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sabato 6 gennaio 2018

Segnalazioni

Titolo: Le tribolazioni di un italiano in Cina 
Genere romanzo: autobiografico, umoristico 
Casa Editrice: Booksprint Edizioni 
Pagine: 322 
Prezzo: cartaceo 19,90 euro, ebook 4,99 euro 

Trama: Il Butre è un giovane neolaureato degli anni Duemila dall'animo nerd e dagli ingenui sogni di gloria. A seguito di mesi e mesi di fallimentari colloqui di lavoro, un invitante stage in Cina lo convince a fare le valigie e volare a Pechino. Ad accoglierlo trova il fastidioso Peter, autista cinese dall'inglese incerto, il quale ben presto si rivelerà essere un truffaldino tuttofare, un pessimo uomo e un campione mondiale di sputi. Il Butre diventerà così protagonista di un tragicomico viaggio fra Pechino, Tianjin e Wuhan che lo porterà a scontrarsi con i raggiri del suo autista, a imbattersi in un amore inaspettato e a incappare in situazioni ai limiti dell'umana sopportazione. Durante il suo tentativo di punire Peter, scoprirà infine il lato chiaro di quel grande mistero chiamato Cina. “Le Tribolazioni di un italiano in Cina” è una storia autobiografica realmente accaduta e rappresenta l'inizio di un'avventura molto più grande che ha portato l'autore a vivere nel “Celeste Impero” per molti anni a seguire.

- Amazon: https://www.amazon.it/tribolazioni-italiano-Cina-Andrea-Pasquale/dp/8824908217/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1515070007&sr=8-1
- Ibs: https://www.ibs.it/tribolazioni-di-italiano-in-cina-libro-andrea-pasquale/e/9788824908214?inventoryId=85701820
- Mondadori: http://www.mondadoristore.it/tribolazioni-italiano-in-Cina-Andrea-Pasquale/eai978882490821/
- Booksprint Edizioni: http://www.booksprint.it/libro/romanzo/le-tribolazioni-di-un-italiano-in-cina#rassegnaStampa-tab
- Ordinabile da tutte le librerie d'Italia

Dati autore: 
Andrea Pasquale nasce all'inizio degli anni Ottanta in Molise. Fin da bambino dimostra scarsa propensione per lo sport e una passione sfrenata per il mondo nerd, che ben gli valgono l'attenzione dei bulletti e il soffocamento di ogni speranza di contatto con il mondo femminile. Nel 2001 si iscrive a Relazioni Internazionali. Nel 2006 vince la borsa di studio Erasmus e fa festa a Granada per dieci mesi. Qui, tra cocktail mefistofelici e donne di facile seduzione, impazzisce e dall'anno seguente comincia a prendere più aerei che autobus. Si ritrova così ad essere guida turistica in Francia, muratore in Spagna, cameriere in Giappone, studente in Scozia, stagista in Uruguay e Belgio e turista incallito. Nel frattempo, trova anche il modo di regalare qualche migliaio di euro a un costoso quanto inutile Master fighetto. Nel 2010 vola in Cina e, dopo un turbolento periodo iniziale di adattamento, trova finalmente qualcuno disposto a pagarlo non in buoni pasto. Correntemente prosegue il suo lavoro come insegnante di italiano, spagnolo e inglese presso varie scuole e università cinesi e continua imperterrito a viaggiare per il mondo.


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Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
Categoria: Narrativa storica, saga familiare
Collana: Saga della Serenella
Lingua: italiano
Copertina: flessibile
Formato: 14 x 21.60 cm
Pagine: 254
Prezzo: € 9,99  (Acquistabile solo online, su Amazon)
Prima edizione: 24 Novembre 2017

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“Torniamo all’antico, sarà un progresso!”
Giuseppe Verdi


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Romanzo finalista nazionale al Premio Letterario RAI “La Giara” 2012 – Prima Edizione



Il pane sotto la neve è un romanzo di narrativa popolare, ambientato “da qualche parte sulle colline dell’Emilia, al confine con la Lombardia, dove la provincia di Piacenza abbraccia la provincia di Pavia.”

