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venerdì 12 marzo 2021

Review Tour "L'eco del tempo futuro" di James Islington

Ringrazio ancora tanto tanto Silvia per aver organizzato questo evento e la casa editrice Fanucci per la copia (oltre che per aver portato in Italia questa serie). Stavola tocca al secondo libro


Grazie come sempre a Dolci per la grafica.
Il libro:
Autore: James Islington
Titolo: L'eco del tempo futuro
Editore: Fanucci Editore
Data di pubblicazione: 18 febbraio 2021
Pagine: 640
Serie: Licanius Trilogy Vol.2

Trama:
Mentre le ombre si espandono, un’oscurità si sveglia.

Sulla scia del devastante attacco a Ilin Illan, è stata dichiarata un’amnistia per tutti gli Auguri, consentendogli finalmente di uscire dalla clandestinità e opporsi apertamente alle forze oscure che si ammassano contro Andarra. Tuttavia, mentre Davian e i suoi nuovi alleati si affrettano verso il vacillante Confine a nord, nuovi orrori lungo il viaggio mostrano che la tregua è stata proclamata troppo tardi.
Nella capitale, Wirr è costretto a fare i conti con impavidi assassini e con un’Amministrazione sempre più ostile mentre assume controvoglia il mantello di Custode del Nord; scoprirà così un mistero che metterà in discussione tutto ciò che si racconta sulla ribellione guidata da suo padre vent’anni prima. Nel frattempo, Asha inizia un’indagine segreta sulla scomparsa delle Ombre; è determinata a scoprire non solo dove siano finite ma anche l’origine dei Ricettacoli che le hanno create e, in definitiva, una cura per riportarle indietro.
E con il tempo a lui sfavorevole, mentre corre per adempiere all’infido patto con i Lyth, Caeden continua a lottare con il fardello incredibilmente pesante del suo passato. Come affiorano sempre più i ricordi, inizia a rendersi conto che le motivazioni delle due parti in questa antica guerra potrebbero non essere così chiare come sembravano all’inizio...
 
 
 
 

 
Secondo volume di questa trilogia, iniziata in maniera magistrale con L'ombra del tempo passato. Questo secondo libro è altrettanto interessante, anche se, secondo me, è un pochino meno avvincente, più lento, in quanto molte cose vengono svelate e le nozioni da apprendere sono veramente tante e complesse.
 
Mi è piaciuto tornare dopo così breve tempo in questo mondo, l'immaginazione dell'autore è veramente straordinaria. Questo secondo libro è servito a colmare molte delle lacune lasciate dopo la lettura del primo, però soprattutto all’inizio questo ha creato in me un senso di lentezza, di fatica
 
Mi è sembrato di dover imparare troppo, soprattutto nelle parti di Caeden, che mi sono risultate a tratti noiose. Capisco siano fondamentali, servano assolutamente per poter procedere con il racconto, che il passato sia l'elemento chiave per comprendere il presente e guardare al futuro, ho avuto però l'impressione che fosse "troppo", da apprendere, da sapere, da capire, da collegare. Avevo avuto un'esperienza simile con Sanderson nella serie della Folgoluce, per intenderci: riconosco la maestria, mi piace, ma a volte mi sento un po' "schiacciata".
 
Questa sensazione è data anche dal fatto che le cose da apprendere sono complesse, anche se ben spiegate e con una logica ineccepibile. Bisogna però avere tempo e dedicargli tutta l'attenzione necessaria.
 
Nonostante questa sensazione, però, ho letto con piacere questo libro e sono riuscita a provare una forte empatia per i protagonisti. Stavolta la struttura del libro è suddivisa in filoni. 
Abbiamo: 
- Caeden che deve recuperare millenni di passato e memoria – questa forse è stata la parte che meno mi ha entusiasmato, per i motivi scritti sopra; 
- Wirr che deve conquistare la fiducia e combattere i pregiudizi, tenendo insieme un regno la cui politica è fragile – questa parte è quella che ho prefetito, adoro come l'autore abbia dato risalto alle dinamiche politiche del regno, con tutte le difficoltà e gli intrighi; 
- Asha che prende pian piano consapevolezza delle sue capacità e che di nascosto aiuta tutti – lei anche l'ho adorata, ha avuto un'evoluzione pazzesca;
- Davian invece deve scoprire sotterfugi e poteri e agire per il bene superiore – ammetto che la sua parte mi ha coinvolta meno.

Lo scorso libro ho avuto un debole per Caeden, stavolta invece il podio è per Wirr. Non vedevo l'ora di leggere le sue parti, sono quelle che mi hanno appassionata maggiormente. 
L'autore, pur narrando in terza persona, alterna le varie parti, facendo procedere la storia nel suo insieme, anche perché i riferimenti al passato e al futuro sono già molto presenti e altrimenti sarebbe complicato. Il passaggio da un pov a un altro mantiene vivo l'interesse, la curiosità non è mai scemata.

Le tematiche sono quelle del primo libro, ho apprezzato anche l'introduzione di quella relativa al sacrificio e del bene superiore, sempre care al fantasy.
 
L'autore ha dimostrato di avere una vena sadica sul finale, perché davvero sono rimasta a bocca aperta per diverso tempo. Per fortuna non devo aspettare troppo per leggere il prossimo libro, sarebbe stato veramente difficile: un finale così, inaspettato e sorprendente, mi ha lasciata con il bisogno, più che la mera voglia, di proseguire.
Voto: 4*

 
 
Vi incuriosisce questa serie?

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8 commenti:

  1. Sembra una bella trilogia; ottima recensione; grazie

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  2. A me invece è piaciuta la complessità, la precisione dell'autore nel dare coerenza a ogni ricordo e particolare.
    E sì, ha una vena sadica :))))))))))))

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    1. Lo sapevo che tu avresti adorato! Sadico sadico sadico

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  3. Io ho avvertito un po' il peso della complessità, soprattutto all'inizio, poi mi sono lasciata trasportare dagli eventi ed è diventata un pregio.

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  4. Bella recensione. Intanto inizio con il primo.

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