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venerdì 28 aprile 2023

Ci provo con - Recensione "Amore S.p.A." di Maurice Fay e Recensione di Ludovica "La nona casa" di Leigh Bardugo

Buongiorno, torna la rubrica mensile nata da una mia idea per buttarsi su nuovi autori. 

Rubrica a cadenza mensile in cui si legge un autore o un'autrice per la prima volta.

A me piace fare rubriche in compagnia, ovviamente senza nessun obbligo, così ho esteso l'invito alle mie amiche blogger. In basso trovate le partecipanti di questo mese e se vi facesse piacere partecipare avete solo da dirlo.

Questo mese doppia recensione, Ludovica è tornata a partecipare. 
Io ho letto:
Autore: Maurice Fay
Titolo: Amore S.p.A.
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 20 febbraio 2023
Pagine: 257

Trama:
Val è uno dei Cherubini più brillanti della Amore Spa, che un passato burrascoso e il suo disturbo borderline di personalità hanno reso il disastro cinico, combina guai e sopra le righe che è attualmente. Quando viene scelto per partecipare a una missione top-secret: scoprire perché gli umani stanno smettendo di produrre energia erotica (quello su cui si fonda l’economia sovrannaturale), si ritroverà affiancato a Ivan Studeny, un investigatore privato mortale, antipatico ma molto sexy.
I guai sono assicurati, soprattutto perché l’acerrimo nemico di Val, Jasper, nonché ex del suo migliore amico/coinquilino/daddy (credetemi, non volete sapere altro. Ah sì, forse che è un unicorno mutaforma in realtà) con una dipendenza affettiva per lui, sarà il terzo incaricato di portare a termine la missione.
Tra mirabolanti avventure, equivoci piccanti e un po’ di suspense, Val scoprirà che forse può ancora cambiare. Forse le sue ferite si possono guarire e soprattutto, forse Studeny è meno insopportabile di quello che sembra. E con un po’ di fortuna potrebbero anche salvare il genere umano dal caos e l’economia sovrannaturale dal collasso.



Avete presente il classico personaggio secondario macchietta e decisamente sopra le righe? Ecco il protagonista di questo libro, Val, mi ha proprio ricordato questo ruolo, esacerbato pure da un disturbo borderline della personalità.
Quindi siamo di fronte a una storia molto divertente, che strappa ben più di una risata, ma che ha pure un sottofondo che fa riflettere.

Ho trovato carina la trama, particolare e simpatica. C’è pure una sorta di mistero, abbastanza intuibile, che però rende dinamico il racconto.

Mi è piaciuto il messaggio che lascia il libro, soprattutto per quanto riguarda l’introspezione di Val (cucita addosso al personaggio, quindi a suo modo pure esilarante). Accettarsi, provare a migliorare, farsi prendere il meno possibile dall’ansia e sapersi valorizzare, oltre che cercare di credere di più negli altri (questo secondo me però è migliorabile).

Ho fatto il tifo per lui, per la coppia del libro, per la soluzione del caso e in più mi sono pure divertita, cosa sempre molto gradita.

Molto ben tratteggiata secondo me è l’ambientazione, sia di Roma che di Praga (mi è venuto in mente mentre leggevo un titolo che poi ho visto essere amato pure dall’autore).

Per i miei gusti l'editing del libro non è stato così preciso. Ho trovato tanti particolari non necessari, mentre alcune lacune su approfondimenti necessari. Nei dialoghi spesso c’è stata confusione e mi è capitato di tornare indietro per capire chi stesse parlando.

Però ho apprezzato, e non poco, la lunga parte dei ringraziamenti finali. Forse non inerente con il libro, ma che dice molto dell’autore, che mi ha fatto guardare alla storia con lenti diverse, mi ha fatto venire voglia di leggerlo ancora, di trovare i crossover, di brillare e risplendere. Grazie.

Se avete bisogno di un libro per staccare la spina, decisamente scorrevole e divertente, io ve lo consiglio proprio.
Voto: 3.5*














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Ludovica ha letto:
Autrice: Leigh Bardugo
Titolo: La nona casa
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 5 maggio 2020
Pagine: 420
Serie: Alex Stern #1

Trama:
Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent'anni, è l'unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov'è l'inganno? E perché proprio lei?
Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto "tombe" senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.




Una premessa fondamentale: per me non è un gran bel periodo in merito alle letture, e non perché non trovi quelle giuste, ma solo perché non riesco a leggere come una volta. Ero quindi impaurita, per non dire terrorizzata, sia dall’approccio con un nuovo autore, sia con un libro che, da più parti, avevo sentito descrivere come “non per tutti”.

D’accordo, non si può dire che sia facile o scorrevole o che si legga da solo, no, proprio no, si deve fare attenzione, soprattutto nei primi capitoli, quelli più lenti che devono gettare le basi alla struttura della trilogia (anche se ancora non ho ben capito da quanti libri sia composta la saga), dicevo, si deve fare attenzione agli indizi che la Bardugo lascia per strada, a mo’ di Pollicino, perché vedranno compimento solo alla fine del libro; ci sono dei salti temporali che potrebbero portare fuori strada; i capitoli sono abbastanza lunghi e questo non aiuta, ma da questo a dire che non sia un libro per tutti mi sembra un’esagerazione.

