È stato difficile scegliere il libro
adatto per il tema “FOGLIE” e per la prima volta non perché non trovassi il
titolo giusto, ma proprio per il suo esatto contrario.
Avevo almeno tre libri, ma poi, grazie a
degli sconti che sta facendo la casa editrice BAO, mi sono decisa che una
Graphic Novel potesse essere la scelta adatta. A me e al periodo.
Non sono una grande intenditrice e non ne
ho lette così tante da poter fare paragoni e da poter emettere dei giudizi, che
non siano altamente influenzabili dai miei gusti personali, ma più ne leggo e
più vorrei leggerne!
Amo il campeggio, anche se ne ho fatta
esperienza solo da grande e non da bambina (credo che sarei stata una pessima
boy scout) ma immedesimarmi in questa storia ambientata in mezzo alla natura e
nella sua protagonista, Vera di dieci anni, è stato facile. Sarà che la sua è l’età
di mio figlio, con cui stiamo vivendo le primissime crisi di accettazione del sé
e dell’altro, ma questa bambina che chiede di andare in campeggio per non
sentirsi da meno dei suoi amici, ma che poi non riesce ad integrarsi in gruppi
esistenti da anni e di ragazze più grandi di lei, mi ha provocato da subito una
certa simpatia.
Vera è una bambina russa che vive in
America, con tutto il suo bagaglio di differenze sociali, di abitudini, di
cultura, di esperienze. La scelta di un campeggio di bambini russi è l’unica
possibilità che sua madre prende in considerazione, credendo anche di favorire
così l’inserimento della figlia, ma Vera invece di trovare un ambiente
familiare ed accogliente, una lingua conosciuta, come invece succede al
fratellino, lei riesce a sentirsi un pesce fuor d’acqua anche lì.
Ciò che mi ha colpito è la capacità dei
bambini di adattarsi, di trovare una soluzione, una via d’uscita, per Vera sarà
la sua bravura nel disegno, anche se poi dovrà reinventarsi di nuovo, la voglia
di non arrendersi anche di fronte a quelli che sembrano ostacoli
insormontabili.
É una storia di crescita, di maturità acquisita
in un momento delicato della vita di un ragazzo. È una storia di amicizia e di
superamento di quelli che inizialmente si vivono come limiti ma che poi si
riconoscono come dei piccoli e lievi rallentamenti.
La storia mi è piaciuta, una storia
autobiografica, ma devo dire che ero abituata, con le graphic novel lette
finora, a dei disegni più armoniosi e meno stilizzati, ed anche temi,
soprattutto così importanti, trattati con maggior profondità.
A parte Heartstopper non ho letto molte grafich novel e devo rimediare perchè sono un ottimo modo per leggere qualcosa di diverso ma soprattutto in modo diverso. Questo mi sembra proprio carino
RispondiEliminaecco!! io ho adorato, e sto continuando ad adorare Heartstopper!
EliminaIl libro non lo conosco, anche perché non leggo tantissimi grafich novel, però la storia è carina e non mi dispiacerebbe leggerla!!!
RispondiEliminaÈ carina e per molti versi molto pedagogica, ma mi aspettavo qualcosa in più!
EliminaTrovo i disegni (almeno quelli della cover) molto carini. Vorrei leggerlo ma non riesco a stare appresso a tutte le graphic novel belle che pubblica la Bao. Messo in wl per quando faranno gli sconti in digitale ;)
RispondiEliminaforse ero io ad aspettarmi qualcosa in più visto che finora ho letto solo, e non tantissime, GN che mi hanno letteralmente smosso tutto il movibile!
RispondiEliminaquesto libro lo avevo intravisto in giro, mi ispira un sacco e le gn mi piacciono segno!
RispondiEliminaTutta colpa di Chiara Ropolo se ci piacciono pure le graphic novel
EliminaSembra una lettura carina, aspetto le prossime offerte Bao
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