Buongiorno, tutti presenti o ancora un po' in ferie? Siamo a fine mese e torno con questa rubrica, il Domino Letterario, cioè la scelta, insieme ad altri blog, di leggere qualcosa che in qualche modo si ricolleghi alla lettura precedente. Questo mese siamo stati tutti sul tema invernale\natalizio e io mi ricollego al precedente per libro composto da racconti. Ecco la mia lettura:
Autrice: Jeanette Winterson
Titolo: Dodici racconti di Natale
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 17 ottobre 2017
Pagine: 293
Trama:
Fantasmi irriverenti e spiriti del Natale Incontri d'amore e trabocchetti Ghiaccioli e slitte e Rane d'Argento Case stregate e Mamme di Neve Zuppa inglese allo sherry di papà Winterson e ravioli della Shakespeare and Company Dodici racconti e dodici ricette natalizie.
Io amo il Natale, mi piace l'atmosfera gioiosa e magica che si respira, mi piace restare in casa a festeggiare, ovviamente amo mangiare e fare festa. Da quando sono madre poi è tutto amplificato e più bello. Perciò in questo periodo guardo volentieri film sdolcinati e ho una tolleranza maggiore per le storie piene di buone intenzioni. Però a tutto c'è un limite.
Non sopporto il buonismo e neanche la retorica. In più i libri senza speranza mi mettono troppa malinconia e li patisco. Indovinate cosa ho trovato in questo libro? Esattamente tutto ciò.
Un insieme di racconti in cui viene sottolineato in continuazione quanto questa festa sia diventata solo un evento commerciale, quanto abbiamo dimenticato i veri valori tradizionali, quanto sia vuota la nostra esistenza e bla bla bla.
So che il Natale è diventato un cinico accaparramento di merci, ma è nostro dovere, come individui e come collettività, opporre resistenza.
Sì, per tutta la lettura di questo libro ho risposto male all'autrice, perché anche se in parte ha ragione ho sofferto nel leggerlo. Non mi piace questa cappa di negatività, di non redenzione possibile se non si torna al passato, sono cose che normalmente mi mettono di cattivo umore.
E poi, veramente, il buonismo dei personaggi che mollano tutto e diventano perfetti è esagerato. Per me è stato troppo, ero solo infastidita.
Perché avevamo imparato a vivere di corsa un giorno dopo l'altro, quando i giorni erano la nostra sola ricchezza?
Inoltre ho pure faticato a leggere. L'autrice ha un modo di scrivere che mi ha messo confusione, non capivo chi parlava e solo arrivata al secondo racconto ho capito che ognuno dei dodici aveva un'introduzione che c'entra poco con la storia ma più col Natale in generale.
La parte che precede il racconto è meramente didascalica e quindi, per me, noiosa. Scrivere racconti non è semplice, condensare il tutto in poche righe è ancora più difficile e qui l'intento non è riuscito. Il più delle volte non capivo almeno metà delle cose.
Insomma una lettura che al posto di mettermi nella giusta predisposizione al Natale mi ha irritata e basta.
Voto:
e ora le altre tappe del Domino:
Ciao Chiara! Peccato per questi racconti...sembravano promettere bene! Se sono così "moralisti", non li leggerò!
RispondiEliminaIo ho passato dei bei giorni natalizi in famiglia...adesso per il Capodanno vado un po' a vedere il "mio" mare! :-)
fai benissimo, è bello il capodanno al mare
Eliminaciao, tanti auguri di buone feste, sono una tua nuova follower, ti va di ricambiare?
RispondiEliminahttps://amoriemeraviglie.blogspot.it/
certo, passo subito
EliminaCiao, questo libro non mi ispirava sin dall'inizio.
RispondiEliminaun buon sesto senso
EliminaIo personalmente amo molto la Winterson, ha uno stile molto particolare e opinioni estremamente forti (parlo soprattutto per la sua opera di saggistica, ma non solo). Capisco come mai possa non piacere! :)
RispondiEliminaCredo proprio che sia una mancanza di compatibilità tra me e lei, non mi piace il suo stile. Sono contenta che a te piaccia
EliminaUn vero peccato davvero ma comprendo il tuo punto di vista
RispondiEliminaGrazie Susy, mi capisci
EliminaEcco, io sono un pò negativa sul Natale, ma per altri aspetti ,anche ora e soprattutto perchè ho figli XD. Certo, amo le decorazioni, le lucine, lo stare insieme, il fare festa,gli eventi tra amici e i doni desiderati ai bambini...Ma come dice il mio compagno, che è un super cinico (realista dice lui) non serve una festa commerciale e comandata per farlo. Non è detto che occorra tornare per forza al passato, ma certamente trovare un equilibrio aiuterebbe. La verità sta sempre nel mezzo.
RispondiEliminaPiù sulle mie corde ho letto In fuga dal Natale di grisham cinico come a volte piace a me :-P. Ma se sono tutti perfettini come dici o comunque lo diventano...Magari evito!
quello non l'ho ancora letto ma ne sento parlare bene, me lo segno per la prossima volta, grazie mille!
Eliminanon è stato il libro adatto a me per questo periodo
RispondiEliminaDirei che è adatto al caminetto in questo periodo XD
RispondiEliminasì davvero (però non lo butto, ho l'ebook)
Eliminamannagg! che scintille sennò! XD
EliminaVuoi la verità? Avrei voluto leggere questo libro, un po’ fregata dalla cover. Devo dire che dopo la tua recensione, non ci penso proprio a prenderlo!
RispondiEliminaIo non te lo consiglio proprio
EliminaE io ti darò ragione e non lo leggerò XD
EliminaCiao, la cover mi piace un sacco ma non credo che lo leggerlo molto presto !
RispondiEliminaLa cover piace un sacco anche a me!
EliminaNoooo che delusione... lo avevo già annotato tra le letture da fare.... ma la negatività a Natale non si può proprio leggere... :( peccato!
RispondiEliminaio non te lo consiglio proprio
EliminaMeno male che non l'ho letto allora!
RispondiEliminaDavvero!
EliminaMmm... pensavo già che, quest'autrice, non facesse proprio per me, e me lo hai confermato.
RispondiEliminaè un vero peccato
EliminaOh mamma mia, mi sa che passo proprio xD
RispondiEliminafai bene
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