Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria e ora gestita da me e Chicca. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.
La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante.
Questa volta ha scelto tra le recensioni di Chicca del blog Librintavola, e ha scelto questo titolo.
Il libro:
Autrice: Stefania Crepaldi
Titolo: Di morte e d'amore
Editore: IoScrittore
Data di pubblicazione: 24 marzo 2022
Pagine: 200
Serie: La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta
Trama:
La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta, apprendista pasticcera, investigatrice suo malgrado
Le mani di Fortunata sono magiche. Sanno prendersi cura di uomini e donne, con dolcezza e premura. Lavano, vestono, abbelliscono e rasserenano, passano delicate sulla pelle e sul viso. C’è solo un problema: i corpi cui Fortunata provvede sono quelli dei defunti. Lei è infatti l’ultima discendente di una stirpe di becchini, la più antica di Chioggia. Per questo suo padre, un uomo congelato nel dolore per la morte della moglie, vorrebbe che lei ereditasse l’impresa di famiglia. Per questo Fortunata è fin dall’adolescenza vittima dell’ignoranza e della superstizione dei suoi paesani. Il suo sogno sarebbe quello di diventare pasticciera, e mettere le sue mani così abili al servizio della gioia e della festa e non del lutto. L’occasione le si presenta quando viene assunta per uno stage nel catering dei fratelli Mengolin, famosi ristoratori veneziani. Per Fortunata potrebbe iniziare una nuova vita, ma il primo giorno di lavoro, durante lo sfarzoso matrimonio della figlia della famiglia Boscolo, il padre della sposa muore in circostanze poco chiare, e i sospetti sembrano convergere proprio sulla giovane tanatoesteta. Così Fortunata, per salvarsi, dovrà improvvisarsi investigatrice. E nel suo cammino così difficile il destino le offrirà uno strano alleato, un uomo misterioso quanto affascinante…Un romanzo giallo che intreccia sorrisi e dolori, con una protagonista piena di voglia di vivere e di amare che fa i conti con la malvagità e l’avidità del mondo, sullo sfondo magico di Chioggia, città magnifica che a volte sembra vivere di vita propria.
È strano tornare dopo tanto tempo a scrivere una recensione, approcciarsi ad un libro pensando di dover poi scriverci su una recensione. Scegliere dall’amplissima libreria di Chicca, era proprio ciò che ci voleva per ricominciare questo tortuoso viaggio, non solo perché ha un numero quasi infinito di libri, non solo perché spazia da un genere all’altro, ma proprio perché io e lei abbiamo molti gusti in comune.
Ho scelto, quasi senza esitare, il primo libro di Stefania Crepaldi, anche se ero terrorizzata dall’approccio con una scrittrice che, per evidenti motivi, conoscevo già, anche se solo come autrice di recensioni e per il lavoro che lei svolge, l’editor.
Come sempre, non vorrei soffermarmi sulla trama perché facilmente rintracciabile altrove, ma invece sugli effetti, tutti positivi, che tale lettura ha causato in me. Intanto un genere giallo, che tra una challenge e l’altra, non si sa come, ma cui sono riuscita ad approcciarmi e addirittura ad apprezzare negli anni, uno di quelli che si fanno leggere in un paio di giorni, uno di quelli che non ti fanno accapponare la pelle, anche se parlano di morte, anche se la protagonista è una tanatoesteta, una che con la morte ha a che fare da quando è nata.
La scrittura è molto scorrevole, concisa ma anche ricca di dettagli, che aiutano non solo a trovare il filo tra le varie scatenate vicissitudini che incontra sul suo cammino la protagonista, Fortunata di nome ma che sembra, invece, attirarsi le disgrazie come un parafulmine, ma soprattutto a far chiarezza nella mente della stessa Fortunata.
Nella vita fa la tanatoesteta nell’azienda funebre del padre, non per sua scelta, ma per continuare quella che il genitore ama ricordargli spesso essere l’azienda di famiglia, ma in realtà lei vorrebbe solo seguire il suo sogno: diventare una pasticcera.
Ho subito sentito un legame stretto e forte con la la protagonista che, suo malgrado, si trova in mezzo ad un omicidio e pure ad esserne reputata la colpevole, perché ho visto la sua sofferenza in questa continua tensione tra ciò che deve fare e ciò che, invece, vorrebbe fare, della sua vita, del suo lavoro, dei suoi sentimenti. Mi ha fatto anche tanta tenerezza vederla strattonare da una parte, che erano i suoi affetti, e dall’altra che erano le sue reali inclinazioni, la pasticceria il mare e l’amore. E, nonostante tutto remasse contro di lei, è riuscita a restare in piedi, a far accettare in qualche modo il suo sogno al padre, anche con l’aiuto di una nonna straordinaria, è riuscita comunque ad essere se stessa.
Un unico neo? È finito troppo presto! Mi rincuora sapere che sì, sono arrivata un po’ tardi rispetto alla sua prima pubblicazione, ma che almeno avrò già il secondo pronto per essere letto!
Voto: 4*
Le altre recensioni:
Leggendo la trama ho pensato a molti personaggi della narrativa contemporanea, ma anche a figuere di molte fiction che vanno in onda ultimamente, e devo dire che già così ero incuriosita, poi la tua recensione mi ha convinta, sono davvero curiosa di leggere questo romanzo
RispondiEliminaVorrei leggere le storie di questa autrice già da un po', la tua recensione conferma questa scelta. Dovrò programmare la lettura.
RispondiEliminabentornata Ludovica, mi erano mancate le tue recensioni! Sono contenta che fortunata ti sia piaciuta, vedrai anche il secondo ti piacerà ne sono sicura!
RispondiEliminaFinito ieri anche io! Ho un pensiero un po' diverso dal tuo ma è interessante vedere come le nostre opinioni siano ben articolate in entrambi i casi.
RispondiEliminaUh anche io ce l’avrei da leggere come collaborazione da un po’ ma ho sempre rimandato. La tua recensione però mi fa venire voglia di decidermi!
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