Buongiorno lettori, torna puntuale questa rubrica inventata da me (nel 2016) che è stata rivista e alla quale si sono aggiunte compagne di viaggio. L'idea sembra piaciuta (ha pure dato spunto ad altri), ne sono veramente felice, questo mese potrete trovarla anche sui blog: La nostra passione non muore ma cambia colore - Le mie ossessioni librosi - La biblioteca del libraio - Librintavola - Letture a pois
In cosa consiste la rubrica? Anche se la qualcuno pensa che a noi blogger i libri vengano sempre e solo regalati vi assicuro che non è così, noi ne compriamo e pure tanti! Se poi si è un po' compulsivi, tipo me e le mie socie, ci si ritrova ad avere intere pile di arretrati da leggere.
Quindi ogni mese sceglierò (magari facendomi aiutare con qualche sondaggio sui social) un libro comprato da un po' e non ancora letto e lo recensirò. Sarò in compagnia e pubblicherò ogni 17 del mese.
Per questo mese ho scelto questo libro:
Titolo: Il gigante con il violino
Editore: Self
Data di pubblicazione: 19 luglio 2018
Pagine: 460
Trama:
Diego Suarez è un interessante caso di statistica genetica.
Nato dall'incrocio tra una prostituta tossicodipendente e un violento spacciatore di origine argentina, sarebbe stato il candidato ideale ad aggiudicarsi una personalità su misura per la vita nei bassifondi, invece il patrimonio genetico dei suoi genitori lo ha colpito solo di striscio.
Con un'intelligenza superiore alla media, un sorprendente talento musicale e tanto cinismo da sopravvivenza, approda a otto anni nella vita di Maddalena Maschieri, la sua mamma adottiva. Insieme a lei e a Giovanni Dalfiume, il marito, trova un equilibrio e una stabilità che non credeva possibili. A sconvolgere di nuovo la sua esistenza sarà la nascita di Elena, figlia di Maddalena e Giovanni: l'amore della sua vita.
Sto recuperando tutti i titoli di questa autrice, ho capito che qualunque storia affronti, il modo in cui lo fa rientra nelle mie corde, mi lascia il sorriso sulle labbra e mi inchioda al kindle. Anche stavolta è andata così, ho divorato il libro in un giorno (complici le ferie) e la serenità è stata costante, cosa quanto mai gradita per me in questo periodo.
Il gigante con il violino racconta la storia di Diego, anzi della sua famiglia, un po’ fuori dai canoni ma straordinaria. Parla di amore, inteso in tutte le sue sfaccettature: quello romantico, quello familiare, quello per i genitori – biologici o scelti che siano – quello fraterno e quello per i figli. Lo fa senza pregiudizi e con il cuore aperto, nel contesto di una società spesso non così tollerante.
Ecco, l’unica cosa che mi ha lasciata perplessa è proprio questa “facilità” di accettazione da parte di tutti, l’assenza di pregiudizio e di gelosie, quasi come fosse una favola. La mia parte cinica ha avuto da ridire per questo, però mi sono goduta lo stesso il racconto, così coinvolgente e curato.
Ho amato Diego e ancor di più Elena e Maddalena. Trovo che la Quasi anche in questo caso abbia caratterizzato in maniera eccelsa i personaggi, facendomeli amare nonostante i difetti.
Ho adorato i battibecchi; i dialoghi per me sono un punto di forza, molto accattivanti.
Mi è piaciuta l’importanza della musica, come terapia e come mezzo di comunicazione.
Mi sono piaciute le parti relative al passato, hanno aiutato a costruire il contesto e sono state interessanti. Non è un libro con frequenti cambi temporali, ma quelli presenti sono gestiti molto bene.
Nonostante gli argomenti importanti risulta una lettura leggera, nell’accezione positiva del termine. Non ho mai percepito il “forbidden” dato dalla situazione e appunto ho avuto il sorriso stampato sempre sulle labbra, grazie anche all’ironia che l’autrice utilizza con la solita maestria.
Un bel libro, una bella storia, una favola che ho letto con piacere e da cui non sono riuscita a staccarmi.
Voto: 4*
È stato il secondo libro della Quasi che ho letto. Da questo non ho più avuto dubbi che leggere la Quasi fa bene. Al cuore. Allo spirito. A tutto
RispondiEliminaHai ragione, fa proprio bene al cuore
EliminaNon conosco questo romanzo e non ho mai letto nulla di Rebecca Quasi, ma una mia amica e collega mi dice sempre che i suoi libri sono bellissimi.
RispondiEliminaSono sicura che tu adoreresti questa autrice
Eliminaed anche questo è da recuperare. la Quasi l'ho scoperta grazie a te e pian piano sto leggendo tutta la sua produzione!
RispondiEliminaAnche io sto recuperando tutto, merita sempre
EliminaDevo decidermi a leggerla nel contemporaneo visto che nello storico mi ha conquistata
RispondiEliminaIo invece vorrei provare anche lo storico, chissà
EliminaLa Quasi dovrò leggerla, lo dico sempre ma arriverà anche il suo momento.
RispondiEliminaDevi proprio recuperarla
EliminaDi Rebecca Quasi ho letto un solo libro, la governante, e mi era piaciuto molto, ma era un romance historical, però non mi dispiacerebbe leggere qualcosa di contemporaneo
RispondiEliminaFloriana te la consiglio proprio anche sui contemporanei
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