Questa volta leggo - Recensione di Ludovica di "Rebel. Una nuova alba" di Alwyn Hamilton

Buongiorno, torna anche quest'anno Ludovica con questa rubrica, nata da una mia idea, in collaborazione con Dolci. 

Ogni mese verrà scelto un argomento e troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, sarà una specie di catena di recensioni, tutte con un comun denominatore.

L'argomento di giugno è

Un libro fantasy

Ludovica ha scelto questo:

Autrice: Alwyn Hamilton

Titolo: Rebel. Una nuova alba

Editore: Giunti 

Data di pubblicazione: 15 novembre 2017

Pagine: 384

Serie: Rebel of the Sands #3

Trama:

Terzo libro della serie Rebel, un romanzo esotico, sensuale, affascinante e pieno di colpi di scena.

Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai Amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario Sultano del Miraji imprigiona il Principe Ribelle nella mitica città di Eremot, non le rimane altra scelta.

Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri Demdji, Amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni.

Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare Gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte.

Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.

Recensione Rebel. Il deserto in fiamme #1 

Recensione Rebel. Il tradimento #2

Terzo ed ultimo di una trilogia, iniziato lo scorso anno per partecipare ad un Gdl, tra parentesi mi stava piacendo, entusiasmando e facendo emozionare tanto, ma che poi, ancor oggi faccio fatica a capirne il motivo, ad un certo punto abbandonai dopo un centinaio di pagine.

L’ argomento mensile di questa rubrica è stato l’incentivo a riprenderlo in mano, iniziarlo da capo, e nonostante abbia ovviamente avuto bisogno di qualche minuto iniziale per tirare le fila del discorso, sono immediatamente ripiombata in quel contesto, con la stessa adrenalina, ansia e desiderio di sapere come finisse la saga.

È un fantasy ambientato nel deserto, in una situazione per me molto inusuale, ma ancora più affascinante se possibile, dove la fantasia va a mischiarsi con leggende, magia, mito, sovrannaturale.

La caratteristica che contraddistingue i tre volumi è il ritmo serrato, il senso di avventura e caducità  che si respira ad ogni cambio di pagina, è il desiderio che emerge con energia da parte di tutti i personaggi di trovare la libertà, di ridare la dignità ad un popolo oppresso, di morire o di perdere i compagni della lotta, ma restando sempre uniti, con un unico obiettivo.

La storia ruota attorno alla nostra Amani, vivace e coraggiosa protagonista femminile, lei che facendo parte della “gente del deserto” aveva dovuto imparare da giovanissima a difendersi e cercare un modo per scappare dalla prigione in cui viveva, lei che sposa un sogno non suo, liberare il popolo dalla tirannia del Sultano, lei che decide che varrà sempre la pena morire per un ideale migliore, per dare un volto a quel sogno. In questo capitolo sarà proprio lei a rivestire il ruolo di capo, sarà lei a dover prendere delle decisioni importanti, lei a scontrarsi con la responsabilità di veder morire i suoi fratelli di lotta. Ciò che la porterà ad un altro livello, di consapevolezza, è proprio sapere che solo insieme agli altri, a Jin, Sam, il Principe Ribelle, Shazad, alle loro capacità, alle loro peculiarità, alla loro unione, si possa arrivare ad ottenere quello per cui si è rischiato di morire.

In questa saga c’è tutto, sentimento, seppur non sdolcinato, c’è amicizia, c’è morte, ci sono ideali profondi, c’è empatia, avventura, dolore, inganni, racconti fantastici che si intrecciano continuamente con la storia principale, c’è il senso di famiglia, di lealtà, di legame. C’è tutto ed è tutto descritto molto bene, anche se alcune scene le avrei approfondite ed avrei dato più pathos ad alcuni momenti importanti.

Dopo averlo divorato in due giorni mi sono più volte chiesta come avessi potuto arrivare a leggerne delle pagine e poi abbandonarlo così, lasciarlo a guardarmi dal comodino per un anno, non lo so, ed anzi, dopo averlo concluso mi sembra ancora più impossibile che io lo abbia fatto davvero, perché se i primi due erano stati belli, questo terzo riesce ad alzare ancora di più le aspettative. È adrenalina allo stato puro,è sacrificio ed amore insieme, è dolore ma anche rispetto e nobiltà d’animo. Tutto concentrato in una scrittura veloce e dinamica, in fatti pieni di suspense che si susseguono senza lasciar tregua, in un finale che mi ha fatto, letteralmente restare con il fiato sospeso.

Sì, in questa saga, ma soprattutto in questo ultimo volume, c’è tutto quello che si chiede ad un fantasy, tutto quello che io chiedo ad un fantasy.

Voto:

Le altre tappe del mese: