Pagine

venerdì 30 luglio 2021

Questa volta leggo - Recensione di Ludovica di "Fortune: Amori di tre ragazze impresentabili", "Il re della notte", "Nightshade: Gli esploratori delle ombre" di Miss Black

 Oggi tocca a Ludovica questa rubrica
 
Come sempre grazie a Dolci, Queen della grafica
 
 
Ogni mese verrà scelta una parola e nell'ultima settimana troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, scelto in relazione alla parola data, tutti con un comun denominatore.


La parola di luglio è:

 E S T A T E 

Ha scelto un'autrice, più che un titolo e si è data alla pazza gioia! (Io la capisco benissimo)
I libri:

Autrice: Miss Black
Titolo: Fortune. Amori di tre ragazze impresentabili
Editore: Self
Data di pubblicazione: 3 luglio 2021
Pagine: 400
Serie: Unfit Vol.2

Trama:
La Stagione 1889 è iniziata e che cosa possono mai fare tre sorelle impresentabili nel grande melting pot londinese, attraversato da moti suffragisti e lotte di classe, affollato di slum dove la povertà è inaccettabile e percorso da avanguardie culturali, crocevia per uomini e donne di ogni cultura e religione, in cui nobili e plebei si trovano a condividere la stessa aria inquinata dal fumo di mille caminetti?
Be’, ma chiaramente vestirsi come meringhe e andarsi a inginocchiare davanti alla Regina!
La sorella maggiore, Rachel, per la verità si è già accasata, nientemeno che con un marchese, ma le due minori, Vera e Fortune, sono ancora a piede libero.
Fortune ad accasarsi non è poi molto interessata, anche se con la famiglia del suo tutore legale le frizioni sono continue. Quindi se la fila il più spesso possibile per coltivare amicizie diverse con le donne più rivoluzionarie in città. Un’occupazione non priva di rischi, dato che le manifestazioni di protesta spesso finiscono con l’arresto di tutti i partecipanti.
Sua cugina Laura non capisce proprio che cos’abbia in testa per mescolarsi con certa gente, quando tutti gli scapoli di Londra le girano attorno. Il problema è che nessuno tra gli scialbi figli dell’aristocrazia del regno costituisce una buona accoppiata intellettuale per Fortune... nessuno tranne uno: il sulfureo, scandaloso, donnaiolo impenitente, giocatore d’azzardo, scapestrato Lord Grey, terrore di ogni madre con una figlia in età da marito.
Ecco, con lui Fortune non si trova male. Peccato che anche solo farsi vedere in sua compagnia potrebbe distruggere la reputazione di tutte le ragazze della famiglia.
Che cosa potrebbe mai andare storto?

Unfit è una trilogia sulle disavventure di alcuni rispettabilissimi gentiluomini, che alla vita non chiederebbero altro che pace, tranquillità e le sacrosante gioie del patriarcato, vessati dalla mancanza di tatto di tre ragazze con il cervello pieno di sciocchezze, ambientata in un tempo migliore in cui gli uomini erano uomini e le donne erano piante da interno.



Autrice: Miss Black
Titolo: Il Re della notte
Editore: Self
Data di pubblicazione: 3 febbraio 2019
Pagine: 191

Trama:
April è l’ultimogenita del re Avetis. La sua vita potrebbe essere fatta di balli e frivolezze, ma non è proprio il tipo. Le piace andare a cavallo, camminare nei boschi, leggere e odia le situazioni mondane. Quando il giovane erede al trono si ammala gravemente, è per la sua indole avventurosa che suo padre chiede proprio a lei di inoltrarsi nel regno oltre le nebbie, dove il sole non sorge mai e la magia è potente, per impadronirsi in qualche modo della Gemma della Sera, una pietra dalle straordinarie capacità taumaturgiche. April è pronta a lottare per la pietra, a rubarla o a comprarla a peso d’oro, ma, per cominciare, tanto vale provare a chiederla gentilmente. Il Re della Notte, il sovrano di quelle terre, gliela concede, ma ordina a suo figlio Starrag di accompagnarla. E Starrag è spaventoso, cupo come il corvo di cui porta il nome, enigmatico e infelice, spesso sprezzante, ma ha anche qualcosa di diverso e speciale di cui April inizia lentamente a subire il fascino. È solo l’inizio di una storia più ampia, di un’attrazione complessa e non priva di passi falsi, e dell’incontro tra due mondi agli antipodi.



Autrice: Amanda Blake
Titolo: Nightshade: Gli esploratori delle ombre
Editore: Self
Data di pubblicazione: 11 settembre 2020
Pagine: 196
Serie: Gli esploratori della notte Vol.1

Trama:
Evergar Wilds, il continente perduto. A Meriel è stato chiesto di organizzare una spedizione per esplorare le terre su cui da due secoli nessuno mette piede. Sono contaminate dalle radiazioni di una vecchia guerra, ma hanno ancora una popolazione, strani popoli rimasti isolati troppo a lungo. E mentre nel resto del mondo la tecnologia si fondeva alla magia, nelle Evergar Wilds la magia, selvatica e radioattiva, è ancora mescolata alla religione e alla superstizione. Per esplorare un mondo come quello serve una persona speciale, e il loro capo spedizione lo è. Lynx Nightshade è morto da più di settant’anni, ma è morto da illuminato, fondendosi con un’entità esoterica che vive tra i mondi. Ora la tautecnologia di Shaden l’ha riportato in vita… ma la convivenza con lui non sarà facile per Meriel.



L’estate per me è tutt’altro che riposante, il lavoro è ancora più concitato, i figli da portare alle attività estive e andare di corsa a riprenderli, incastrare orari, uscite con gli amici perché - che fai? È estate, non esci? - ed allora negli anni il mio “riposo” è dedicarmi ai miei adorati classici. È un po’ tornare indietro, agli anni spensierati del liceo, in quelle torride estati in cui c’ero io e Dostoevskij, io e la Austen, io ed i miei libri, io e il mio tempo. Ed infatti a metà giugno ho iniziato Guerra e Pace, ma tra una scena di guerra ed una di società russa di inizio Ottocento, ho sentito la necessità di spezzare con qualcosa di conosciuto, di frizzante, di certamente sopra le righe.

 

A venirmi in aiuto per estraniarmi completamente dalla realtà e farmi allontanare dal principe Andrej, è stata lei, la Miss Black delle nostre vite. Quella che ti fa ridere, emozionare, quella che qualsiasi cosa scriva, di qualsiasi genere si tratti, ti fornisce la sicurezza di colpire nel segno, di arrivare al centro delle aspettative.

 

L’estate è proprio nel mezzo ed io ho già letto quattro suoi romanzi, e mai come in questo periodo ho avuto l’impressione di aver toccato ogni suo genere.

 

Fortune: Amori di tre ragazze impresentabili ha segnato l’inizio del mio periodo-Miss Black, il secondo di una trilogia, il secondo perfetto di una serie ambientata in piena epoca vittoriana, in cui amare non equivale a sposarsi e viceversa, ma se sei una sorella Vassemer allora puoi permetterrti, come Fortune, di innamorarti del più scapestrato tra i gentiluomini, che addirittura conosca Baudelaire e Verlaine, e finire con lo sposarlo, pur amandolo!

Fortune, in preciso stile Vassemer, non ha niente delle donne dell’epoca, non solo è impegnata politicamente, anche se di nascosto della famiglia dello zio, facendo sua la causa delle suffragiste, ma guarda con derisione le sue coetanee che si prestano a umilianti giochi di società, senza peraltro farne segreto. Fortune è spontanea, è piccata nelle sue risposte, ma anche impreparata all’amore, e alle sensazioni che la vicinanza di un uomo, non solo bellissimo ma anche giusto per condividere l’amore per la letteratura, le procura. Lui, (che io ho adorato dalle primissime righe) proprio come lei, è inadatto a quella società, la deride e la sbeffeggia, ma poi, di fronte ad un nobilissimo gesto di Fortune, non può che piegarsi anche egli agli obblighi che in quanto nobile sa di avere, e lasciarsi andare al dovere, anche se poi non sarà certo quello a tirare le fila della storia.

 

Senza perdere tempo, ho iniziato subito Il re della notte perché con Miss Black è così: lei crea dipendenza, quindi chiuso un suo libro se ne apre immediatamente un altro. È cosi che mi sono ritrovata a passare con estrema naturalezza da una sala da ballo inglese ad un fantasy che mi ha lasciato del tutto a bocca aperta, affascinata da personaggi ed atmosfere. A dire il vero ho impiegato un po’ ad entrare nella storia, non certo per poca immedesimazione, ma per una certa volontà della scrittrice, o almeno io così ho percepito, di non svelare tutto e tutto insieme. Il mago Starrag, con tutto il suo buio, con la forza che emana, con la volontà di dare luce al suo popolo, costretto a vivere in un buio eterno, con la sua onniscienza, con i suoi incubi, con la sua, in fondo, voglia di amare e lasciarsi amare, mi è piaciuto da subito. Dal suo apparire oscuro, dalla sua voce tenebrosa. Il personaggio femminile, April, calibra alla perfezione i suoi silenzi, i suoi misteri, la sua cupezza.

 

Poteva finire qui? No, perché già da un po’ volevo leggere Nightshade: Gli esploratori delle ombre (in questi giorni sono alle prese con il secondo volume) che non è per niente il mio genere, esula in modo totale dalle mie corde, ed invece Miss Black è pure riuscita a farmi leggere uno sci-fi. (Si dice così?)

Ho faticato non lo nego, ma come ripeto, non sono abituata a questo genere, eppure non solo non l’ho mollato a metà, non ho minimamente pensato di farlo, ma soprattutto non riuscivo a smettere di leggerlo, anche se non sono riuscita a focalizzare proprio tutto, ma come sempre nei suoi libri, mi ha lasciato vivere un’avventura piena di suspense e forti emozioni.

 

Che dire? Ciò che fa di Miss Black Miss Black, ed io sono la dimostrazione vivente, è la sua capacità di spaziare tra un genere e l’altro, con una naturalezza tutta sua, e di farti sentire sempre a tuo agio nei suoi scritti, anche se sono lontanissimi da te, anche se pensi che non siano per te. Lei ti avvicina a tutto quello che scrive, perché lo fa senza fronzoli, senza perdere tempo a costruire personaggi per poi demolirli lentamente, lei te li presenta semplicemente per quello che sono, con difetti, manchevolezze e nefandezze e tu li ami proprio perché li senti veri, reali, umani, vicini. Grazie Miss Black!

Voto: 4.5*
















Le altre recensioni:



4 commenti:

  1. Miss Black mi sa che devo proprio recuperarla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutti dovrebbero leggere almeno un libro di Miss Black! Fa proprio bene all’anima!

      Elimina
  2. Anche tu Miss Black! Io devo recuperarne tanti, come dicevo a Chiara

    RispondiElimina