È la saga di una famiglia contadina dai primi del ’900 fino alla primavera del 1945.
Si racconta della prima guerra mondiale, della fatica del lavoro in campagna, delle figlie che crescono e si fidanzano. Dell’arrivo della seconda guerra mondiale, della Resistenza. E dei nipoti: chi parte soldato, chi diventa partigiano.
Un mondo e una felicità fatti di piccole grandi cose. Tra politica e apparizioni della Madonna, canzoni degli alpini e orgoglio partigiano, la musica di Verdi e le passeggiate lungo il Po, innamoramenti inattesi e le gare ciclistiche di Bartali e Coppi, le recite di Natale in parrocchia e un bicchiere di vino all’osteria.
Per ricordare le nostre radici. Chi siamo e quanto ci è costato arrivare fin qua.

Un romanzo sulla famiglia e per tutta la famiglia.
Un romanzo “trasversale”, che si rivolge sia agli adulti che ai ragazzi
Una di quelle storie che si raccontavano una volta, attorno al fuoco, tutti assieme (bambini compresi). Qualcosa da condividere.

Il linguaggio è semplice ed essenziale, come lo è la gente di cui si racconta.
Molte cose sono vere. Molte altre sono verosimili.
Ci sono parti drammatiche e parti umoristiche. Come nella vita.                          

Questo romanzo è il primo della Saga della Serenella.
La serenella (o lillà) è un fiore semplice e profumatissimo. È il mondo contadino, la famiglia, la primavera dell’anima. È il simbolo di ciò che è buono e vero. Di un mondo pulito e schietto.

Ma tutto questo lo potrete capire, veramente, solo leggendo le storie della gente nata là, sulle colline al confine tra Emilia e Lombardia, nella terra dove cresce la serenella.

“La libertà, per ora, riposa sotto la neve.
Ma arriverà la primavera… e non sarà solo il grano a germogliare.”



N.B. Ogni romanzo della saga è pensato per poter essere autonomo e completo anche individualmente.

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Dove acquistarlo: https://tinyurl.com/y9bbufn4 (Amazon)
Pagina dedicata al romanzo: http://vanessanavicelli.com/pane-neve/
Pagina dedicata alla saga: http://vanessanavicelli.com/saga-serenella/

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Autrice

Vanessa Navicelli è nata in provincia di Piacenza, ma da anni vive a Pavia.
È cresciuta coi film neorealisti italiani, con le commedie e i musical americani, coi cartoni animati giapponesi, coi romanzi dell’Ottocento inglese e coi libri di Giovannino Guareschi. (Be’, sì… anche coi suoi genitori.) 

Nel 2012 con il suo romanzo “Il pane sotto la neve” è stata finalista della prima edizione del Premio Letterario "La Giara", indetto dalla RAI. Scelta come vincitrice per  l'Emilia Romagna.
Ha vinto la sezione “Scritture per Ragazzi” dello Scriba Festival di Carlo Lucarelli e vari premi con la Scuola Holden di Alessandro Baricco. Il Premio Cesare Pavese per la poesia e il Premio Giovannino Guareschi per racconti.

Ha una conoscenza discreta di Inglese, Piacentino, Pavese.
Quando passa la banda musicale di paese, si commuove; sia che suoni Bella ciao, o La canzone del Piave, o La bella Gigogin.
Ha un enorme cane bianco e nero, Angelo (70 kg di puro affetto), che le vuol bene nonostante tutti i suoi difetti. Mica poco…


Scrive romanzi per adulti e ragazzi; e storie per bambini. 


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Titolo : Tutta colpa del vin brulé

uscita: 4 dicembre 2017

Genere: romantico

Prezzo: 0,99 cents

Pagine: 76

Editore: self, su Amazon

Lei e lui:

Gioia, studentessa fuori corso di biotecnologie e cameriera in un bar
Davide: giovane informatico 
  
Trama:

Gioia sta finalmente per realizzare un sogno: un weekend d'amore in montagna con Victor, il ragazzo più bello della compagnia, un antidoto a una situazione familiare dolorosa. Ma il destino si mette di traverso: un'eccezionale nevicata manda a monte i suoi piani e sulla sua strada, a toglierla dai guai, appare Davide, il più odioso della compagnia.
Gioia accetta la sua ospitalità decisa a non uscire dai binari della cortesia, ma complice un vin brulé speziato e un po' magico i ruoli si ribaltano: chi è il più bello? Chi il più odioso? Chi il più amato? Tra propositi intransigenti e inaspettate capitolazioni tutto si confonde e il suo cuore, a sorpresa, torna a parlarle...




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Il secondo volume della serie, La Signora delle Tenebre è in promozione su Amazon, http://ow.ly/sl9G30hmITF,  acquistando il primo, Il Mago Pellegrino, si potrà scaricare il secondo gratis.


Autore: Piero Iula.
Anno di nascita: 1946.
Romanzi: Trilogia Fantasy I Fuochi Danzanti ‒ Il Mago Pellegrino, vol.1; La Signora delle Tenebre, vol.2; Il Re Folle, vol.3.

Biografia autore: dopo ben vent'anni di onorato servizio come insegnante, Piero Iula decide di diventare un artigiano e insieme alla sua famiglia mette su la migliore ditta di produzione di "figurini storici da collezione" d'Italia; modelli creati con una maestria tale da poter essere considerati delle vere e proprie opere d'arte. La stessa cura e attenzione per i dettagli si possono ritrovare nelle storie che Iula inizia a scrivere, dopo una altrettanto onorata carriera di lettore: Verne, Stevenson, Salgari e infine l'incontro con Tolkien che lo avvicina definitivamente al genere fantasy e lo ispira nella stesura de “I Fuochi Danzanti”; ponderosa saga di ben 180 capitoli e 1200 pagine, che vanno a comporre la tela su cui Iula non ha fatto altro che dipingere il suo immaginario.

 Sinossi ‒ Il Mago Pellegrino: siamo nel regno di Thera, mondo magico e teatro di una sanguinosa lotta tra le forze del bene, capeggiate da Syrion contro Baalthus, il Signore Oscuro del male. Dopo mille anni da quegli scontri, nei dintorni della città di Zaphyra, divenuta nel frattempo una delle più ricche e pacifiche dei Sette Regni, sembrano aprirsi nuovi portali che minacciano il ritorno degli antichi demoni. Aloysius Limerick Medina, ultimo dei Grandi Maghi e creatore degli implacabili Fuochi Danzanti che proteggono i confini della città, viene chiamato dal re Leothard per fare luce sulle presenze oscure. Non sa che di lì a poco, lui stesso e il suo re cadranno vittime di un terribile incantesimo che li lascerà in uno stato di vita sospesa. Le sorti di Zaphyra e dell'intero regno di Thera dipenderanno, allora, esclusivamente dal coraggio dell'erede al trono, Elinor, dotata di un grande talento nella battaglia, e del Guardiano della Foresta dei Fuochi Danzanti, al quale verrà affidato il compito di accompagnarla in un viaggio nelle terre del male, alla ricerca della Chiave di Syrion, l'unica che potrà chiudere definitivamente il passaggio tra i due mondi e spezzare l'incantesimo.
Harald Milius, mite guardiano all'apparenza senza alcun potere, e una principessa dotata solo di un spada, si metteranno sulle tracce dell'infido Rufus, inviato dal Signore Oscuro per ordire l'inganno ai danni del re. Ciò che scopriranno sarà, in loro, una forza più potente di qualsiasi magia.
Un fantasy medioevale che segue tutti i criteri del genere, a partire dalle ambientazioni che si apriranno davanti agli occhi del lettore come dipinte su una mappa, attraverso cui seguire passo passo il viaggio degli protagonisti, tra epiche battaglie, sortilegi e colpi di scena.

