Oggi tocca a me questa rubrica
Come sempre grazie a Dolci, Queen della grafica
Ogni mese verrà scelta una parola e nell'ultima settimana troverete le recensioni sui vari blog partecipanti. Ognuno quindi avrà un titolo diverso, scelto in relazione alla parola data, tutti con un comun denominatore.
L E T T O
Il libro:
Autore e disegnatore: Fabien ToulméTitolo: Non è te che aspettavo
Editore: BAO Publishing
Data di pubblicazione: 25 gennaio 2018
Pagine: 252
Trama:
Fabien Toulmé è diventato fumettista per raccontare questa storia. La storia di come ha temuto, saputo e poi accettato che la sua seconda figlia avesse la sindrome di Down. Non è te che aspettavo è un libro vero, dolce, che insegna a piegare ordinatamente la paura e a farne un bagaglio che possiamo portare con noi senza mancare mai dello spazio che ci servirà per la gioia che ancora dobbiamo provare, per l'amore che ci sorprenderà lungo la strada. Non è te che aspettavo è un racconto, una testimonianza, una prova tangibile della capacità umana di vedere il meglio nelle persone.
Questa graphic novel racconta l'esperienza
vissuta dall'autore quando è nata la sua seconda figlia e ha capito essere
Down. È un libro autobiografico che Toulmé ha proprio voluto
scrivere, per un'esigenza sua di raccontare. Da madre di un ragazzo autistico
capisco benissimo.
Avevo già letto in precedenza una storia
simile, ma in quel caso non avevo condiviso il fatto di accettare tutto subito
come un dono, una cosa speciale (ed ero stata anche criticata per questo,
perché secondo alcuni, privi di esperienza in merito, non avevo capito niente).
Non è te che aspettavo invece butta su carta
proprio questa difficoltà di accettazione, il percorso per arrivarci ed è
terribilmente reale.
Ho trovato che l'autore sia stato molto
coraggioso a voler trasmettere le proprie emozioni senza filtri, facendo capire
bene cosa ha provato, anche il rifiuto e i sensi di colpa. E lo posso capire
benissimo: quel sentimento di rabbia nei confronti degli altri, quel senso di
inadeguatezza e ingiustizia.
Per me leggere questa graphic novel è stato
molto impegnativo a livello emotivo, perché ho rivissuto quanto provato anni
fa. Ma fa bene ed è giusto conoscere anche questi sentimenti forse poco nobili
ma molto molto umani, senza giudicare.
Lo stile del testo mi è piaciuto perché,
nonostante il tema importante, mantiene una traccia ironica che ho persino
capito (con i francesi spesso fatico).
La cosa che mi è piaciuta meno è stata il
tratto nei disegni. Le tavole non sono riuscite a trasmettermi emozioni, non mi
sono piaciute particolarmente, ma forse è dipeso anche dal fatto di aver letto
in digitale.
Consiglio la lettura di questo titolo a tutti,
non solo a chi come l'autore ha provato una simile esperienza, per poter capire
meglio e comportasi meglio di conseguenza.
Voto: 4*
Libro diverso dal solito e che puo far capire certe cose; ottima recensione
RispondiEliminaGrazie Benedetta
EliminaAnche io ho un problema con i francesi, ma questo magari stavolta riuscirò a capirlo! Grazie delle tue parole
RispondiEliminaGrazie a te, questo per me è stato capibile
EliminaSecondo me, al di là della piacevolezza delle tavole, questo è libro che dovrebbe essere letto proprio per il messaggio che trasmette.
RispondiEliminaanche secondo me, un messaggio importante
EliminaAnche questo libro che tra l'altro è una graphic novel non so se ho voglia di leggerlo o no, sicuramente come tu consigli è un libro da leggere vedremo
RispondiEliminaprima o poi ti convincerò con le graphic novel ahahah
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