Pagine

giovedì 7 marzo 2019

Recensione "Il bacio del serpente" di Thea Harrison

Autrice: Thea Harrison
Titolo: Il bacio del serpente
Editore: Fanucci Editore
Data di pubblicazione: 13 novembre 2014
Pagine: 396
Serie: #3 Razze Antiche

Trama:
Soltanto la passione di un guerriero wyr può salvare la regina dalla follia...
Per salvare la vita del proprio amico, la sentinella wyr Rune Ainissesthai ha fatto un patto con Carling, la regina dei vampiri, senza sapere quello che lei gli avrebbe chiesto in cambio. Quando decide di andare a saldare il proprio debito, scopre che la donna è in preda alla pazzia.
Da un po’ di tempo i poteri di Carling sono diventati imprevedibili e hanno obbligato i suoi sudditi a fuggire terrorizzati. Ma l’attrazione che Rune prova per lei gli farà decidere di aiutarla: troverà una cura per il Bacio del serpente, la malattia che la sta uccidendo.
Mentre il desiderio fra i due si fa sempre più forte, cresce anche l’instabilità di Carling, che sta sfuggendo al loro controllo. La sentinella e la regina dovranno fare affidamento l’uno sull’altra, se vogliono sperare di sopravvivere al Bacio del serpente... 


Le aspettative, quelle maledette! Altissime per questo terzo libro, perché è quello di Rune santo cielo! Rune, il Primo di Dragos, il grifone affascinante e scanzonato, oltre che bello come il peccato. Rune! Ancora non mi capacito di come abbiano potuto farmi questo torto. A me sì, egocentrismo vieni a me!

La mia espressione durante la lettura infinita di questo si può riassumere così:


Sembra proprio la mia rappresentazione, perché questo libro è di una noia mortale! Non succede praticamente niente fino alla fine, dove concentra in poche righe tutto quello che avrebbe dovuto spalmare prima, come se fosse un sprint per recuperare il tempo perso.
Inoltre per quasi tutto il libro abbiamo due soli personaggi: Rune e Carling che sono una palla al piede, sia insieme che singolarmente.

Non odiatemi, ma Thea cara, dove è finito il fascino di Rune? Il suo senso dell'umorismo? Perché non li ho proprio trovati. Rune, per me, aveva un potenziale altissimo invece viene trasformato in un essere che sa solo ringhiare. Giuro che passa il 90% del libro a farlo.

Parliamo della vampira più potente del mondo. Davvero Theuccia? Me l'hai trasformata in un lagna capace solo di battere il regale piedino? Dov'è la sua forza? Ho trovato solo autocommiserazione e saccenza.

Insieme poi sono soporiferi, riescono a tirare fuori il peggio e non mi sono piaciuto per niente, mi hanno fatto solo penare per proseguire.


Diciamo che fin verso l'80% ho proprio faticato, non avevo voglia, non mi sono piaciuti nè i personaggi nè l'evolversi della storia (adesso, evolversi è una parola grossa).
Arrivata lì è come se Theaamicamia avesse pensato: Non ho fatto succedere nulla, presto recuperiamo! Ed è partita in quarta con spiegazioni tecniche/scientifiche/magiche, con lotte, battaglie, colpi di scena e destabilizzazioni varie, chi più ne ha più ne metta. Una scarica di adrenalina eccessiva, considerato il livello di apatia precedente.

Ci sono anche cose che mi sono piaciute. Dragos, Pia, Khalil e Grace. Compaiono poco ma li ho adorati, non vedo l'ora di conoscere meglio il Djinn.
Inoltre Thea scrive bene, il suo stile continua a piacermi nonostante tutto e mi ha permesso di riuscire a finire questo libro in tempi non così biblici, anche se in ritardo rispetto alle previsioni.
Ho apprezzato la spiegazione quasi scientifica finale, la descrizione del potere, anche se, forse ve l'ho già accennato, è stato troppo sbrigativa.

Voglio vederlo come un libro di passaggio, per tornare alla Harrison de Il legame del drago, mi è mancato il tocco ironico e divertente.
E come ha detto Fiorenza: Ridatemi un Dragos e nessuno si farà male!
Voto:

Con il gruppo facebook continueremo la lettura di gruppo di questa saga, spero che il quarto sia bello come mi hanno detto, incrocio anche le dita dei piedi
Voi l'avete letto? Conoscete questa serie?

