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mercoledì 21 settembre 2022

Recensione "Notte blu" di Tess Thompson

Ringrazio Monica e Cristina per la copia digitale in anteprima

Il libro:
Aurice: Tess Thompson
Titolo: Notte blu
Editore: Self
Traduttore: Cristina Fontana
Data di pubblicazione: 20/09/2022
Pagine: 288
Serie: #1 Serie Blue Monutain

Trama: 
Lei, da poco divorziata, è in cerca di un nuovo inizio. Lui, vedovo, ha un passato travagliato. Risolvere l'omicidio del fratello di lui li porterà a trovare una seconda possibilità in amore?

Dopo il tradimento del marito, Blythe Heywood è costretta a ricominciare. Quando trova un foglietto con il numero di telefono dell’uomo da cui si era allontanata anni prima, non resiste alla tentazione di seguire “la strada non presa”.
Un viaggio verso l’ignoto che potrebbe guidarla verso il suo vero destino, o la rivisitazione di un passato che metterà a rischio il suo futuro?
I lettori del primo libro della serie Blue Mountain di Tess Thompson, autrice bestseller di USA Today, si troveranno a fare il tifo per due personaggi amabili e complessi, impegnati a esplorare verità dolorose per accettare una seconda possibilità e imparare ad amare dopo una perdita.



Questo libro è un esempio perfetto di romance second chance e small town (scusate, ultimamente mi piace individuare i vai sottogeneri).

Blythe credeva di avere la vita perfetta: una famiglia, nessun problema economico, due figlie che le riempivano ogni minuto. Fino a quando suo marito ha deciso di lasciarla per una ragazza più giovane, stravolgendole così ogni sicurezza.

La protagonista subito non mi ha fatto una buona impressione. Ho provato dispiacere per lei, è sempre brutto venire messi da parte, soprattutto in casi come questi, ma lei si piange addosso senza cercare nessun tipo di soluzione, solo aumentando i suoi, già troppi, sensi di colpa (infatti sarà la sorella a dare una svolta alla sua vita). Inoltre è una madre asfissiante, che non riesce a considerare le figlie come individui a sé, ma solo come una sua prosecuzione. Andando avanti con la lettura però l’autrice ci fornisce le motivazioni per cui Blythe è diventata così, molto concrete e credibili. Non mi è stata più simpatica, ma almeno l’ho compresa e ho provato una sorta di tenerezza nei suoi confronti.

L’autrice si è dimostrata molto capace nella tecnica, non so come spiegarmi diversamente. Ho trovato che abbia saputo dare le necessarie spiegazioni e tutte al momento giusto, soffermandosi in modo particolare sui risvolti introspettivi delle varie scelte e situazioni. Un libro quindi molto intimo.

Non ho però apprezzato alcune cose che il libro sembra trasmettere, soprattutto per quanto riguarda la donna e il suo ruolo sociale. L’ho trovato non contemporaneo in questo, quasi fosse normale per una donna rinunciare a tutto in funzione della famiglia. Non dico che non sia giusto, ma non deve essere neanche scontato, così come non deve essere automatico il fatto che la donna sia madre chioccia. Blythe praticamente è una madre e basta, non ha e non vuole altro al di fuori di quello e ogni persona giovane che incontra subisce il suo intervento materno. Questo fatto non mi è piaciuto molto, così come l’impronta religiosa che a un certo punto sembra trasparire.

Inoltre non sono riuscita a farmi piacere la coppia protagonista, troppo buona e troppo troppo troppo perfetta, ho veramente alzato gli occhi al cielo quando lui racconta dei vari animali vecchi soli e abbandonati che ama raccogliere e accudire. Non che sia una cosa brutta, tutt’altro, ma rientra nella caratterizzazione di uomo solitario, burbero, ma dal cuore di burro e tutto cuori.

L’ambientazione invece mi è piaciuta un sacco, i piccoli paesi per me hanno un fascino tutto loro e l’autrice è bravissima a raccontarlo.

Inoltre la traduzione è stata perfetta, cosa mai scontata ma sempre molto apprezzata.

Questa autrice è molto capace a scrivere, ma credo che le sue storie non siano l’ideale per me, ho un animo troppo cinico. La consiglio però a chi ama i romance classici, a chi adora le storie di seconde opportunità e a chi vuole un prodotto di qualità.
Voto: 3.5*

Voi conoscete questa autrice? Vi incuriosisce?



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