Formato: ebook mobi per kindle, cartaceo 6”x9”.
ASIN: B077BJ3GQS.
ISBN: 1973530309
Prezzo: 6,99€  ‒ 13,42€

Estratto: Harald avrebbe voluto gridare, avvertire quella persona, che vedeva muoversi nella radura, che di lì a pochi minuti i Fuochi Danzanti si sarebbero attivati e non ci sarebbe stata nessuna possibilità di scampo.
Sapeva che sarebbe stato inutile. Il vento spirava in direzione contraria e la sua voce non sarebbe arrivata così lontano; non avrebbe comunque potuto far nulla per salvare quella persona e i suoi animali. La situazione drammatica in cui si era improvvisamente trovato, gli fece accantonare il proposito di esplorare la valle boscosa oltre la cresta. Cominciò subito a ridiscendere il declivio che aveva appena faticosamente salito, dirigendosi veloce verso la radura. Sentiva il dovere morale di accertare chi fosse quell'uomo, o donna, che era andato incontro ad una morte rapida ed ineluttabile.
Voleva tentare di capire perché quell'uomo si trovasse, di notte, nella Foresta Proibita e voleva raccogliere informazioni per fornire ai Guardiani della Legge di Zaphyra un rapporto il più esauriente possibile sull'accaduto. Aveva appena iniziato a scendere quando, intorno a lui, i Fuochi si accesero. Erano dappertutto, sotto la volta buia della foresta.
Lui era il Guardiano della Foresta e i Fuochi lo rispettavano, tenendosi sempre ad una decina di metri di distanza da lui. Fu costretto a rallentare la sua discesa perché il declivio era scosceso .
I Fuochi non si avvicinavano troppo a lui, e il terreno che i suoi stivali calpestavano poteva nascondere buche o radici sporgenti e, se fosse caduto malamente, non ci sarebbe stato nessuno a venire in suo aiuto.
Mentre scendeva, avvertì l'odore di un fuoco di legna.
Com'era possibile?
Capitava, anche se raramente, che si accendesse qualche piccolo incendio durante la stagione secca, ma mai nel folto della foresta., e poi aveva piovuto di recente e il terreno era ancora umido.
Si fermò un attimo ad annusare l'aria.
Si! Non c'era dubbio! Quello era l'inconfondibile odore di un fuoco di bivacco!
C'era qualcosa che non quadrava in quella storia.
La persona che aveva visto dall'alto si muoveva nella radura con calma e naturalezza, e non sembrava avere alcuna paura di quello che sarebbe successo di lì a poco.
O era inconsapevole che i Fuochi si sarebbero attivati al calar del sole, e questo gli sembrava improbabile, oppure... oppure aveva trovato il modo di non essere attaccato e ucciso.
Tra poco sarebbe arrivato al limite del vasto spiazzo erboso e avrebbe trovato risposta ai suoi dubbi.
Il declivio si era molto addolcito e Harald poté vedere, poco lontano, le fiamme di un piccolo fuoco.
Harald era capace di muoversi nella foresta senza produrre il minimo rumore. Cominciò ad avanzare con cautela, avvicinandosi silenzioso come un'ombra al piccolo accampamento.
Si acquattò tra gli arbusti al bordo della radura, e finalmente riuscì a scorgere con chiarezza il bivacco illuminato dal fuoco scoppiettante.
Un cavallo grigio e un mulo, legati ad un arbusto a pochi metri dal fuoco,  brucavano tranquillamente l'erba alla portata dei loro musi.
Dalla parte opposta del falò sedeva un vecchio con una corta barba e folti capelli candidi tagliati appena sopra le spalle.
Aveva montato sul fuoco un treppiede di ferro a cui era appesa, con una corta catena, una pignatta da cui usciva un filo di vapore e un appetitoso profumo di stufato. Quando l'odore del cibo raggiunse le narici di Harald, il suo stomaco, vuoto da troppe ore, emise un lieve brontolio, rammentandogli che l'arrampicata e la successiva rapida discesa l'avevano lasciato affaticato ed affamato.
Distolse il pensiero dall'idea del cibo e ricominciò a muoversi silenzioso come un gatto.
Voleva aggirare il bivacco fino a portarsi alle spalle del vecchio; da lì aveva meno probabilità di essere visto e sentito e avrebbe potuto avvicinarsi un po' di più per tentare di capire chi fosse l'intruso nella sua foresta.
