Secondo appuntamento per questa rubrica, a cui tengo molto anche per la splendida collaborazione con alcune blogger che ormai conosco da diverso tempo e che stimo molto. Quindi insieme a Daniela del blog Un libro per amico, Baba del blog Desperate Bookwife, Ombretta del blog Ombre di Carta e Chicca del blog Librintavola abbiamo pensato a questo.
Appuntamento bimestrale in cui noi 5 bologger leggeremo un romanzo di un autore o autrice scelto di comune accordo di cui abbiamo voglia di approfondire la conoscenza oppure di scoprirlo.
Grazie a Ombretta per la grafica
Per questo secondo appuntamento il nome scelto è: Antonio Lanzetta.
Per l'occasione ho letto questo titolo, presente da un po' nel mio kindle:
Titolo: Il buio dentro
Editore: La Corte Editore
Data di pubblicazione: 13 dicembre 2016
Pagine: 271
Trama:
Il corpo di una ragazza viene ritrovato appeso ai rami di un albero. Il filo spinato scava nei polsi e nella corteccia di un vecchio salice bianco. Le hanno tagliato la testa e l’hanno lasciata sul terreno solcato dalle radici, gli occhi vuoti ora fissano quelli di Damiano Valente. Lui è lo Sciacallo, un famoso scrittore specializzato nel ricostruire i casi di cronaca nera nelle pagine dei suoi libri. Nessuno conosce il suo aspetto, e per Damiano questa è una fortuna: il volto deturpato da cicatrici e quella gamba spezzata che si trascina dietro come un fardello non sono trofei che gli piace mettere in mostra. Lo Sciacallo è un cacciatore che insegue nella morte le tracce lasciate dall’assassino della sua amica Claudia. Un omicidio avvenuto nell’estate del 1985, quando lui era solo un ragazzino con la passione per la corsa e amici in cui credere. Un omicidio che gli ha cambiato la vita.Trentuno anni dopo, Damiano ritorna ai piedi di quel maledetto salice bianco, per dare una risposta a quella sua ossessione che come una ferita pulsante gli impedisce di andare avanti. Con lui ci sono gli amici di sempre, Stefano e Flavio, le cui esistenze si intrecciano inesorabilmente nella dura e cruda scoperta della verità, riportandoli a rivivere le emozioni di una folle estate che ha segnato le loro vite per sempre.
Secondo appuntamento per questa rubrica, oggi tocca ad Antonio Lanzetta, di cui avevo già letto Warrior e comprato da un po' questo titolo, per il quale ho visto molti commenti positivi.
Il buio dentro è il primo romanzo della serie di thriller avente come protagonista Damiano Valenti, detto lo Sciacallo, un giornalista/scrittore provato dalla vita, che dopo 31 anni rivive l'incubo che ha cambiato il corso della sua esistenza.
L'ambientazione è Castellaccio, paesino nel meridione dove nel 1985 è stato commesso un omicidio atroce, proprio nei confronti dell'amica più cara di Damiano. Sembra che questo efferato assassino sia tornato ed è tempo di regolare i conti.
Parto subito col dire che Lanzetta scrive proprio bene, stavolta mi è piaciuto ancora di più della precedente. Secondo me ha la penna giusta per questo genere, diretta, cruda al punto giusto, capace di creare suspense senza esagerare nei tempi di attesa. Un autore talentuoso e da seguire.
La struttura su due piani temporali, poi, è gestita benissimo, cosa non sempre semplice. Lanzetta è riuscito a mantenere la mia attenzione costante, sono rimasta inchiodata al kindle per sapere cosa sarebbe successo e cosa fosse successo. Bravissimo anche a svelare solo l'indispensabile ogni volta, per mantenere così alta la curiosità.
Mi è piaciuta anche la trama, così come l'averla sviluppata in due piani temporali. Le similitudini e i cambiamenti, come eravamo e come siamo diventati, il tutto che confluisce in un finale mozzafiato, ma ahimè prevedibile. Infatti ho intuito da subito l'identità del killer, come a grandi linee le motivazioni, e mi sono immaginata la conclusione che si è poi realizzata.
La caratterizzazione dei personaggi è un altro punto di forza, ma qui devo ammettere anche una cosa: sono stata destabilizzata, molto, dallo Sciacallo, non perché non mi sia piaciuto, ma perché l'ho trovato identico a un altro personaggio letterario da me amato tantissimo, Sand dan Glokta, uno dei protagonisti della serie fantasy La prima legge di Joe Abercrombie, uno dei personaggi da me in assoluto più apprezzati. Il fatto di ritrovarmi la versione moderna italiana di Glokta mi ha confuso e soprattutto all'inizio un po' infastidito e non mi ha permesso di affezionarmi allo Sciacallo.
Diversa la questione per gli altri personaggi, tra cui spicca Flavio, la cui caratterizzazione mi ha conquistata in pieno. Ho adorato la sua evoluzione, la sua rabbia contenuta a stento, la sua lealtà e l'affetto profondo per i suoi amici.
Il tema dell'amicizia è fondamentale e ho adorato questa parte sociologica (che affronta temi diversi tra cui bullismo e omosessualità), forse ancor più di quella investigativa: secondo me è trattata benissimo.
Una storia avvincente e scritta molto bene, che fa venire voglia di continuare a leggere di questo scrittore e di questi personaggi.
Voto: 4*
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Per maggio leggeremo Rebecca Quasi
Libro dalla trama interessante; grazie per la recensione
RispondiEliminagrazie a te Benedetta
EliminaCiao! Bella idea questa rubrica! Non conosco l'autore, però :-)
RispondiEliminaGrazie Silvia, piace molto anche a me questa rubrica. Secondo me questo autore potrebbe piacerti
Eliminane abbiamo parlato molto di questa somiglianza e sono sempre più curiosa a sto punto di leggere Abercrombie e fare i confronti!
RispondiEliminasecondo me non conoscendo ancora Glokta si riesce a godersi meglio lo Sciacallo
EliminaNon conosco la serie fantasy di cui parli quindi su quel punto non posso dare il mio parere ma per tutto il resto sono d'accordo con te. Una penna brillante, potente, adatta al genere thriller. Spero possa avere in futuro il successo che si merita!
RispondiEliminaSperiamo davvero, intanto noi proseguiamo con la serie, giusto?
EliminaOvvio!!!
EliminaAh, sono in un momento no per i thriller, però lo leggerei solo per lo Sciacallo :)
RispondiEliminaGlokta colpisce ancora!
EliminaCiao Chiara, piaciuto tanto. Ho visto il fantasy, ma prima finirò la serie. Anche perchè tu sai il rapporto strano che ho con il genere. E anche la questione del protagonista, non avendo letto il libro che dici tu...non l'ho notato :-)
RispondiEliminaWarrior in realtà è sci-fi e secondo me non è tanto il tuo, mentre questa serie sì, ma chi lo può dire!
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