Titolo: Vittoria
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 19 aprile 2018
Pagine: 267
Trama:
Vittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e di certo non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un’amica che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese di quarantasei anni con alle spalle alcune pubblicità di successo, Vittoria è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita, sostenuta da un valido bagaglio di buon senso, dall’ironia e dal suo grande amore: Federico.
Quando però lui se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le crolla addosso. Disorientata e in piena crisi creativa, Vittoria si ritrova al contempo senza compagno, senza lavoro e con l’angoscia di non sapere più cosa le riserva il futuro. A corto di opzioni e di soldi per pagare le crocchette a Sugo, il suo fidato gatto, finirà per fare quello che ha sempre disdegnato e che, suo malgrado, le riesce benissimo: leggere i tarocchi a una pletora di anime gentili che, come lei, hanno il cuore spezzato. Tra la carta dell’Eremita che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party lisergico, ritroverà anche la creatività, scattando fotografie ai suoi clienti e arrivando a inventarsi una nuova professione: la fotomanzia.
Cosa succede se hai quasi 46 anni e ti ritrovi col cuore spezzato e senza lavoro? Che ti devi reinventare, ecco cosa capita. Anche a Vittoria, la protagonista di questo libro.
Non è mai un lavoro pulito amputare il futuro.
Amo lo stile di Barbara, mi piace quel tocco di ironia che riesce a mettere in ogni cosa, senza togliere profondità agli argomenti trattati. Questo suo ultimo lavoro è diverso da quelli letti in precedenza, direi più maturo, nell'accezione bella di questo termine.
Povera, incompresa e sfruttata libertà, usata come una deresponsabilizzazione a tempo indeterminato.
La storia scava nella profondità dell'animo di Vittoria portando alla luce però situazioni e sentimenti comuni. Uno spaccato di realtà moderna, che molto fa riflettere.
Federico (cit. un egocentrico narcisista sempre in cerca di complimenti e approvazione), che ha mollato Vittoria per una sua presunta crisi esistenziale, la sua incapacità di far parte di un rapporto, di superare la quotidianità, riservando però ai social tutte le parti belle del suo carattere, per me è un sintomo di questa società. Molte persone vivono due vite parallele, quella reale e quella che vorrebbero, nutrendosi dei like e dei seguiti che facebook o instagram possono donare.
Attenzione! Il libro non fa una critica al mondo dei social, io per prima sarei ipocrita a farla visto che per me è una parte importante del quotidiano, ma pone interesse all'uso falsato che a volte le persone ne fanno. Il bisogno di adulazione mediatica unito all'incapacità di costruire un rapporto vero. Mi ha fatto riflettere molto.
Giudizi, cumuli di giudizi che ti si appiccicano. E che a volte ti appiccichi da sola.
Altro argomento molto attuale è la mancata valorizzazione dei lavori artistici. Proprio vero che uno su mille ce la fa ma gli altri 999 vengono considerati alla stregua di persone con un hobby discutibile e poca voglia di fare. Sono una ragioniera, molto quadrata, ma immagino con che pena i fotografi, gli scrittori, i pittori ecc. debbano cercare di sbarcare il lunario, accontentandosi di ripiegare in qualcosa di simile. Esattamente come fa Vittoria, che diventa cartomante e inventa la Fotomanzia, senza peraltro crederci. Scoprendo però un mondo di persone e riuscendo a creare arte anche lì. Un insegnamento bellissimo.
Guardare una persona, farle sapere che è bella, speciale, che può interessare a qualcuno, era anche questo che facevo.
Mi è piaciuto molto anche lo sguardo alle relazioni, familiari e di amicizia. L'importanza fondamentale di quest'ultima per supplire anche a mancanze delle prime. Così come il rapporto con gli animali domestici, in questo caso il gatto Sugo, fedele compagno di ogni giorno.
È un libro che fa riflettere molto, fa arrabbiare ma anche sorridere. Un libro profondo e intenso che si deve gustare pian piano e nel momento giusto. Una conferma per un'autrice che stimo sempre più e che ho avuto la fortuna di conoscere di persona.
L'ho amato moltissimo e sono felice ad ogni nuova recensione positiva che leggo.
RispondiEliminaGrazie.
Lea
Ho appena letto la tua recensione e questo romanzo è veramente da regalare alle amiche, soprattutto quando sono in difficoltà. Grazie a te Lea
EliminaCiao Chiara! Questo romanzo sembra davvero simpatico...e tu sei venuta proprio bene in foto :-)
RispondiEliminaMa grazie Silvia, Barbara è veramente una forza
EliminaChe bellezza! Anche tu hai conosciuto Vittoria :)
RispondiEliminaHo amato tutto di questo romanzo e soprattutto l'occhio attento su quella che, purtroppo, è la nostrà realtà, in tutte le sue sfumature.
ho letto la tua bellissima recensione Anna, fotografa proprio la realtà
EliminaQuello che scrivi mi fa pensare che questo libro potrei proprio apprezzarlo. Brava, bella recensione <3
RispondiEliminaGrazie Maryella, non sai che piacere mi fa.
Eliminaio non ho ancora letto nulla di questa scrittrice. un giorno forse lo farò ma so che ora non è il suo momento.
RispondiEliminaaspetta Chicca, così te lo godi meglio
EliminaBello parecchio, mi piace la storia, molto attuale. Vorrei avere il tempo per leggere tutto. Lo aggiungo in lista lo stesso.
RispondiEliminaMetti in lista Anna, prima o poi
EliminaMai letto nulla della Fiorio e la metto in lista!
RispondiEliminaFai benissimo Erica, io ho letto e amato anche Qualcosa di vero e Chanel non fa scarpette di cristallo, che ti consiglio insieme a questo
EliminaCiao Chiara, anche a me è piaciuto moltissimo, per me è stato uno di quei libri perfetti. Proprio come hai detto tu, l'ironia dell'autrice è presente senza però mettere sotto piano i pensieri profondi e gli argomenti tosti.
RispondiEliminaAdesso leggerò Buona Fortuna
a presto
anche io lo leggerò presto, sono curiosa
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