Buongiorno lettori e buon sabato. Tornano i Pensierini, pareri brevi di letture fatte e non recensite qui sul blog.
bla eventuale
"Tre colors" di Thea Harrison
Novella appartenente alla saga delle Razze antiche, che sto recuperando tutta con un Gruppo di lettura, questa non aggiunge nulla alla storia portante ma è sicuramente piacevole.
I protagonisti sono Gideon e Alice, sconosciuti fino a ora e tutto si svolge nell'arco di una notte. La caratteristica principale è quindi la brevità.
La parte poliziesca è più spiccata e, anche se ho capito come sarebbe finito praticamente subito, mi ha soddisfatta, è molto curata.
La parte romance invece per me è tanto veloce, avrei preferito un approfondimento maggiore. Come coppia però funzione e mi piace.
Mi sarebbe piaciuto trovare, anche solo come comparse, i personaggi principali della saga e non solo qualche accenno, mi sono mancati.
Lo stile è sempre coinvolgente e si finisce in pochissimo tempo, non annoia mai. Un racconto, che avrei preferito maggiormente ampiato soprattutto nella parte romance , ma che mi ha predisposto bene per il prossimo libro della serie.
I protagonisti sono Gideon e Alice, sconosciuti fino a ora e tutto si svolge nell'arco di una notte. La caratteristica principale è quindi la brevità.
La parte poliziesca è più spiccata e, anche se ho capito come sarebbe finito praticamente subito, mi ha soddisfatta, è molto curata.
La parte romance invece per me è tanto veloce, avrei preferito un approfondimento maggiore. Come coppia però funzione e mi piace.
Mi sarebbe piaciuto trovare, anche solo come comparse, i personaggi principali della saga e non solo qualche accenno, mi sono mancati.
Lo stile è sempre coinvolgente e si finisce in pochissimo tempo, non annoia mai. Un racconto, che avrei preferito maggiormente ampiato soprattutto nella parte romance , ma che mi ha predisposto bene per il prossimo libro della serie.
Voto:
"A neve ferma" di Stefania Bertola
Molto molto carino. Ho letto questo libro per una challenge alla quale partecipo, mi serviva un libro che parlasse di cucina, possibilmente senza troppo romance in mezzo. Stefania Bertola è un'autrice che conoscevo già e quindi mi sono buttata e ne sono stata felice.
Questo libro è allegro e direi irriverente, mentre ci racconta la storia di queste donne alle prese con lavoro, amore e famiglia, riesce a prendere in giro anche questa tendenza, che ultimamente spopola, di fare di ogni cosa un reality, soprattutto per quanto riguarda la cucina.
La protagonista quindi è proprio la pasticceria, con i vari personaggi che ruotano attorno. Anche sui personaggi l'autrice sceglie di renderli "macchiette", di stereotiparli per evidenziare vari comportamenti e anche qui prenderli in giro. Avremo quindi la timida, quella che vuole apparire, una madre non proprio esemplare, un traditore seriale, quello innamorato di un'idea ecc.
Ammetto che è riuscita a strapparmi più di un sorriso, soprattutto una volta entrata nella storia.
Una storia carina, leggera e non frivola, che prende in giro alcuni comportamenti diffusi, senza essere polemica.
Lo sfondo torinese poi a me che sono piemontese fa sempre piacere.
Questo libro è allegro e direi irriverente, mentre ci racconta la storia di queste donne alle prese con lavoro, amore e famiglia, riesce a prendere in giro anche questa tendenza, che ultimamente spopola, di fare di ogni cosa un reality, soprattutto per quanto riguarda la cucina.
La protagonista quindi è proprio la pasticceria, con i vari personaggi che ruotano attorno. Anche sui personaggi l'autrice sceglie di renderli "macchiette", di stereotiparli per evidenziare vari comportamenti e anche qui prenderli in giro. Avremo quindi la timida, quella che vuole apparire, una madre non proprio esemplare, un traditore seriale, quello innamorato di un'idea ecc.
Ammetto che è riuscita a strapparmi più di un sorriso, soprattutto una volta entrata nella storia.
Una storia carina, leggera e non frivola, che prende in giro alcuni comportamenti diffusi, senza essere polemica.
Lo sfondo torinese poi a me che sono piemontese fa sempre piacere.
Voto:
"Quest'anno non scendo" di Casa Surace
Di Casa Surace guardo spesso i loro video, li trovo divertentissimi e fatti con intelligenza. Avevo paura ad approcciarmi al loro libro perché spesso è difficile mantenere lo stesso ritmo quando si passa alla carta. Infatti per me è successo questo, è stata una lettura piacevole ma niente a che vedere con i video.
La storia è carina anche se prevedibile, mi è sembrato un collage delle varie storie viste. Hanno preso i luoghi comuni del Sud, e alcuni del Nord, e hanno costruito una trama, che regge ma mi ha dato l'impressione di già visto.
Forse perché io sono piemontese e non ho colto tutti i riferimenti, ma mi ha sì dievertito ma non entusiasmato e dopo un po' ho trovato che fosse persino eccessivo. Gli atteggiamenti sono portati all'estremo, fanno sorridere ma non c'è stato niente di più.