Improvvisamente fu colpito da un dettaglio che prima, per la sorpresa e l'agitazione, non aveva notato: i Fuochi si tenevano a distanza dal bivacco per un raggio ben maggiore di quello a cui si tenevano discosti da lui: la zona libera dalla loro presenza aveva un raggio di almeno trenta metri!
Sapeva che nessun Mago o Incantatrice, malgrado in molti ci avessero provato, era mai riuscito a produrre un incantesimo di protezione efficace contro i Fuochi Danzanti: troppo complesso e potente era il costrutto magico che li aveva generati!
Il mistero si infittiva e il suo desiderio di sapere diventava sempre più impellente. Doveva però agire con prudenza.
Lo sconosciuto avrebbe potuto avere mille motivi per tenere nascosta la sua presenza nella Foresta Proibita, e Harald sospettava che non gli mancasse la capacità di eliminare qualunque testimone sgradito.
Continuò la sua silenziosa manovra di aggiramento, fino a portarsi alle spalle del vecchio, a non più di una dozzina di metri di distanza.
Si acquattò al riparo dei cespugli e cercò di calmare i battiti del suo cuore.
Ora poteva osservare la figura intenta a tagliare qualcosa con un coltello: i piccoli pezzi cadevano in una ciotola che teneva in grembo.
Con un gesto improvviso l'uomo si alzò, rivelando un'agilità sorprendente per un vecchio canuto, si avvicino alla pignatta che borbottava sulla fiamma e vi lasciò cadere dentro ciò che aveva appena finito di tagliare.
Con un lungo mestolo di legno rigirò gli ingredienti e si portò alla bocca un boccone fumante.
«Ottimo! È quasi pronto! Cara Blanche, tu e il tuo amico avete già riempito lo stomaco e adesso tocca a me! Non pensavo di essere così affamato fino a quando non ho sentito il profumo dello stufato. Con l'aggiunta di un po' di Fungo della Vita sarà un piatto da fare invidia alla cucina di un re».
Il vecchio aveva parlato con il suo cavallo, anzi, giumenta, visto che l'aveva chiamata Blanche.
Senza un reale motivo sentì la tensione e la paura che si allentavano.
Chi era capace di rivolgersi in modo così gentile e familiare ai suoi animali non poteva essere una persona malvagia.
Il vecchio si risedette e cominciò ad armeggiare in una sacca che teneva accanto.
Ne estrasse un'altra ciotola di legno e un paio di cucchiai, anche loro di legno.
Poi la sua voce profonda e gradevole echeggiò ancora nella foresta.
«Allora, ragazzo! Non sei ancora stanco di girarmi intorno come un avvoltoio? Lo stufato di coniglio è quasi pronto e ce n'è a sufficienza per tutti e due. Ti consiglio di non rinunciarci perché non avrai altre occasioni per assaggiare una simile prelibatezza».
Harald rimase senza fiato. Era a lui che lo straniero si era rivolto, come se lo stesse aspettando per un invito a cena.
Era sicuro di non aver fatto il minimo rumore, né poteva averlo visto perché non era mai uscito dalla protezione degli alberi. Chi era mai quell'uomo che, semplicemente fermandosi in una radura e preparando la sua cena, aveva dato mostra di possedere grandi poteri?
Una parte della sua mente gli suggeriva di darsela a gambe con tutta la velocità di cui era capace, ma il desiderio di sapere ebbe il sopravvento, e lui rimase lì, piantato come un piolo, con la mascella cadente e gli occhi sgranati. «Avanti, ragazzo! Non continuare a fissarmi la nuca e fatti vedere! Non ho alcuna intenzione di farti del male e poi dobbiamo parlare. Io ho tante domande da fare a te e tu ne hai altrettante da fare a me. Potremo soddisfare la curiosità di entrambi davanti ad un piatto fumante invece che giocare a rimpiattino».
Harald si riscosse, si drizzò in piedi e costrinse le sue gambe, improvvisamente malferme, a muoversi verso il fuoco e il misterioso personaggio che l'aveva appena invitato a dividere la sua cena. 




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