Non era sicuramente un libro per me, un libro che avrei letto a cuor leggero, e infatti la mia prima esperienza risale al 2020, quando, però, lessi due pagine e lo chiusi, reputando conclusa la mia storia con la Bardugo. Motivo? Quello che per altri è semplicemente un dark, con qualche tinta, forse, un po’ più scura, per me diventa un horror da evitare se sono da sola in casa, la notte, con un temporale che si abbatte sulle mie finestre. Se le ho dato un’altra possibilità è solo perché spinta (oppure convinta, oppure costretta?) da un GDL di cui fanno parte fervide lettrici di fantasy che mi hanno coinvolto nelle loro temibili ed estrose considerazioni ad alta voce.

 

Parlando dei personaggi, non so se essere più professionale, parlando ad esempio di quanto a sorpresa mi sia piaciuta la protagonista femminile, Alex, e chi mi conosce sa quanta difficoltà abbia ad affezionarmi a creature femminili nei fantasy, o se invece dare voce alla mia passione senza freni, parlando di Darlinghton, che dovrebbe essere il protagonista maschile, ma appare talmente poche volte, se non nei racconti e dai pensieri che fa su di lui Alex, che non so neanche se definirlo protagonista sia corretto. Alex, in tutta la durezza che dimostra al mondo, nella sua plateale chiusura agli esseri viventi suoi contemporanei, non è certo un personaggio amabile, ma credo che il suo essere vera e restare vera, nonostante tutte le brutture vissute e subite nella sua giovane vita, sia proprio quello che di lei mi ha conquistato. Ha una fragilità che non mostra mai, ma che emerge nelle situazioni più difficili, ma solo dentro di sé, ed anche in quei rari casi non cerca mai l’aiuto di nessuno, forse perché per troppo tempo non si è potuta appoggiare proprio a nessuno, non si piange addosso, no, lei preferisce buttarsi su un letto ed accoccolarsi addosso i maglioni di Darlinghton, sperando che lui torni presto dal suo viaggio o anche solo per sentirlo un po’ più vicino. Alex, secondo i miei calcoli, mi ha portato più di una volta a rischio infarto: istintiva, caparbia, cocciuta, temeraria, totalmente incurante del pericolo!

 

Ecco. Darlinghton. Lui mi piace, nell’attaccamento alla sua casa, alla sua città, mi piace nell’onestà e nella dedizione con cui porta avanti il suo ruolo di Virgilio, e perché no, anche per la sua saccenza, per il modo, da professore, con cui si rivolge spesso (forse sempre?) ad Alex. Mi piace il Darlinghton che esce fuori dalle parole che Alex spende per lui. Mi piace e mi ha fatto molta tenerezza vedere quello che Darlinghton ha vissuto da bambino, nella sua casa, praticamente abbandonato dai suoi genitori, tra le braccia di suo nonno, unico elemento della sua famiglia che lui consideri la sua famiglia.

 

A proposito sempre dei personaggi, una scelta che mi è piaciuta molto, è come l’autrice abbia scelto di affrontare anche quelli negativi, insinuando qualche dubbio qua e là, ma facendoli capitolare solo alla fine. E mi è piaciuto anche, molto, il tema di fondo in cui non esistono colpevoli ed innocenti, esistono, invece, malvagi senza possibilità di espiazione e quelle persone che pur di salvarsi o salvare altri, abbiano dovuto commettere omicidi. Una scelta etica un po’ azzardata? Forse, ma io l’ho compresa totalmente, e l’ho condivisa, e l’ho assolta.

 

Lo ammetto: di alcune pagine non ho ho retto il ritmo, troppo serrato, troppo energico, troppo veloce. Ma forse serviva anche a bilanciare un ritmo molto più blando e lento che l’autrice, invece, aveva utilizzato in tutta la prima parte, dove per forza di cose ha dovuto spiegare l’intero impianto delle Case, la Magia, e quindi brava anche in questo, a cambiare totalmente registro, come se non stessimo neanche nello stesso libro!

 

In definitiva, se non sono stata abbastanza chiara con tutte queste parole, il mio giudizio è assolutamente positivo, sopratutto perché il libro non fa parte assolutamente della mia comfort zone, ma è riuscito comunque a farmi emozionare, rimanere con il fiato sospeso e non per ultimo a sognare ad occhi aperti una storia d’amore tra Alex e Darlinghton, di cui non si accenna (spero per il momento!) minimamente.

Voto: 4*














Passate a leggere anche le altre recensioni
Grazie Dolci per la grafica

6 commenti:

  1. La lettura scelta da Chiara non è esattamente nelle mie corde nonostante lei l'ha definita leggera e scorrevole e le è piaciuta.
    Devo, invece, ringraziare Ludovica per avermi catapultata di nuovo nel mondo della Bardugo. Mi hai ricordato ogni singola emozione che avevo provato anche io durante la lettura e sono assolutamente d'accordo con te.

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  2. Il primo mi attira, il secondo mi era piaciuto talmente tanto che con le sue parole mi ha fatto venire voglia di rileggerlo

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  3. Felice Chiara per questa lettura che ti ha regalato leggerezza e divertimento.
    La Bardugo storia meravigliosa scritta divinamente.

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