Buongiorno, oggi si
conclude il gruppo di lettura del secondo capitolo di questa serie, che mi sta appassionando tantissimo, più della prima volta. Per me infatti è una rilettura, ho adorato rileggerlo in compagnia, è stato
molto più interessante.
Il libro:
Autrice: Laini Taylor
Trama:
Titolo: La città di sabbia
Editore: Fazi Editore (Lain)
Data di pubblicazione: 24 aprile 2013
Pagine: 472
Serie: #2 La saga della Chimera di Praga
Dopo
aver viaggiato nello straordinario mondo de La chimera di Praga e aver
scoperto i segreti di Karou, allieva di uno stregone e talentuosa
disegnatrice, chimera dai capelli blu che si innamora pericolosamente di
Akiva, un serafino bellissimo, ecco il secondo tempo di questa
grandiosa avventura, figlia della penna di una scrittrice già finalista
al prestigioso National Book Award.
La
studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre
cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra
verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto
pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e
per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel
deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro
definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle
plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato
dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo
conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia:
quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da scene drammatiche
e scenografie impossibili, La città di sabbia porta i due protagonisti
sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo
vigore. In una dimensione fantastica descritta nei minimi particolari,
Laini Taylor dà vita a un mondo intero dove la combattuta storia d’amore
tra Karou e Akiva diventa il simbolo della lotta per la pace
universale.
Ma la speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?
Che sofferenza questo libro! Davvero un dolore continuo. Il filo conduttore tra Akiva e Karou è proprio la disperazione. L'amore rimane ma è sovrastato da tutto quanto è accaduto prima.
Che sofferenza questo libro! Davvero un dolore continuo. Il filo conduttore tra Akiva e Karou è proprio la disperazione. L'amore rimane ma è sovrastato da tutto quanto è accaduto prima.
Per fortuna non c'è solo il tormentato rapporto dei protagonisti in questo libro, ma molto di più.
Karou è diventata il nuovo resuscitatore, mentre Akiva cerca di espiare passando da essere la Sventura delle Bestie a un essere nuovo, che progetta un mondo migliore, come quello immaginato insieme a Madrigal.
Ma come possono anni di guerra essere superati? Ma soprattutto come può esserci redenzione? Non si può, da qui la disperazione di entrambi.
Ho patito un pochino tutti questi sentimenti così negativi ma l'autrice riesce comunque a mantenere un fattore fondamentale: la speranza. Non è solo nel nome di Karou, ma in tutti i personaggi che concorrono alla riuscita di questo libro: Ziri, Zuzana, Sybilis. Che si contrappongono a quelli che tentano di affossarla: Thaigo, Ten, Joram, Jael.
L'inizio del libro parte lento, con l'introduzione di molti personaggi. Per me non sono troppi, hanno completato un quadro molto complesso. Capisco che spesso possano risultare pesanti, ne appesantiscano la lettura, ma io ho apprezzato molto questo tipo di narrazione.
Diverso il mio rapporto con Karou. Continuo ad amarla molto ma fin verso metà l'avrei presa a sberle ogni pagina. Aveva dimenticato la grinta, schiacciata dagli avvenimenti e dalle nuove responsabilità. Del tutto comprensibile questo atteggiamento ma non per questo gradito.
Lo stile dell'autrice mi è piaciuto. Non l'ho trovato né lento né eccessivo e ho faticato a mantenere le tappe date dalla lettura di gruppo, nonostante per me fosse una rilettura. Di nuovo ho trovato che l'autrice sembra voglia preparare per tutto il libro i colpi di scena finali. Un inizio più lento e una fine al cardiopalma. Fiato sospeso proprio e tanta partecipazione.
Il finale lascia alcuni interrogativi e molta voglia di proseguire con la serie. Sono curiosa di scoprire cosa si inventerà l'autrice, anche perché il terzo non l'ho ancora letto e la curiosità è ai massimi livelli.
Voto:
Passate a vedere anche le altre recensioni
Vi aspetto sul gruppo facebook per parlarne insieme e presto torneremo sia con la novella, Notte di marionette e torte e subito dopo con il terzo e ultimo libro della saga, Sogni di mostri e divinità, non vedo l'ora.
Immagini prese da Pinterest
Io ho trovato questo secondo libro un po' troppo noioso… Troppo lento nella prima parte e troppo veloce nelle ultime pagine… I personaggi principali erano spenti… Karou in particolare mi ha fatto venire un nervoso che non ti dico, come te l'avrei presa a schiaffoni ogni due per tre… invece ho rivalutato molto Hazael (povero...sadica di una Taylor) e Liraz. Per me in questo secondo libro si sono invertiti i ruoli tra personaggi secondari e principali, Akiva e Karou sono passati in secondo piano invece Zuzana e Mik, Ziri, Hazael e Liraz hanno brillato di più. Speriamo che il terzo libro sia una bomba, con l'entrata in scena dei parenti di Akiva.. le premesse ci sono tutte spero solo che non vengano disilluse..
RispondiEliminasperiamo ti piaccia di più
EliminaSono felice che il libro ti abbia coinvolta, io, come ho già fatto presente nei vari interventi invece non ho sentito crescere l'interesse. Confido nel terzo episodio
RispondiEliminami dispiace, spero che il terzo ti coinvolga di più
EliminaSai che non avevo visto l'aspetto della disperazione? Effettivamente è un libro che parla proprio del dolore della perdita, della mancanza di "speranza"... bello, mi piace quando riesco a notare cose che il mio punto di vista non mi aveva fatto vedere. Grazie Chiara per questa nuovo spunto.
RispondiEliminaGrazie a te! Anche io amo leggere diversi pareri per lo stesso motivo
EliminaForse manca proprio qualche collegamento in più tra Karou e Akiva. Sulphurus per me ritornerà di nuovo nel terzo libro! Non riesco a perdere la speranza!
RispondiEliminala speranza! Filo conduttore del libro, ci spero anche io
Eliminaeffettivamente il tuo punto di vista è molto più ampio del mio e ammetto di essermi soffermata su tutta la parte che meno mi ha colpita.
RispondiEliminapurtroppo la noia che mi ha accompagnata nella lettura non mi ha permesso di vedere più in la del mio naso.
si vede che quello che ti ha colpito di più è stato la parte negativa. Per me è stata pure una rilettura, si colgono molti più particolari
EliminaCome sempre in sintonia! Bello il libro e bellissima la recensione, mentre la leggevo mi accorgevo di come anche tu abbia colto questo sensazione di dolore e disperazione presente in tutte le pagine!
RispondiEliminaGrazie Cristina, ci capiamo noi!
EliminaChe la disperazione sia di fondo è assolutamente vero! Anche se come concludo io nel Gdl " e parlatevi!".
RispondiEliminaIl libro, nonostante la lentezza iniziale, mi ha coinvolta e sono felice di leggere il terzo con voi.
non vedo l'ora di cominciare!
EliminaAppena finito! Io.... non ho parole! A caldo,ti dico che probabilmente mi è piaciuto più del primo! Domani,quando tornerò ad essere una lettrice razionale, saprò dirti altro!! Mi butto sulla novella😍
RispondiEliminavoglio leggere la tua recensione, la esigo!
EliminaVero Chiara, la disperazione è il filo conduttore di questo secondo romanzo. Nonostante la lentezza iniziale, i capitoli finali mi hanno coinvolta parecchio per cui sono ben felice di proseguire con il terzo volume. La situazione è talmente catastrofica che penso ne vedremo di tutti i colori :)
RispondiEliminaSono così contenta di averti con noi che se anche non ti piacesse sarei felice lo stesso
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