Buongiorno lettori, oggi è il mio turno per questa rubrica, che adoro sempre di più, nata da un'idea di Rosaria.
La rubrica, a cadenza mensile, consiste nel leggere un libro recensito da un altro blog partecipante.
L'ordine di scelta è casuale, abbiamo usato random.org e questa volta mi è capitata Erica (la sua recensione qui), del blog Libri al caffè.
Guardando
le sue recensioni ho scelto questo libro, così finalmente posso finire questa dilogia, il primo mi era piaciuto molto.
Autrice: Cecilia Ahern
Titolo: Flawed. Il momento della scelta
Editore: DeA
Data di pubblicazione: 11 settembre 2018
Pagine: 410
Serie: #2 Flawed
Trama:
Autrice: Cecilia Ahern
Titolo: Flawed. Il momento della scelta
Editore: DeA
Data di pubblicazione: 11 settembre 2018
Pagine: 410
Serie: #2 Flawed
Trama:
Celestine è in fuga. Fino a poche settimane fa era una delle ragazze più in vista della città: aveva una famiglia che la amava, un fidanzato meraviglioso e un destino invidiabile. Ora la sua esistenza si è trasformata in un interminabile incubo. La sua vita dorata non esiste più. Celestine è finita in cima alla lista dei ricercati della Gilda. È il nemico Numero Uno. Lei infatti è l’unica a possedere le prove che potrebbero distruggere per sempre il sistema che stabilisce chi è perfetto e chi Fallato. Chi merita un futuro e chi no. Perfino il giudice Crevan, capo del tribunale che l’ha condannata, è al suo inseguimento. L’uomo crede di poter facilmente mettere alle strette una come Celestine, una ragazza che ha perso tutto: famiglia, fidanzato, amici. Ma si sbaglia. Il tenebroso Carrick non l’ha abbandonata e anzi è più determinato che mai a sostenerla, qualunque sia la scelta di Celestine. Perché adesso a decidere sarà lei. Scappare e mettersi in salvo, o rischiare tutto, tornare nella tana del leone e demolire il sistema dall’interno? Dalla penna dell’autrice bestseller internazionale di P.S. I love you e Scrivimi ancora, il capitolo conclusivo della saga iniziata con Flawed. Gli imperfetti, una serie distopica che mette sotto i riflettori la follia della ricerca della perfezione.
Dopo una lunga attesa è uscito il seguito di questa dilogia. Io avevo letto il primo appena uscito (Recensione qui) e mi era piaciuto, per la particolarità della distopia, più soft rispetto ai solito, ma comunque d’effetto.
Avrei voluto leggere questo seguito prima, perché secondo me è passato troppo tempo dal precedente. Tanti particolari li avevo dimenticati e, soprattutto all’inizio, è stato come ripassare una lezione. Ho patito un pochino questo, mi sono sentita spiazzata e come se non avessi studiato abbastanza (quanti ricordi!).
La Ahern mi è di nuovo piaciuta moltissimo, ha uno stile che secondo me è l’ideale e non solo per le storie d’amore. In questo libro riesce a mantenere la curiosità nel lettore e i capitoli brevi aiutano ulteriormente la scorrevolezza.
A dire il vero mi sento la persona più perseguitata dell'universo.
La trama mi è piaciuta, anche se spesso prevedibile. Non è un distopico come ci si aspetta, manca di durezza, ma riuscire a far recepire un regime di oppressione, all’apparenza pacifico e non aggressivo non è facile. Cecilia Ahern ci è riuscita benissimo e mi ha fatto riflettere molto, considerato anche cosa succede nel mondo.
Sembra tutto perfetto (gioco di parole), ma devo ammettere che durante la lettura ho avuto un costante senso di fastidio, un sottofondo di nervoso latente che bussava costantemente. Ho capito abbastanza in fretta cosa fosse: il buonismo. In questo libro sono tutti buoni, eticamente corretti, se sbagliano si redimono e si prostrano, un concentrato di arcobaleni e unicorni. Ho capito il messaggio dell’autrice, la voglia di far passare l’idea di pace unita alla speranza, ma io ho veramente digrignato i denti per tanto tempo. Non sopporto la retorica, neanche i personaggi dall’animo così puro. Io ho bisogno di cattiveria, di un po’ di negatività e soprattutto odio il buonismo, mi fa accapponare la pelle. In questo libro persino il super cattivo ha una giustificazione, andiamo!
