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mercoledì 22 settembre 2021

Questa volta leggo - Recensione di Ludovica di "Sempre pronti" di Vera Brosgol

Per questa rubrica oggi tocca a Ludovica 
 
Come sempre grazie a Dolci, Queen della grafica
 
 
Ogni mese verrà scelta una parola e nell'ultima settimana troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, scelto in relazione alla parola data, tutti con un comun denominatore.
 
 
La parola di settembre è:

F O G L I E

Ha scelto questo titolo:
Autrice: Vera Brosgol
Titolo: Sempre pronti
Editore: BAO Publishing 
Data di pubblicazione: 29 agosto 2019
Pagine: 256

Trama:
Vera Brosgol torna, dopo anni dal suo debutto con il geniale Anya e il suo fantasma, e ci regala una storia quasi vera su quando, bambina, voleva andare ai campi estivi, ma preferì quello per immigrati russi, come lei, a uno di quelli per ragazzi americani. La vita del campeggio scout si rivela più dura del previsto e la piccola Vera si scoprirà a sperare che il tempo passi in fretta, per poter tornare a casa. Realistico, doloroso nel modo in cui lo sono le vere storie di crescita, e divertente come solo i libri di una grandissima narratrice sanno essere, Sempre pronti vi delizierà, e vi ricorderà le peggiori estati della vostra infanzia.





È stato difficile scegliere il libro adatto per il tema “FOGLIE” e per la prima volta non perché non trovassi il titolo giusto, ma proprio per il suo esatto contrario.

 

Avevo almeno tre libri, ma poi, grazie a degli sconti che sta facendo la casa editrice BAO, mi sono decisa che una Graphic Novel potesse essere la scelta adatta. A me e al periodo.

 

Non sono una grande intenditrice e non ne ho lette così tante da poter fare paragoni e da poter emettere dei giudizi, che non siano altamente influenzabili dai miei gusti personali, ma più ne leggo e più vorrei leggerne!

 

Amo il campeggio, anche se ne ho fatta esperienza solo da grande e non da bambina (credo che sarei stata una pessima boy scout) ma immedesimarmi in questa storia ambientata in mezzo alla natura e nella sua protagonista, Vera di dieci anni, è stato facile. Sarà che la sua è l’età di mio figlio, con cui stiamo vivendo le primissime crisi di accettazione del sé e dell’altro, ma questa bambina che chiede di andare in campeggio per non sentirsi da meno dei suoi amici, ma che poi non riesce ad integrarsi in gruppi esistenti da anni e di ragazze più grandi di lei, mi ha provocato da subito una certa simpatia.

 

Vera è una bambina russa che vive in America, con tutto il suo bagaglio di differenze sociali, di abitudini, di cultura, di esperienze. La scelta di un campeggio di bambini russi è l’unica possibilità che sua madre prende in considerazione, credendo anche di favorire così l’inserimento della figlia, ma Vera invece di trovare un ambiente familiare ed accogliente, una lingua conosciuta, come invece succede al fratellino, lei riesce a sentirsi un pesce fuor d’acqua anche lì.

 

Ciò che mi ha colpito è la capacità dei bambini di adattarsi, di trovare una soluzione, una via d’uscita, per Vera sarà la sua bravura nel disegno, anche se poi dovrà reinventarsi di nuovo, la voglia di non arrendersi anche di fronte a quelli che sembrano ostacoli insormontabili.

 

É una storia di crescita, di maturità acquisita in un momento delicato della vita di un ragazzo. È una storia di amicizia e di superamento di quelli che inizialmente si vivono come limiti ma che poi si riconoscono come dei piccoli e lievi rallentamenti.

 

La storia mi è piaciuta, una storia autobiografica, ma devo dire che ero abituata, con le graphic novel lette finora, a dei disegni più armoniosi e meno stilizzati, ed anche temi, soprattutto così importanti, trattati con maggior profondità.

Voto: 3.5*


















Le altre recensioni



9 commenti:

  1. A parte Heartstopper non ho letto molte grafich novel e devo rimediare perchè sono un ottimo modo per leggere qualcosa di diverso ma soprattutto in modo diverso. Questo mi sembra proprio carino

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    1. ecco!! io ho adorato, e sto continuando ad adorare Heartstopper!

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  2. Il libro non lo conosco, anche perché non leggo tantissimi grafich novel, però la storia è carina e non mi dispiacerebbe leggerla!!!

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    1. È carina e per molti versi molto pedagogica, ma mi aspettavo qualcosa in più!

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  3. Trovo i disegni (almeno quelli della cover) molto carini. Vorrei leggerlo ma non riesco a stare appresso a tutte le graphic novel belle che pubblica la Bao. Messo in wl per quando faranno gli sconti in digitale ;)

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  4. forse ero io ad aspettarmi qualcosa in più visto che finora ho letto solo, e non tantissime, GN che mi hanno letteralmente smosso tutto il movibile!

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  5. questo libro lo avevo intravisto in giro, mi ispira un sacco e le gn mi piacciono segno!

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    1. Tutta colpa di Chiara Ropolo se ci piacciono pure le graphic novel

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  6. Sembra una lettura carina, aspetto le prossime offerte Bao

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