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lunedì 22 luglio 2019

In due si legge meglio - "La candidata perfetta" di Sarah Pekkanen e Greer Hendricks

Buongiorno, oggi vi presento una nuova rubrica, perché non ne avevo ancora abbastanza, che ho ideato in vacanza e che prevede la partecipazione di Jules, mia preziosa amica e collaboratrice.

Adoro lei e il suo modo di scrivere, soprattutto irriverente, ma ci tenevo a fare qualcosa insieme, magari pure qualcosa di diverso. Così abbiamo pensato alle nostre infinite "chiaccherate" in chat, su libri letti da entrambe. Noi non abbiamo gusti così uguali, credo però che questo sia positivo per questa rubrica.
Nome ideato da Jules, banner come sempre grazie a Dolci.


Rubrica a cadenza casuale in cui io e Jules ci faremo una chiacchierata su un libro appena letto da entrambe.

Per questa prima volta abbiamo scelto un thriller psicologico, genere molto amato da Jules e che io ogni tanto leggo proprio volentieri, e ci siamo buttate sulla seconda opera di queste due autrici che tanto ci sono piaciute con La moglie tra di noi.


Autrici: Sarah Pekkanen e Greer Hendricks
Titolo: La candidata perfetta
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 30 aprile 2019
Pagine: 420

Trama:
Eminente psichiatra di New York cerca donne tra i 18 e i 32 anni per uno studio su etica e morale.
Compenso generoso. Anonimato garantito.
Una sola richiesta: sincerità assoluta.

Quando Jessica Farris, make-up artist squattrinata, accetta di partecipare a uno studio condotto da un certo dr. Shields, misterioso psichiatra della New York University, non sa bene cosa immaginarsi. Ma in fondo a lei interessa più che altro il compenso "generoso", e forse il brivido della novità: la sua vita è fatta di corse su e giù per Manhattan a truccare studentesse per le loro notti pazze, di tranquille serate in compagnia del suo cane e poco altro.
Eppure, nel momento in cui mette piede nell'aula 214 - una stanza asettica con soltanto un computer accesso, su cui lampeggia un: Benvenuta, Soggetto 52 - qualcosa le dice che forse è stata troppo avventata. Sincerità assoluta: ne sarà capace?
Ti senti in colpa se dici una bugia? Hai mai fatto molto male a qualcuno a cui tieni? Spieresti i messaggi del tuo partner?
Pian piano, le domande del fantomatico dr. Shields si fanno più incalzanti, più personali, più pericolose. È come se avesse capito tutto di Jess: quello che pensa, quello che nasconde. E quando le chiederà di passare dall'aula 214 al mondo reale, per lei sarà già troppo tardi per sottrarsi al gioco.
Perché Jessica Farris è la candidata perfetta per quello che il dr. Shields ha in mente. Almeno finché, ormai prigioniera di una sottile rete di lusinghe, dipendenza, e ossessione, Jess non scoprirà che la stessa sorte è toccata a qualcun'altra prima di lei
Il romanzo più intrigante ed esplosivo dell'anno, numero uno assoluto delle classifiche americane, consacra la coppia Hendricks & Pekkanen nell'Olimpo delle star del thriller. 
In nero (a sinistra) la mia parte, in blu (a destra) quella di Jules - Tutto rigorosamente privo di spoiler (e vorrei un ringraziamento grande perché con la mia socia è praticamente impossibile!)


Eccoci qui 
Mi era piaciuto il precedente libro scritto da loro, anche a te vero?


Molto. Era proprio il mio genere.




Sì, tu sei molto thriller psicologica



Vero. C'è stato un periodo in cui ho sognato una carriera come profiler.



Secondo me avresti avuto una carriera strepitosa! Dillo che ti fornisco materiale di studio ogni giorno...
Tornando a noi, questo nuovo libro cambia un pochino stile, non ha più due piani temporali ma mantiene due pov diversi, uno in prima persona e uno IN SECONDA! Quanto ti ha dato fastidio? A me all'inizio molto, poi un po' meno, ma il fastidio è rimasto


Io detesto profondamente la seconda persona (la trovo aberrante), ma in questo caso ha un suo perchè. Amplifica il senso di estraneazione.






Comunque, andando avanti con la storia, la seconda persona viene un pochino abbandonata e lo stratagemma narrativo successivo è anche più inquietante.



