Buongiorno, torna la rubrica mensile nata da una mia idea per buttarsi su nuovi autori.
Rubrica a cadenza mensile in cui si legge un autore o un'autrice per la prima volta.
A me piace fare rubriche in compagnia, ovviamente senza nessun obbligo, così ho esteso l'invito alle mie amiche blogger. In basso trovate le partecipanti di questo mese e se vi facesse piacere partecipare avete solo da dirlo.
Il libro:
Titolo: Open
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2015
Pagine: 502
Trama:
Costretto ad allenarsi sin da quando aveva quattro anni da un padre dispotico ma determinato a farne un campione a qualunque costo, Andre Agassi cresce con un sentimento fortissimo: l'odio smisurato per il tennis. Contemporaneamente però prende piede in lui anche la consapevolezza di possedere un talento eccezionale. Ed è proprio in bilico tra una pulsione verso l'autodistruzione e la ricerca della perfezione che si svolgerà la sua incredibile carriera sportiva. Con i capelli ossigenati, l'orecchino e una tenuta più da musicista punk che da tennista, Agassi ha sconvolto l'austero mondo del tennis, raggiungendo
Non sono una grande fan del tennis, ma comunque per me Agassi ha rappresentato questo sport, è stato un’icona di quando ero ragazza, così, spinta dalle molte recensioni positive e pure da una challenge, ho letto la sua biografia.
Mi è piaciuta molto soprattutto la parte iniziale, di lui da bambino. Mi ha fatto riflettere in quanto madre, di come spesso i nostri desideri, le nostre ambizioni, ricadano sui figli. Agassi esordisce proprio dicendo che odia il tennis, pur non riuscendo a farne a meno e questo odio è scaturito soprattutto (ma non solo) dal padre, che glielo ha imposto, ci ha costruito sopra la sua vita.
L’ho trovato un libro molto introspettivo e profondo, che non ha paura di mostrare i lati deboli, che spiega il perché di alcuni atteggiamenti interpretati dalla stampa come arroganti, che racconta la sua vita e le sue scelte, alcune obbligate.
Agassi ha più o meno la mia età, io ricordo bene quando era all’apice della fama e rileggere di quei periodi è sempre una bella sensazione.
Ho trovato però la lettura non così semplice, complice anche la (giustamente) grande quantità di parole riguardanti il tennis presenti, non è stata così scorrevole, ma sono contenta di averla fatta.
Mmm....Non penso faccia per me, ma grazie della recensione
RispondiEliminagrazie a te Benedetta
EliminaHo preso questo libro quando è uscito ma non l'ho ancora letto, però ne ho sentito parlare sempre solo bene.
RispondiEliminaanche io, per questo ho voluto leggerlo
EliminaAnche io non sono un'amante del tennis, non credo faccia per me letta la tua nota finale sui termini tecnici anche se le biografie sono sempre interessanti..
RispondiEliminaio ho patito un po' quello, ma ci stava tutto
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