concatenati tra di loro.
Quello che mi ha spiazzato, che è poi anche il motivo per cui non sia riuscita a farmi un’idea subito del libro che stavo leggendo, ma ci ho dovuto ragionare un po’ su, è il realismo che emerge e pianifica ogni scena. Capisco che sia dato dalla conoscenza che l’autore ha dell’apparato poliziesco italiano, avendo proprio lui esperienza sul campo, ma in alcuni punti si scende troppo in un linguaggio specifico che non solo toglie poesia alla narrazione, ma ha anche distratto la mia mente.
Ciò non esclude, però, che abbia provato un grande interesse, ed anche empatia, verso il Commissario Casabona, che esprime poco e nasconde tanto, che cela dentro di sé un mondo inesplorato e sconosciuto ai più. Casabona va dritto al punto ed è senza tanti inutili orpelli, proprio come la scrittura del suo autore.
So che posso aver dato l’impressione di non aver apprezzato il romanzo, ma credo solo, e questo posso affermarlo solo a posteriori, che dovevo abituarmi ad uno stile tanto lontano da quelli, più immediati e viscerali, a cui ormai sono abituata.
Lo stile asciutto è una delle caratteristiche più incisive di Antonio Fusco, capisco benissimo cosa vuoi intendere con le tue parole perchè di primo impatto avevo avuto le tue stesse sensazioni. a distanza di tempo però posso dirti che ho imparato a riconoscere dietro questi romanzi con protagonista casabona proprio la realtà nuda e cruda raccontata sapientemente da chi vive sul campo i crimini.
RispondiEliminaHai perfettamente capito cosa volessi dire. Ecco perché ho già preso il secondo cartaceo!
EliminaNon conosco questo autore. Lo terrò presente letta la tua recensione ed anche il commento di Chicca.
RispondiEliminaIl secondo, come dice Chicca, andrà pure meglio!
EliminaQuanti nuovi autori si scoprono con questa rubrica! Anche se nella tua recensione leggo qualche piccola perplessità, me lo segno perché amo il genere.
RispondiEliminaLa perplessità è data dallo stile, a cui non ero preparata, ma al quale mi sono già un po’ abituata, tanto da sentirlo più mio
EliminaNon è il mio genere
RispondiEliminaNeanche il mio!!!!! Ma le Challenge servono ad aprire gli orizzonti 🤣🤣🤣
Eliminaa me non era piaciuto, ma sono contenta che invece tu sei stata tenace
RispondiEliminaAh no? Sono così tenace e possibilista che leggerò anche il secondo!
Eliminaho questo ebook nell'e-reader e Ludo mi ha convinta ad anticiparne la lettura
RispondiEliminaGrazie Desiree! ❤️
EliminaE' stato un libro complicato anche per me da valutare. Nel complesso, come nel tuo caso, però mi era piaciuto abbastanza da pensare di continuare la serie
RispondiEliminaSerie che ancora non termino, pur avendo già acquistato secondo e terzo! Devo decidermi!
EliminaSerie che ancora non termino, pur avendo già acquistato secondo e terzo! Devo decidermi!
EliminaHo letto questo libro un po' di anni fa e mi era piaciuto anche se non ho avuto ancora occasione di continuare la serie
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