Ho odiato Celestine dalla prima riga, non sono riuscita a provare mai empatia nei suoi confronti. In più lei è pure saccente, un concentrato di caratteristiche che non sopporto. Ma pure Carrick non scherza, mi aspettavo tantissimo dal suo personaggio e verso metà mi sono anche illusa un pochino e invece nulla, profonda delusione anche qui.
Sei la mia fonte di ispirazione, Celestine. Ogni volta che mi sembra di non farcela, di non avere scampo, penso a te.
Ci tengo a specificare che questa critica è relativa ai miei gusti personali, da sempre io ho poca tolleranza per queste caratteristiche che però ad altri, giustamente, piacciono molto.
In conclusione questo non è per niente un brutto libro, secondo me scritto benissimo, ma con personaggi che rappresentano ciò che non amo. Non è stata una brutta lettura, neanche difficile e sono contenta di aver concluso la storia. Non è però la storia adatta a me.
Le altre recensioni:
Bella recensione Chiara, conosco la serie ma non l'ho mai presa in considerazione per le mie letture..della Ahern ho letto dei romance e mi erano piaciuti.
RispondiEliminaLa Ahern scrive proprio bene
EliminaHo visto spesso questa serie, trovo le cover molto belle. E credo che prima o poi la leggerò, sono curiosa.
RispondiEliminaÈ particolare, te la consiglio
EliminaCapisco il tuo punto di vista, a me è piaciuto molto invece anche se concordo che secondo me certi libri vadano a letti a distanza ravvicinata per non perdere niente
RispondiEliminaSusy, la distanza di tempo ha inciso molto
EliminaSono molto in sintonia con il commento di Susy. Io ho amato molto questa serie e l'eccesso di buonismo non mi ha infastidita. Però ormai ho imparato a conoscerti e capisco il tuo voto.
RispondiEliminaGrazie Chicca, è oggettivamente un buon libro, non adatto a me
EliminaAncora una serie che purtroppo metterò da parte, anche perché conoscendoti e sapendo quanto ti piacciano i distopici, vedo che questo non ti ha convinta molto.
RispondiEliminaMagari a te potrebbe piacere Floriana, io voglio il dramma, le morti
EliminaÈ cattivissima che noi ti preferiamo 🥰🥰🥰
RispondiEliminaLudovica devo meritarmi il soprannome
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaDella Ahern sinceramente preferisco i romanzi di genere romance.
RispondiEliminaAnche io Silvia
EliminaQuando sono arrivata alla fine di questo libro pure io ho pensato che un po' di cattiveria in più non avrebbe fatto male anche se complessivamente l'ho apprezzato.
RispondiEliminaÈ oggettivamente un buon libro Erica
EliminaMi manca questo libro! Per colpa tua la mia lista si allunga sempre!
RispondiEliminaahahahah, mi sento in colpa. O forse no, poco dai
Eliminadalla trama e soprattutto dalla tua recensione devo dire che il libro mi interessa, ma non so se sono pronta ad iniziare una nuova serie. Almeno prima dovrei finirne almeno una :P
RispondiEliminacome ti capisco, quest'anno per fortuna ne sto finendo un sacco, ma ne inizio altrettante
EliminaHo sempre l'impressione che alla Ahern manchi qualcosa...
RispondiEliminaa me nei romance piace, in questo un po' meno. Lei però scrive bene
EliminaDevo cercare di recuperare questa duologia... il tempooooooooo
RispondiEliminail tempo è tremendo
Eliminammm ero indecisa se, un domani, recuperare questa dilogia, ma adesso credo che non lo farò <3
RispondiEliminanon è il libro che fa per me,la Ahern la preferisco nei romance
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