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lunedì 9 marzo 2020

Recensione "Il fulcro dell'universo" di Maria Carla Mantovani

Autrice: Maria Carla Mantovani
Titolo: Il fulcro dell'universo
Editore: Self
Data di pubblicazione: 1 dicembre 2018
Pagine: 352

Trama:
Dopo anni di esplorazione dello spazio, il genere umano ha finalmente trovato una potente sorgente di energia nel Fulcrum, un minerale originario di Plutone, che ha consentito il viaggio intergalattico e ha portato gli umani sul pianeta Areva, il cui popolo di alieni antropomorfi è stato messo in ginocchio dall’abuso dell’intelligenza artificiale.
L’assemblea della Terra è diretta dal Presidente Bianchi, un individuo ambiguo e corrotto; a lui si oppone l’ordine di stampo militare e monastico degli Zhi, addetti al controllo della tecnologia e alla vigilanza delle questioni bioetiche, guidati dal Superiore Nath. Il conflitto si fa aperto quando Bianchi decide di far arrestare Nath, dando origine a una serie di rappresaglie reciproche che porteranno la guerra a divampare nell’intero universo conosciuto e tra i popoli che lo abitano.
L’adepta Edith Dasher, guardia del corpo e legata al Presidente, e l’irreprensibile Zhi Conrad Logan si ritroveranno in fazioni opposte, in una lotta sempre più sanguinosa dove nulla è come sembra. 



Un’energia alternativa, il Fulcrum, capace, oltre che di guarire, perfino di potenziare gli umani. Umani che entrano in questa maniera nell’ordine degli Zhi, una specie di setta/religione/movimento politico che ha l’obiettivo di sorvegliare lo sviluppo della tecnologia, in base a dettami etici. Ma saranno proprio loro i buoni? E la sete di potere può giustificarsi con scelte etiche?
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La trama di questo libro a prima vista pare complessa e in qualche modo lo è, ma l’autrice spiega bene sia l’ambientazione che i vari interessi politici introducendo i diversi personaggi e lo fa in modo non pesante, anche se all’inizio una certa lentezza l’ho percepita.

Gli Zhi si occupavano di riportare equilibrio laddove l'ambizione umana rischiava di provocare danni e distruggerli.

Questo libro getta le basi su argomenti molto delicati, quali la complessa linea di demarcazione tra ciò che è etico e ciò che serve, ma anche sulle diverse prospettive su ciò che è giusto. Da sempre la fantascienza si pone quesiti su quanto l’evoluzione tecnologica, soprattutto con l’avvento delle IA, sia pericolosa o utile, su quanto l’equilibrio sia precario. La base di partenza di questo libro è questo nodo, inserito però in un regime distopico, in quanto il potere, si sa, rende pericolosi anche i più puri.
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Leggere questo libro mi ha fatto pensare a Star Wars (e questo senza dubbio è un pregio enorme) in quanto gli Zhi mi hanno ricordato le mie riflessioni fatte sui Jedi. Hanno molto in comune e sono sempre stata dell’idea che le privazioni alla lunga rendano più deboli anziché più forti (non faccio però testo perché da sempre io sono #teamlatooscuro).
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Per rimanere fedele a me stessa, il personaggio che più mi è piaciuto è il Presidente Bianchi, mentre Conrad ed Edith ci ho messo un po’ a digerirli. Andando avanti con la lettura la ragazza mi è piaciuta, mentre lui decisamente meno.
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L’inizio, come dicevo sopra, l’ho trovato più lento, le nozioni da imparare sono molte, da metà in poi però la scorrevolezza aumenta.
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L’autrice ha uno stile che mi ha colpito, perché, nonostante i temi importanti, mantiene un tocco ironico, appena accennato, che rende il tutto più facile, più leggero.
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Il finale mi ha lasciata a bocca aperta. Avrei potuto intuirlo, ma non ci sono riuscita e l’ho trovato geniale. Adesso però non vedo l’ora di leggere il seguito, ho proprio bisogno di sapere. 
Voto:





6 commenti:

  1. Ciao Chiara! Sai che fantasy/fantascienza non sono proprio i miei generi del cuore… ma, sentendoti che ne parli così, un po' di curiosità viene di sicuro!

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    1. ciao Silvia, se vorrai approcciarti al genere ti consiglio questo titolo, è proprio carino

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  2. Bella recensione Chiara, non conoscevo questo libro, le tue parole mi incuriosiscono ma non sono sicura sia il mio genere.

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  3. Sei veramente brava a lanciarti in queste letture, questo per esempio è molto molto lontano dal mio genere, purtroppo ci ho provato ma non mi prende per niente quindi brava davvero anche perchè così riesci a trovare sempre qualche spunto di riflessione

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    1. grazie Susy, a me questo genere piace tantissimo e lo trovo pure molto attuale

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