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sabato 24 settembre 2016

Recensione "Viola, vertigini e vaniglia" di Monica Coppola


Autrice: Monica Coppola
Titolo: Viola, vertigini e vaniglia
Editore: BookSalad
Data di pubblicazione: 11 maggio 2015
Pagine: 270

Trama:
La vita di Viola è in fermento: una casa nuova tutta per sé, il ritorno della sua migliore amica Emma da New York e soprattutto l’incontro con Tancredi, affascinante editor che la coinvolge in un progetto editoriale. E anche se si tratta solamente di scrivere racconti su di un buffo tacchino, Viola decide di non lasciarsi sfuggire questa occasione: si licenzia dal call center e inizia a inventare storie sul Tacchino Poldino. Al suo fianco c’è Emma che, oltre ad occuparsi delle illustrazioni, movimenta le sue notti.
Viola è decisa a raggiungere la vetta e tra le assillanti richieste delle strampalate zie, i diverbi con la madre e la cugina Archistar, tutto sembra procedere per il meglio. Sembra, perché il progetto rischia di andare a monte. E mentre sta per sprofondare di nuovo nel “pessimismo cosmico” ecco che tutti iniziano a comportarsi in modo strano: l’editore si disinteressa della stroncatura, la zia preferita parte all’improvviso, Emma diventa evasiva e indecifrabile e l’Archistar le sventola sotto il naso un misterioso biglietto giallo. 
E la bufera di neve che la sorprende durante un viaggio porterà una soluzione per i suoi guai o ulteriori complicazioni?




Viola è una ragazza allegra, con una famiglia al femminile tutta con nomi floreali. Ha un'amica di quelle con la A maiuscola, che purtroppo vive lontano, ma che è presente nei suoi momenti importanti. Ha una cugina praticamente perfetta che brilla di luce propria, piena di affetto e riconoscimenti, che fa restare la povera Viola nell'ombra all'interno di casa sua. Ma soprattutto ha un sogno: da accanita lettrice, ha scritto un libro e vorrebbe pubblicarlo. Le sue (dis)avventure iniziano al Salone del libro, dove perde il suo manoscritto e fa un incontro importante, che le stravolgerà la vita. Ma sarà poi così? E' veramente quello il suo sogno? E la perfezione patinata di Matilde è reale ed è l'unico motivo per cui si sente sempre in difetto?
Questo libro è allegro e spumeggiante, fa ridere e si legge veramente in fretta. Ma nel contempo mi ha fatta anche riflettere molto.
Ho conosciuto l'autrice di persona, è dolce e bravissima e questo suo carattere solare traspare nel libro. Scritto benissimo, non annoia mai e si fa leggere praticamente da solo.
Poi devo dire che mi sono ritrovata in molte cose. Innanzitutto è ambientato a Torino e dintorni, ho riconosciuto molti luoghi. E chi non ha avuto una cugina perfettina? La mia si chiama Barbara e c'è sempre stata rivalità, fin da piccole. A differenza di Viola e Matilde non c'è mai stata quella complicità e, mentre da piccola pensavo di essere la vittima in questione, crescendo ho capito di avere le mie colpe. Esattamente come Viola. Ho apprezzato la maturità del personaggio, nonostante il libro sia improntato sulla leggerezza.
E cosa c'è di più bello che rincorrere i propri sogni? Anche se si cade per raggiungerli.
Per una volta non devo essere la copia imperfetta di qualcun altro migliore di me: nessuna femme fatale per gli appuntamenti al buio, nessuna scribacchina di tacchini per Favolandia e nemmeno una manager rampante come vorrebbe mia madre.
Credo di aver deviato un po' dalla solita recensione della trama, ma questo libro mi ha lasciato qualcosa proprio nel profondo, oltre l'allegria.
Ne consiglio a tutti la lettura, i capitoli corti la facilitano e il finale non è così scontato, anche se a parer mio perfetto. E le zie floreali danno quel tocco di simpatia in più che fa piacere!

Avete letto questo libro? Vi incuriosisce?



8 commenti:

  1. Mi mancava giusto una recensione su Viola, per farmi venire voglia seduta stante di prendere in mano il libro. E la tentazione è forte: devo solo fare qualche passo, arrivo in cameretta e lo prendo ... Che sofferenza! Ancora un paio di settimane e Rosa la lettrice torna in piena attività.

    P.S. Una nota più intima di sicuro ci stava tutta nella tua recensione. E spesso sono proprio questi romanzi definiti "leggeri" a suscitarle.

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    1. Grazie Rosa, hai centrato perfettamente il mio pensiero. Appena puoi leggilo, magari subito dopo gli esami, per staccare la spina in maniera ottimale

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  2. Ciao Chiara, finalmente un libro leggere, pieno di brio, felicità, una lettura più che adatta alla sottoscritta, qualcosa di diverso... Sicuramente lo leggerò, al più presto!
    A presto
    Ella

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    1. Ciao Ella, grazie. Io spesso ho bisogno di qualcosa di leggero e bello per staccare e questo è l'ideale, leggilo

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  3. Molto carino questo libro, nemmeno lo conoscevo.
    In effetti ci sono libri che toccano nel profondo. E' normale e ho apprezzato la tua recensione deviata ^-*

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    1. grazie Anna. Ti faccio conoscere libri diversi, così come fai tu con me, che bello

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  4. Che cover sfiziosa! Già incuriosisce! ^^

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