23 commenti:

  1. ah ah… per me questa è una delle coppie meno riuscite assieme alla precedente, la scrittura della Harrison salva il libro ma Rune e Carling assieme non funzionano, presi singolarmente sono fantastici (Rune..) ma assieme si annullano a vicenda. il prossimo libro è decisamente meglio..sospetto che la Harrison abbia concentrato tutto alla fine stile scarica di adrenalina per rianimare il lettore dopo una si noiosa lettura...

    RispondiElimina
  2. Meglio del secondo, ma non all'altezza del primo. Il fatto che tutti lascino Dragos??? Te lo sei dimenticato???

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì vero, però aspetto l'evolversi della situazione. Poteva anche non abbandonarlo dai

      Elimina
    2. A me non è piaciuto che abbiano messo in discussione l'amicizia, come a voler dire che l'amore per Carling era più importante di tutto: non metto in dubbio che siano legami diversi e che il rapporto col compagno debba essere prioritario, ma non accetto che l'amicizia di secoli venga liquidata con tale facilità. Si tratta di un messaggio che non mi piace: amo la coerenza sentimentale.

      Elimina
    3. Hai ragione, questa cosa che si debba per forza scegliere tra amicizia e amore non ha senso, per niente

      Elimina
    4. Sì, anche perché in questo libro non c'era motivo di arrivare a tanto. Posso capire lo screzio, ma poi, per rispetto al legame che hanno condiviso, dovevano superare... passi che si separino perché le scelte di vita portano altrove - anche se si poteva evitare anche questa svolta, in molte saghe il gruppo rimane sempre unito(vedi i Fratelli e altri) - ma che addirittura rovinino un'amicizia così è inaccettabile.

      Elimina
    5. Mmm... Ci ho messo una chiave realistica.Sia Thiago che Rune si accoppiano, nel senso più letterale del termine, con due personaggi di spicco creando una situazione critica a livello politico e di equilibri. Lo screzio è forte, ma non si esclude venga superato più avanti.
      Non hanno mai rinnegato il rapporto con gli amici e spero si riallaccino i legami. Infatti Rune con gli altri si sente, con Dragos sarà più difficile, d'altronde è pure il big boss e si è beccato due dimissioni di gran danno a distanza ravvicinata. Ma se è vero che gli wyr si accoppiano, inteso come rituale psichico e fisico un pò animalesco, la compagna sale in posizione assoluta. Può non piacere, ma ci ho trovato una chiave di lettura analitica. Alla fine a Dragos è andata bene perché si è preso una signorina rara, ma lei non è "nessuno" a livello politico, anche se gode di gran fama presso gli elfi di luce. Poteva permetterselo.
      Di volumi ce ne sono ancora e la situazione può cambiare ancora molto, quindi c'è occasione per recuperare anche i rapporti. SOno curiosa circa il blasonatissimo quarto volume. Grace e Khalil mi incuriosiscono tanto!

      Elimina
    6. speriamo che questa cosa si chiarisca presto

      Elimina
  3. Non posso che concordare, anch'io mi aspettavo ben altro e sono rimasta molto delusa. Confidiamo nel prossimo libro

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. Quoto tutto!!! Ma vale la pena di proseguire... *non è uno spoiler :) *
    Amarilli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahahah, ti ho fatto paura eh? Grazie, proseguirò, sono curiosissima!

      Elimina
  6. Ciao Chiara! Ammiro la tua costanza nel leggere queste saghe...personalmente preferisco di gran lunga gli autoconclusivi! Mi spiace che questo capitolo non sia stato all'altezza dei precedenti. Buona giornata :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Silvia io sono assolutamente una lettrice seriale, senza dubbio!

      Elimina
  7. che ridere questa recensione! bellissima stupenda coglie il davvero ciò che noi lettrici abbiamo provato.
    comunque quoto dolci, per me meglio del secondo ma "poteva fare dio più"
    e quello che maggiormente mi disturba è il fatto che uno ad uno i vari wyr lascino dragos ma perchè? come se bastasse una donna a far rincoglio ... ehm rincretinire dei maschietti che fino a ieri erano l'essenza pura della maschiaggine. non ci siamo proprio

    RispondiElimina
  8. Come dicevo, il volume l'ho apprezzato e mi ha saputo coinvolgere. Ma capisco chi può non averlo apprezzato e perché.

    RispondiElimina