Recensione di Ludovica - Tu leggi? Io scelgo! - "Warcross" di Marie Lu

Buongiorno lettori, oggi tocca a Ludovica, per questa rubrica che amo molto, nata dall'idea di Rosaria. Se vi facesse piacere partecipare fatemi un fischio.

La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante. A lei questa volta è capitato il blog di Sterfania, Io leggo e ha scelto questo libro, che ho letto pure io e amato tantissimo e consigliato all'universo mondo (la mia recensione la trovate qui).

Autrice: Marie Lu

Titolo: Warcross
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 3 aprile 2018
Pagine: 323

Trama:
La mania ha preso piede dieci anni fa, e oggi Warcross conta milioni di fan in tutto il mondo. Per alcuni rappresenta una via di fuga dalla realtà, per altri una fonte di profitto. La giovane hacker Emika Chen sbarca il lunario braccando i giocatori entrati nel giro delle scommesse illegali. Ma l'ambiente dei cacciatori di taglie, oltre a essere pericoloso, è molto competitivo. Sempre al verde, per racimolare una somma di denaro di cui ha urgentemente bisogno, Emika hackera la partita inaugurale del Campionato di Warcross e, senza volerlo, si ritrova dentro il gioco. È certa che il suo errore le costerà l'arresto, e l'ultima cosa che si aspetta è la telefonata del creatore di Warcross, l'affascinante miliardario giapponese Hideo Tanaka, con una proposta impossibile da rifiutare. Un volo per Tokyo ed Emika si ritrova catapultata nel mondo che fino a quel momento aveva solo potuto sognare. Ma presto le sue indagini sveleranno l'esistenza di un oscuro complotto le cui implicazioni vanno ben oltre i confini dell'universo di Warcross. In questo thriller fantascientifico il lettore ritroverà le atmosfere distopiche di Ready Player One e Hunger Games, in un mondo dove la più grande scommessa è scegliere di chi fidarsi.

 

 Non sono una nerd. Non sono una malata di videogiochi, l’unico a cui giocavo da ragazzina nella sala giochi del mio quartiere era Tetris. Punto, non ho altre esperienze. Ed anche di tecnologia ne so poco, solo ciò che mi permetta di restare a galla in un mondo gestito quasi interamente dall’ hi-tech. Di fantascienza che ve lo dico a fare? Nada de nada.

Ciò non esclude, per fortuna, che possa leggere un libro che parli proprio di un videogioco e reputarlo davvero davvero bello, anzi questo è proprio un valore aggiunto. Semplice giudicare bellissimo un libro che fa parte della nostra comfort zone, un po’ più difficile quando si ha coscienza che il genere non ci appartenga del tutto, ma ci stupisce, piacevolmente, lo stesso, molto più di quanto previsto!

Divorato è dire poco, non sono proprio riuscita a fermarmi, non sono riuscita ad impormi neanche di rallentare. Sarà stata la scrittura fluida, sciolta, veloce, lineare o sarà stata la trama avvincente, per niente noiosa, ma ciò che conta è che, seppur inizialmente preoccupata dall’esito della lettura, per mie personali incompetenze letterarie, l’ho trovata davvero nelle mie corde.

Warcross è un videogioco, anche se definirlo solo tale è più che riduttivo, è proprio circoscritto al niente; Warcross ha cambiato il modo di vivere e di essere dei cittadini di tutto il mondo, e tutto grazie ad un ragazzino, tenerissimo, che io ho adorato da subito e per tutto il tempo (o quasi!), Hideo, che a soli 17 anni lo ha ideato e realizzato.

«C’è ancora gente convinta che Warcross sia un gioco stupido.

Certi, invece, lo considerano una rivoluzione.

Per me, ed altri milioni di persone, è l’unico metodo infallibile

per dimenticare i propri guai.»

Emika è la protagonista indiscussa del libro, è colei che subisce più di tutti il fascino del gioco, proprio perché a lei, in qualche misura ed un ben preciso motivo, è proibito giocarci, ma ci si ritroverà dentro, ad esserne parte integrante senza quasi neanche rendersene conto. Ad Emika è stato tolto tanto nel suo passato di ragazzina, ma ciò non ha fatto di lei una ragazza cinica e scontrosa, al contrario ciò che emerge di più in tutte le sue azioni è l’altruismo e la generosità. E questo fa di lei non solo un bellissimo personaggio, pulito, cristallino e trasparente, ma una vera protagonista, coraggiosa, pronta a lottare per le cose giuste e a rinunciare ad una parte di lei, pur di arrivare alla Verità.

Emika ha un grande amore idealizzato, ed è nei confronti dell’ideatore del gioco Warcross, colui che inconsapevolmente le ha restituito la voglia di appassionarsi di nuovo alla vita, dopo la morte del padre, e quando avrà la fortuna di conoscerlo, riuscirà a mettere da parte questa cotta, che potrebbe benissimo diventare molto di più, per un pericolo più grande e di più ampio respiro.

Come dicevo all’inizio, non è che abbia grande esperienza di realtà virtuali e a differenza di tante blogger di cui ho letto le appassionate recensioni, non ho riconosciuto chiari riferimenti ad altre realtà e ad altri giochi, perché semplicemente non li conoscevo proprio, ma la grandezza di questo libro, secondo il mio umile parere, è che sia riuscito a far entrare in gioco anche una come me.

La realtà reale e quella virtuale vanno ad intersecarsi talmente bene che non si percepisce dove finisca l’uno ed inizi l’altro. Le due realtà sono descritte così bene da farti avere DAVVERO la sensazione di essere dentro al gioco, di poterti muovere e saltare e lottare contro i nemici, come se davvero quella pedina fossi tu!

Questo libro mi ha sorpreso proprio per questo, perché mai avrei pensato di appassionarmi ad un videogioco, ma con dei protagonisti, spiccatamente intelligenti, esageratamente riservati e profondamente veri, in una realtà che tutto sembri, tranne che vera, come sono Hideo ed Emika, sarebbe stato impossibile non emozionarsi per loro crescita, non seguire le loro vicende, non rimanere a bocca aperta di fronte ad un finale che non è ASSOLUTAMENTE un finale, ma l’inizio, concitato e drammatico, di un nuovo capitolo che non voglio perdere per nessun motivo!

Voto:

Le altre tappe: