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venerdì 29 gennaio 2021

Recensione "Il mezzo Re" di Joe Abercrombie - Questa volta leggo

Oggi tocca a questa rubrica, con il suo restyling. Da novembre, oltre ad avere arruolato Chicca, abbiamo anche cambiato un po' la modalità, rendendola più adeguata alle nostre esigenze.
 
Come sempre grazie a Dolci, Queen della grafica
 
 
Ogni mese verrà scelta una parola e nell'ultima settimana troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, scelto in relazione alla parola data, tutti con un comun denominatore.

La parola di dicembre è:

N E V E

Ho recuperato questo titolo, che avevo comprato già da un po', ho colto l'occasione perché nella cover è presente la neve (inoltre nella storia attraversano il gelo e quindi è più che indicato)
Il libro:
Autore: Joe Abercrombie
Titolo: Il mezzo Re
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 21 ottobre 2014
Pagine: 298
Serie: #1 Trilogia del mare infranto
 
Trama:
Yarvi non aveva mai pensato che sarebbe potuto salire al trono. Nato con una mano deforme è inadatto al combattimento e, nel disprezzo del padre, il re del Gettland, il suo destino è diventare uno dei "ministranti", l'ordine di potenti sacerdoti consiglieri della corona. Ma, proprio la notte che precede l'ultimo esame, Yarvi e la sua maestra, Madre Gundring, sono raggiunti dalla notizia: il padre e il fratello di Yarvi sono morti, uccisi in un agguato ordito da Grom-gil-Gorm, sovrano del Vansterland, regno confinante e nemico. Adesso il re è lui. O mezzo re, per lo meno. Ma la sua vendetta dovrà essere intera. Spinto anche dal volere della madre, la bella e inflessibile Laithlin, Yarvi giura che farà giustizia contro gli assassini di padre e fratello e parte per Vansterland, pronto a dare battaglia. Ma subito cade vittima di un'imboscata e, salvatosi miracolosamente in mare, viene portato al mercato degli schiavi. Qui viene venduto per prestare servizio sulla nave capitanata da Shadikshirram, mercantessa dal cuore nero e la lingua affilata. Solo, nel mare ghiacciato, spogliato del suo lignaggio e incapace di reggere un'ascia o uno scudo, Yarvi potrà contare su una squadra di compagni improbabili e su un'unica vera arma: la sua mente. Basterà per ritornare a casa e portare a compimento la sua vendetta? Definito da più parti "il vero erede di George R.R. Martin", Abercrombie è uno dei più importanti autori fantasy delle nuove generazioni, un vero fenomeno editoriale in Inghilterra. I suoi libri, che sanno unire alla perfezione immaginazione, profondità e ironia, hanno meritato gli elogi dei principali autori di letteratura fantastica del mondo, da Rick Riordan e Robin Hobb fino a Martin stesso. Il Mezzo Re inaugura la "Trilogia del Mare Infranto", e segna il debutto di nuovi personaggi di cui è impossibile non innamorarsi, veloci col cervello e con la spada, sempre complessi e disegnati con filo misto, buono e cattivo insieme. 



Di Abercrombie ho letto la più famosa serie della Prima Legge, che ho adorato soprattutto perché l’autore si propone come Lord Grimdark e io con lui ho scoperto di amare questo genere.

Il mezzo Re è il primo libro della Trilogia del mare infranto ed è meno dark rispetto all’altra, con un protagonista anagraficamente più giovane. Il risultato però è simile: un libro cupo, duro, meno grimdark rispetto a La Prima legge, ma con l’impronta dell’autore, che apprezzo proprio tanto tanto.
 
Yarvi è il secondogenito del Re del Gettland, terra immaginaria popolata da guerrieri guerrafondai, con un’ambientazione di tipo medievale. Lui è nato “sbagliato” con una mano deforme e un fisico non propriamente da eroe. Il suo sogno è rinunciare al titolo e diventare ministrante, entrare cioè nell’ordine dei consiglieri della corona, che esercitano su essa un forte potere. I suoi piani saranno però infranti dalla morte prematura e non casuale del padre e fratello, che faranno diventare il ragazzo un Re. La sua menomazione però lo fa sentire, da lui e dal suo popolo, mezzo re e le conseguenze saranno terribili.

Un fantasy praticamente privo di magia, dove l’autore pone l’accento sulla diversità e sulla crudeltà. Yarvi non è il classico eroe; è fisicamente debole, all’inizio è quasi lagnoso, rassegnato a essere deriso. Il suo personaggio ha un’evoluzione pazzesca e io sono riuscita ad adorarlo, difetti compresi. Lui è egoista e a volte saccente, ha un’intelligenza pronta e fine, sa cogliere le occasioni ma non sa porsi nei confronti della gente. Veramente particolare, si fa amare, anche se non così velocemente, cosa che io apprezzo (troppo facile altrimenti).

La particolarità dei personaggi, che sono molti, (caratteristica propria della scrittura di Abercrombie) è quella di non avere personaggi buoni e cattivi, positivi e negativi. Nel fantasy epico soprattutto è inusuale, ma l’autore presenta i vari attori a 360°, corredati di pregi e difetti. Sottolinea sempre, motivandoli, anche gli aspetti negativi di ognuno anche se non sono sempre giustificabili. Questa caratteristica per me è straordinaria: rende tutto più stimolante perché l’accettazione è più difficile, ma l’empatia più pronta.

Tra i vari secondari, sono rimasta affascinata dalla madre di Yarvi, che rappresenta in pieno il concetto di cui sopra. Difficilmente potrebbe rientrare tra i buoni, ugualmente però non la si può considerare un’antagonista. Ho amato il suo acume e la sua spietatezza, la mia vena sadica ne è uscita completamente appagata.

Questo primo capitolo ha una sua conclusione, che ho adorato e che per molti versi mi ha proprio stupita e lasciata a bocca aperta. Sono però curiosissima di proseguire con la serie, ho già acquistato i libri.

Per chi ama le storie crude, con uno stile incisivo e cupo, dove il bene e il male sono concetti relativi, questa è la storia giusta. Abercrombie per me si conferma un autore grandioso.
Voto: 4.5*

 Conoscete questo autore? Vi ispira?
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14 commenti:

  1. Ohhh che bello quando un autore soddisfa tutte le aspettative. Mi fa proprio piacere che ti sia piaciuto tanto

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  2. Questa serie mi è piaciuta proprio tanto tanto 🤩

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    1. Ho letto diverse critiche, ma Abercrombie per me è una garanzia

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  3. Non conosco la serie, tanto meno l'autore ma facendo parte di una serie so già che non lo leggerò.

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    1. Mi dispiace, io sono una lettrice seriale, quindi non ti capisco

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  4. Non conosco questo autore, ma non credo neanche sia un genere per me molto affine, cmq. descrizioni molto belle

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    1. Floriana non credo che questo tipo di fantasy sia il tuo, ma grazie

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  5. Di Abercrombie ho letto solo La Prima Legge però mi hai convinta a dare una possibilità a questo altro romanzo!

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    1. Ho amato tantissimo La prima legge, ma anche questo non scherza

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  6. Sono sempre stata affascinata da "La prima legge" e anche questa trilogia non è da meno :3 Devo proprio fare qualche acquisto eheh

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  7. Conosco questo autore solo perché letto da te, e pure se penso che non sia proprio per me in generale, invece penso che questa serie potrebbe piacermi. Lo tengo presente!

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    1. non lo so Ludo, il suo fantasy è particolare, ma dovendo provare questo autore ti consiglierei questa serie

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