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mercoledì 13 settembre 2023

Recensione "Mia cara Jane: lettere a Jane Austen" di Amalia Frontali - Tu leggi? Io scelgo!

Buongiorno lettori, appuntamento con la rubrica nata da un'idea di Rosaria, gestita da me, Chicca e Dolci, che adoro sempre di più.

La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante

L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata Ludovica. Ho scelto fra i suoi titoli questo romanzo, anche grazie a lei ho imparato ad amare questa autrice. Lei ha letto la versione self, a me hanno regalato quella ripubblicata con Words Edizioni.

Il libro:
Autrice: Amalia Frontali
Titolo: Mia cara Jane
Editore: Words Edizioni
Data di pubblicazione: 15 settembre 2022
Pagine: 283

Trama:
Nel gennaio 1796 Thomas Langlois Lefroy, futuro Capo della Corte Suprema irlandese, e Jane Austen, futura autrice di grandi capolavori della letteratura, entrambi ventenni, si conobbero e si piacquero. A questa innocente attrazione - ci dice la storia - nulla seguì. Jane non si sposò mai e Tom contrasse un'unione di convenienza, che gli garantì un suocero potente, una ricca dote e la protezione economica di uno zio già molto contrariato da matrimoni indesiderabili in famiglia. Gran parte delle lettere di Jane Austen, dopo la sua morte, fu data alle fiamme dalla sorella Cassandra, per motivi che non sono mai stati veramente chiariti. Qui finisce la verità storica.

E se, invece, Tom Lefroy, dopo quell'occasionale conoscenza, avesse scritto una lettera a Jane Austen? Se a quella lettera - imprudente e ingiustificabile dalle convenzioni sociali - fosse seguita una vera e propria corrispondenza?

Le lettere di Tom a Jane, che sono pura invenzione letteraria, si incastrano però con minuziosa esattezza con le biografie storiche dei protagonisti: personaggi, luoghi ed eventi sono reali e mostrano che quello che non è mai accaduto sarebbe però stato possibile e plausibile. In un serrato contrappunto fra realtà storica e immaginazione, la trama si dipana fra continui echi delle Lettere austeniane sfuggite alle fiamme, citazioni dei capolavori, precisi riferimenti a viaggi, vicende e personaggi storici.


Amalia Frontali per me è un’autrice bravissima, so già prima di leggere qualcosa di suo che troverò uno scritto curato nei minimi dettagli, con dedizione. Mia cara Jane inoltre è un romanzo epistolare e io ho amato alla follia la serie scritta in questo modo dell’autrice, La saga della sposa. Poi il libro anche graficamente ha il suo perché, è bello pure da guardare sfogliare, sembra proprio una raccolta di lettere, proprio quelle lettere che si pensa che la sorella dalla Austen abbia dato alle fiamme dopo la sua morte.

Mia cara Jane parte dal presupposto, ipotizzato dall’autrice, che ci sia stata una corrispondenza fra Jane Austen e Thomas Langlois Lefroy, dopo un breve incontro che è realmente avvenuto. Partendo quindi da un’ipotesi, mai confermata, di una fitta corrispondenza fra i due, la Frontali ci racconta le loro storie, la loro vita e soprattutto ci fa una fotografia dell’epoca (si inizia dal 1796), delle convenzioni sociali, della questione femminile, del mondo che ruotava attorno ai due protagonisti.

Premetto subito che non sono una grande fan della Austen, non ho nemmeno ancora letto Orgoglio e pregiudizio, e che mi sono affacciata al romanzo storico da sempre con circospezione, imparando ad amarlo tanto solo negli ultimi anni. Quindi non sono così ferrata sui lavori della famosa scrittrice, cosa che credo mi abbia precluso un po’ la godibilità di questo libro, che è proprio un inno all’autrice, oltre che all’amore, quello dei grandi scrittori, anche platonico, molto tormentato e ostacolato. Pur però non riconoscendo ogni citazione o allusione, ho apprezzato tantissimo la capacità straordinaria di ricostruzione storica. Non dovrei stupirmi, questa autrice ha più volte dimostrato cura e precisione nei suoi scritti e anche stavolta sono riuscita proprio a respirare l’aria dell’epoca, i suoi conflitti, le sue convenzioni sociali. Bravissima davvero.

La Frontali inoltre ha, di nuovo, dimostrato che è una regina nello scrivere in forma epistolare. Stavolta oltretutto le lettere erano solo a firma di Tom, quindi è stata bravissima nel mantenere informato il lettore anche sulle risposte che non ha potuto leggere, anche se devo ammettere che avere un solo soggetto alla lunga l’ho trovato un po’ pesante.

Forse sapendo già la storia dall’inizio (spiega proprio nell’introduzione i riferimenti storici precisi), sono stata meno coinvolta, lo stesso però ho letto con piacere questo libro che mi ha fatto pure venire voglia di recuperare i titoli che mi mancano della Austen e di guardare il film Becoming Jane.

Consiglio la lettura di questo libro soprattutto a chi ha amato la Austen, ma anche a chi ama i libri molto curati.
Voto: 4*

Leggete libri epistolari?
Le altre recensioni:
Grazie a Dolci per la grafica


13 commenti:

  1. Ho letto un solo di libro della Frontali, La chioma di Berenice, e ricordo che mi era piaciuto molto, mi piacerebbe leggere altro di lei, anche perché leggo sempre pareri ottimi sui suoi scritti.

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    1. io adoro questa autrice, tanto, soprattutto nella saga della sposa

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  2. Io, come te, quando ho letto questo libro non avevo ancora conosciuto la Austen come autrice. Eppure Amalia è riuscita a conquistare anche me. Sono contenta che ti sia piaciuto anche questo

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  3. Uao, questo libro - che non conoscevo - mi ha attratta già dal titolo....anche perché io adoro la Austen. Grazie della tua bella recensione: credo proprio che lo leggerò.

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