Carino, scorrevole, si legge in fretta e fa sorridere. Ma lascia poco. Preferisco di gran lunga guardarmi i loro video
Voto: La storia è carina anche se prevedibile, mi è sembrato un collage delle varie storie viste. Hanno preso i luoghi comuni del Sud, e alcuni del Nord, e hanno costruito una trama, che regge ma mi ha dato l'impressione di già visto.
Forse perché io sono piemontese e non ho colto tutti i riferimenti, ma mi ha sì dievertito ma non entusiasmato e dopo un po' ho trovato che fosse persino eccessivo. Gli atteggiamenti sono portati all'estremo, fanno sorridere ma non c'è stato niente di più.
Carino, scorrevole, si legge in fretta e fa sorridere. Ma lascia poco. Preferisco di gran lunga guardarmi i loro video
"Male naturale" di Thea Harrison
Seconda novella legata alla serie delle razze antiche, come la precedente slegata dalla principale, con un mazzo di tarocchi come unico filo conduttore. Leggibile quindi anche da sola, senza collocazione precisa.
Mi è piaciuta più della precedente, lo stile della Harrison è sempre molto avvincente e la storia questa volta è veramente particolare. La parte investigativa è interessante anche se sul finale viene liquidata troppo in fretta.
Mi sono piaciuti molto i personaggi, anche i secondari, ma soprattutto Claudia. L'autrice l'ha caratterizzata benissimo e ho provato subito empatia per lei. Menzione anche a Jackson, spero di sentire parlare ancora di lui, anche con brevi accenni.
L'unica mia perplessità è sul finale. Ho avuto come la sensazione che a un certo punto l'autrice si fosse resa conto di dover scrivere qualcosa di breve e avesse troncato, pure non così bene, la storia. Non ho avvertito una chiusura, anzi mi sono stupita di essere arrivata alla fine. La vicenda investigativa poi è proprio affrettata. Peccato perché, secondo me, allungandolo un po', il potenziale per qualcosa di veramente buono c'era tutto, le premesse sono lì.
Rimane comunque una storia che si legge con piacere e in fretta, il tempo di una caramella (cit.) e, anche se non aggiunge nulla al filone principale, fa tornare con piacere nel mondo delle razze antiche.
Voto: Mi è piaciuta più della precedente, lo stile della Harrison è sempre molto avvincente e la storia questa volta è veramente particolare. La parte investigativa è interessante anche se sul finale viene liquidata troppo in fretta.
Mi sono piaciuti molto i personaggi, anche i secondari, ma soprattutto Claudia. L'autrice l'ha caratterizzata benissimo e ho provato subito empatia per lei. Menzione anche a Jackson, spero di sentire parlare ancora di lui, anche con brevi accenni.
L'unica mia perplessità è sul finale. Ho avuto come la sensazione che a un certo punto l'autrice si fosse resa conto di dover scrivere qualcosa di breve e avesse troncato, pure non così bene, la storia. Non ho avvertito una chiusura, anzi mi sono stupita di essere arrivata alla fine. La vicenda investigativa poi è proprio affrettata. Peccato perché, secondo me, allungandolo un po', il potenziale per qualcosa di veramente buono c'era tutto, le premesse sono lì.
Rimane comunque una storia che si legge con piacere e in fretta, il tempo di una caramella (cit.) e, anche se non aggiunge nulla al filone principale, fa tornare con piacere nel mondo delle razze antiche.
"Caradoc. Senza pietà" di Miss Black
Un lavoro più corposo rispetto ai suoi soliti e con meno parti erotiche, decisamente più concentrato sulla distopia. Gli equilibri, più squilibri in realtà, socio-politici sono curati in maniera esemplare, senza appesantire la scorrevolezza. L'autrice è riusciuta a delineare un quadro agghiacciante e purtroppo decismente reale.
Come sempre il suo punto di forza è dato dai personaggi, per me in questo caso soprattutto quello maschile. Ho patito un pochino la freddezza, assolutamente comprendibile sia chiaro, di Sienna, metre Caradoc, che per certi versi è persino più glaciale, mi ha colpita, anche forse per il finale.
Bella la storia, i colpi di scena e soprattutto il giusto mix delle varie componenti. Un libro molto crudo, durissimo, che ho letto con un nodo allo stomaco. Seguo l'autrice da anni e questo mi sembra ancor più curato dei precedenti, come se l'autrice avesse bisogno di far sapere in qualche modo il suo pensiero su certi argomenti. Approvo e ho gradito molto l'evolversi della sua scrittura.
Voto:
Conoscete qualche titolo?
La pensiamo allo stesso modo sulle novelle della Harrison, gli altri non li ho letti
RispondiEliminaLa Harrison mi piace, ma con i libri lunghi è più completa
EliminaA neve ferma e Quest'anno non scendo li ho sul kobo, in attesa di leggerli 😊 non è ancora arrivato il loro momento, ma presto o tardi li leggerò 😊
RispondiEliminaBrava Gresi, curiosa di sapere poi il tuo pensiero
EliminaConosco a Neve ferma della Bertola. Un'autrice che mi piace molto. Ciao da lea
RispondiEliminaLea la Bertola ha fatto nascere la nostra rubrica!
Eliminasulle nostre letture comuni ci troviamo molto in sintonia. la bertola e il romanzo con il manzo in copertina non li ho letti ma mi fido del tuo giudizio!
RispondiEliminaad aprile ho abbondato con i manzi
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