Recensione "Gemina" di Amie Kaufman e Jay Kristoff

La stavate aspettando? Eccola qui, la recensione del primo libro letto nel 2018. Se l'anno prosegue come è cominciato non so se sopravviverò, anche se ho iniziato in super bellezza non credo che il mio cuore possa sopravvivere!

Autori: Amie Kaufman e Jay Kristoff

Titolo: Gemina

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 31 ottobre 2017

Pagine: 659

Serie: Illuminae File_02

Trama:

Hanna sapeva che traslocare in una stazione spaziale ai confini della galassia sarebbe stato un brutto colpo per la sua vita mondana. Nessuno però le aveva detto che sarebbe potuto costarle la vita. La saga di «Illuminae File», cominciata con le peripezie di Kady ed Ezra, prosegue a bordo della stazione spaziale Heimdall, dove due nuovi protagonisti dovranno affrontare le conseguenze di una seconda offensiva BeiTech. Hanna è la viziatissima figlia del capitano della stazione, Nik il rampollo di una famigerata famiglia di criminali. Alle prese con la vita di bordo nella stazione spaziale più noiosa della galassia, i due non possono certo immaginare che Kady Grant e la Hypatia sono in viaggio verso la Heimdall con la notizia dell'invasione di Kerenza. Quando una squadra d'assalto della BeiTech invade la stazione, Hanna e Nik saranno costretti a collaborare per difendere quella che è ormai diventata la loro casa. A complicare tutto, la presenza di predatori alieni che fanno fuori l'equipaggio un uomo alla volta. Hanna e Nik capiranno presto che in gioco non c'è soltanto la propria sopravvivenza: nelle loro mani hanno il destino di tutti i passeggeri della Hypatia, e forse dell'universo intero. Tranquilli, però. Hanno tutto sotto controllo. Almeno sperano.

Recensione Illuminae File_01

Avvertenze: sono ancora del tutto scombussolata da questa lettura, non ho idea di come farò a raccontarvi le mie impressioni. Inoltre non sarò obiettiva ma sarà un parere del tutto dettato dalla moltitudine di sensazioni che ho provato e sto continuando a provare.

Questo libro l'ho guardato per due mesi. L'ho comprato a Lucca, al comics, è il mio autoregalo di compleanno, e l'ho messo sul comodino subito, pronto per essere letto. 

Un po' per impegni vari, ma soprattutto per paura, l'ho cominciato solo ora, in ferie e tranquilla. Ero terrorizzata, ma completamente, perché ho talmente tanto amato Illuminae che le aspettative erano giganti, anzi di più ed ero pure convinta non fosse possibile uguagliare il genio del primo libro. Quindi ero strasicura di andare incontro a una delusione. 

Ah, che bello sbagliarsi!

Questo libro è una cannonata, una meraviglia, una genialata. Non credevo di potermi stupire così tanto, la mascella mi è crollata più e più volte.

Siamo a bordo della stazione spaziale Heimdall, che sta per essere raggiunta dai superstiti dell'invasione di Kerenza, a bordo dalla Hypatia. Ma ovviamente la BeiTech, responsabile dell'attacco, non può lasciare testimoni dell'enorme cazzata sbaglio che ha commesso e quindi manda una squadra per "ripulire". Lavoro facile per professionisti abili, che però non hanno fatto i conti con Hanna e Nik. Lei è, all'apparenza, la viziatissima e frivola figlia del Comandante che però da quando è nata la allena con strategie e Krav maga. Lui è un membro di una specie di famiglia mafiosa, che opera nello spaccio di una droga ricavata da una specie di larva (brrrr, mucche mucchine). Insieme contrasteranno gli emissari della BeiTech, ma in gioco non ci sarà solo la sopravvivenza di una manciata di persone.

Parolacce. Ho imprecato e detto parolacce per tutto il tempo della lettura. L'ansia che mi ha trasmesso neanche i migliori thriller ci sono riusciti. Ho dovuto creare una chat chiamata "Gruppo di supporto a Chiara che legge Gemina", giuro! Le mie amiche Chiara, Silvia e Robby mi hanno sopportata e sostenuta, leggendo molti improperi. Amie e Jay siete dei fottuti geni! Anche un po' sadici però.

La trama non è solo avvincente, di più, molto di più. Mi ha stupita, cosa che reputavo non facile dopo Illuminae, ma il susseguirsi di eventi è veramente straordinario.

Lo stile è sempre lo stesso del precedente. Anche questo è un dossier quindi è una raccolta di files composto da relazioni, appunti, chat ecc, con la novità di illustrazioni fatte da Marie Lu. Che sono la ciliegina su una torta a 7 piani di panna e cioccolato per intenderci. Non ho per nulla faticato a seguire la storia, ma non avevo avuto difficoltà neanche con Illuminae. Forse però questo è ancora più scorrevole, 659 pagine che ti scivolano via. Infatti io ho volutamente rallentato la lettura, non volevo che finisse. Avevo voglia di scoprire tutto ma la paura di terminarlo, perché poi come faccio ad aspettare Obsidio?

Il libro quindi è di nuovo una piccola meraviglia già solo a guardarlo, sfogliarlo. Pieno di particolari (di nuovo han fatto morire un mucchio di autori famosi) che vanno gustati pian piano, messi insieme però a una trama che ti trascina. La cura del dettaglio fa proprio la differenza, tutto il libro è un insieme di cose messe lì apposta, fatte in un certo modo. 

I personaggi poi sono straordinari. Non credevo che potessero eguagliare Kady e Ezra ma con Hanna e Nik (e Ella) se la giocano eccome. E poi AIDAN, sospiro solo a pensarci. Non solo i principali, anche i secondari. Me li vedevo proprio e per alcuni avevo pure l'ausilio di immagini.

È adatto anche a chi non ama la fantascienza, quella classica. È qualcosa di diverso, unico. Diretto e con quel tocco di ironia che proprio non guasta, anzi. 

L'unico appunto che mi viene da fare è che c'è un particolare che si ripete, c'era già in Illuminae e io me l'aspettavo. Mi ha fatto pure piacere leggere quella determinata cosa, però mi ha anche un pelino dato fastidio. Ma è dettaglio microscopico che si perde in mezzo alla magnificenza. 

Non so se sono riuscita a darvi un'idea della grandiosità di questo libro, ma per chi mi conosce dico questo: l'ho trascinato due giorni in più perché non volevo che finisse. Mi capita con quei libri che lasciano il segno di soffrirne la mancanza ancor prima di finirli e quindi di rallentare, gustarmeli con calma, parola per parola. Di impormi pause più o meno lunghe per metabolizzare il tutto. Il risultato è che ora tutto il resto mi sembra scialbo. E canticchio Dammi il mio lecca lecca...

Voto:

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