Hai ragione, ha il suo perché. Ma anche lo stratagemma narrativo successivo mi ha irritato un po', però non posso dire che questo mi abbia rallentato, anzi! È veramente molto ansiogeno, difficile da mollare. Tu quanto ci hai messo a leggerlo, mezza giornata? Io tre giorni, ma ero in fase rientro da ferie
Dovrei controllare le date su Goodreads, ma è stato davvero difficile staccarmi, perchè la psicologia è una mia grande passione, soprattutto quando è "deviata" come in questo caso. Mentre leggevo provavo anche io a rispondere alle domande del famoso questionario sulla moralità a cui partecipa Jess, la protagonista.


Anche io! E credo che non avrei passato neanche le pre-selezioni con le mie risposte. Io e l'organizzatore dello studio abbiamo una visione diversa della morale.
Jess mi è piaciuta molto come protagonista, trovo che sia facile provare empatia per lei. Ma la caratterizzazione degli altri due protagonisti per me è fatta altrettanto bene, fanno venire i brividi!


Concordo su tutta la linea. Jess è quella su cui ci si fa un'idea più chiara, ma gli altri protagonisti lasciano fino alle ultime pagine con il dubbio su chi sia quello più "in torto". Nessuno dei due è innocente, ma si fa fatica a capire quanto siano colpevoli e in che misura li si possa assolvere.



Davvero, ho avuto dubbi fino alla fine e credo che questo fosse lo scopo delle autrici, sicuramente lo rende un buon thriller.
A proposito di fine, mi aspettavo un colpo di scena eclatante (mi avevano abituata bene con La moglie fra di noi), quindi mi è piaciuto il finale, ma un pizzico di delusione è rimasta, di aspettativa non esaudita, non so se mi spiego (mai contenta). Nel contempo però l'ho trovata una giusta conclusione, non trovi?



Sì, ecco, se non ti soddisfa il finale posso sempre provare a immaginarne uno in cui Jess mostra le tendenze psicopatiche che le si sono risvegliate affrontando quella situazione...



Non mi dispiacerebbe se lo scrivessi sai? Ma non è che non mi abbia soddisfatta, mi aspettavo qualcosa di diverso, da lasciarmi a bocca aperta. Invece ho avuto una sensazione di giustizia, ma è mancato lo stupore.
Nell'insieme mi è piaciuto, molto, anche se ho preferito il primo. Il mio voto è 4, il tuo?


4,5: ho perso la testa per il dottor Shields.


Lo sapevo! In effetti è veramente un personaggio interessante, oltre che inquietante. A parte i gusti in fatto di abiti, che per me sono troppo sobri.
A chi lo consigli?



A chi vuole esplorare i propri lati oscuri, direi: mi sono trovata a fare spesso delle valutazioni sulle mie eventuali scelte.


Anche io e anche a guardare le mie azioni (e quelle altrui) con uno sguardo diverso.
La prossima volta scegliamo qualcosa di più frivolo, altrimenti poi diventiamo troppo serie!


Non ti preoccupare, non corro il rischio di diventare troppo seria. E se capitasse a te, ti avviserei con uno schiocco di frusta.


Lo sai che ho il diritto di prelazione sulla frusta, ma brava che mi segui, tipo badante e mi tieni in riga.
Al prossimo libro, grazie della compagnia!



Grazie a te!
 
Cosa ne dite, vi piace questa nuova rubrica? Vi abbiamo incuriositi? Avete letto il libro? Fateci sapere, alla prossima!

15 commenti:

  1. Oh una nuova rubrica che bello...tra l'altro questo libro me l'ero perso..non ho ancora letto "la moglie tra di noi"... ma lo segno..

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  2. Ciao Chiara! Non conosco il romanzo, ma è bella l'idea dell'intervista!

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    1. più una chiacchierata, ma sono contenta che ti piaccia!

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  3. Ma che rubrica TOP
    Bellissima
    Mi è piaciuto tantissimo leggere i vostri pareri mi è sembrato di entrare nella storia e adesso voglio leggere il libro!

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  4. Questa rubrica mi piace moltissimo, il primo libro di queste autrici non mi aveva entusiasmato troppo però questo sembra interessante, mi avete convinto 😅

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  5. Che bella questa rubrica! Criceti geniali escogitano sempre ottime idee.

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  6. Come sei riuscita a non far fare spoiler a Jules??? Sei una maga della persuasione!
    Bellissima rubrica😘😘😘

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    1. dovrei avere un premio speciale per evitare gli spoiler a lei! Grazie Ludo

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    2. Visto che brava? Qualche volta sono anche capace di non spoilerare!


      -Jules-

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  7. Più che "psicologica", avresti potuto definirmi "psicopatica", ma va bene lo stesso.


    -Jules-

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